Pubblicato il 9 maggio 2009, ultimo aggiornamento manutentivo: 9 marzo 2017 |
TEE significava un’altra cosa – Trans Europ Express, ma l’acronimo avrebbe potuto significare Train d’Elite Exclusive. Treni veloci, confortevoli, di sola prima classe, in livrea rosso-crema.
Congiungevano le principali città europee formando una rete sovranazionale. Spesso erano Diesel, per evitare cambi di motrice ai confini quando si passava tra reti ferroviare gestite con diverse correnti ( ad esempio fino ai primi anni sessanta sulla tratta Milano Monaco c’erano i 3000 Volt in continua fino a Bolzano, poi corrente alternata trifase 3,6 KV, 16 2/3 Hz da Bolzano al Brennero, e quindi i 15000 Volt in alternata in Austria e Germania). Successivamente furono introdotte alcune motrici ed elettrotreni policorrente.
Questi bellissimi filmati d’epoca mostrano vari TEE
La composizione dei vari TEE è riportata in una tabella realizzata da Blaine Bachmann.
Interessante anche l’articolo di Paolo Monti su miotreno.
E in scala N?
Varie delle automotrici (diesel ed elettriche) sono state prodotte industralmente. Di queste tre hanno percorso i binari italiani:
- l’elettrotreno TEE SBB RAe prodotto da Hobbytrain (articolo 1400)

SBB Rae prodotto da Hobbytrain
Ne parliamo in una nota dedicata.
- l’elettrotreno VT-11 prodotto da Roco (in due articoli: le due motrici con due vetture intermedie, e ed altre tre vetture intermedie
Anche a questo abbiamo dedicato un articolo.
- C’e’ poi l’ ALn 442-448 delle FS prodotto da Lematec – realizzato in 4 versioni: Mediolanum, Lemano, Mont Cenis e Ligure (1800 Euro…).
Il Binato Breda è proposto anche (in meglio, e in piccolissima produzione) da Locomodel.
Una terza edizione dello stesso è proposta – nella sola versione Mediolanum, ma anche con una carrozza intermedia opzionale – da Fine Scale Muenchen (quest’ultimo propone anche la versione post-era-TEE usata sulla Roma-Calalzo.)
Ovviamente tutte queste soluzioni sono, visti i nomi, fuori dalla portata della maggior parte delle tasche…
A prezzo più abbordabile la versione di Colli (Lo.Co. o Locomodels, da non confondere con la citata Locomodel di Donzello).
Oppure rimane la soluzione dell’autocostruzione come fatto da Carlo Maldifassi (vedi la voce Mediolanum su questo blog), ma bisogna essere un Maestro!
Per maggiori dettagli sul Binato Breda, si veda la nota dedicata.
- Dell’automotrice francese SNCF X 2780 – X2778 che arrivava a Milano invece in scala N sembra non esserci traccia – c’erano due modelli (Lima e Roco) in H0.
Il treno TEE SBB-NS RAm prodotto da Minitrix invece sui binari italiani non viaggiava (congiungeva la Svizzera con l’Olanda).

TEE RAm prodotto da Minitrix
Peraltro la fattura del modello lascia a desiderare, come discusso in inglese da Blaine Bachmann in un suo articolo.
Una lista dettagliata dei modelli di TEE (inclusi quelli composti da locomotore più carrozze) riprodotti in varie scale è mantenuta da Max Kleiner nel suo sito dedicato ai TEE.
Rispondi