pubblicato l’11 febbraio 2010 – ultimo aggiornamento: 2 maggio 2020
Quando le motrici erano asimmetriche e la modalità push-pull non era tecnicamente fattibile (cioè all’epoca del vapore) , era necessario poter girare le locomotive (o l’intero treno) a fine corsa. Le piattaforme girevoli sono la soluzione più nota al problema, ma non la sola.

Piattaforma girevole. Con licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 tramite Wikimedia Commons – http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Locomotive_BR52-8177-9.jpg#mediaviewer/File:Locomotive_BR52-8177-9.jpg
Se per qualche ragione non si poteva o voleva usare una piattaforma girevole, era possibile in alternativa costruire un cappio di ritorno (Wendeschleife), come a volte avviene per i tram al capolinea.
Il problema è che il cappio di ritorno ha bisogno di grandi spazi, ed in montagna non è facile averli. Una terza possibilità è la realizzazione di una stella di inversione (Gleisfünfeck): una configurazione di binari basata su 5 scambi e tre incroci che permette, con qualche manovra, di invertire una motrice in uno spazio limitato.
Lo spazio necessario è maggiore di quello di una piattaforma girevole, ma il vantaggio è che occorre minore manutenzione ed in particolare in caso di neve o ghiaccio vi sono meno problemi. Non è un caso che buana parte delle stelle di inversione italiane si trovassero in Trentino-Alto Adige: Malles Venosta, San Candido, Brennero. Altre stelle erano presenti a Verona Porta Nuova e in Sardegna: a Carbonia e Oristano. Le stella di inversione di Malles e Carbonia sono tuttora in servizio, e vengono (raramente) utilizzate in occasione di uso di locomotive a vapore che trainano treni storici a beneficio degli appassionati di ferrovie.
Qualunque stella con un numero dispari di punte funzionerebbe – quindi anche con tre (Gleisdreieck – railway triangle o wye). Il triangolo di regresso però non è compatto quanto la classica stella di inversione a 5 punte, ed è usato a volte dove non c’e’ problema di spazio (ad esempio in USA). Esempi di triangolo di inversione ce n’erano comunque anche in Italia, ad esempio nella Ferrovia della Val di Fiemme, come documentato dalle planimetrie delle stazioni di Ora e Predazzo.
Curiosamente invece la Ferrovia della Val Gardena (Ferata de Gherdëina) era priva di dispositivi per l’inversione della motrice, e così da Plan a Chiusa le locomotive viaggiavano “in retromarcia”.
Chi intendesse realizzare una stella di inversione su un plastico deve fare attenzione alle problematiche elettriche, che sono esattamente le stesse del cappio e del triangolo (e vanno risolte alla stessa maniera).
La stella di inversione di Carbonia.
La si può vedere bene su Google Maps.
Un video su youtube la mostra in azione!
La stella di inversione di Oristano.
Stella di inversione al Brennero
Fino a poco fa ne rimaneva solo una testimonianza frammentaria, riconoscibile in questa foto tratta da bahnforum:

Frammenti della stella del Brennero, ancora visibili nel 2009 – oggi scomparsi. Foto da http://www.eisenbahn-bilder.com
Oggi credo che, dopo le ristrutturazioni del paese a seguito dell’abolizione dei controlli in frontiera e della costruzione di un grosso centro commerciale, anche queste tracce siano scomparse. Una immagine degli anni ’20 la mostra completa:
La stella di inversione di San Candido.
Una mappa mostra la planimetria della stazione di S.Candido all’epoca della stella.

Planimetria della stazione di San Candido, con stella di inversione. Da un post di Roberto Alinovi su trenoincasa.forumfree.it
Nelle ortofoto satellitari del 1999 la stella è ancora riconoscibile
Affascinante la seguente immagine che mostra la stella in pieno, trafficatissimo esercizio.

Traffico sulla stella di San Candido. Foto da un post di Roberto Alinovi su trenoincasa.forumfree.it
La stella di inversione di Malles Venosta.

„Stella di Malles- lato Ovest“ di Moritz Gretzschel. Caricato su de.wikipedia da Lansdowne (Original text : selbst fotografiert). Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0-de – Wikimedia Commons
Un video la mostra dettagliatamente,a partire dal secondo 8.
La stella di inversione nel modellismo.
La stella è una configurazione che ha catturato l’interesse di alcuni modellisti H0. Non si tratta di una cosa banale perchè le geometrie non sono compatibili con i binari industriali, e quindi occorre autoprodurre artigianalmente scambi e incroci. La stella di Malles è presente sul megaplastico di “Mondo Treno” a Rablà (vicino a Merano).
Una realizzazione secondo me decisamente più riuscita è quella del modulo FREMO di Moritz Gretzschel, del quale riportiamo qui alcune immagini.
Altri dettagli del plastico sono visibili sul sito del Modelleisenbahnclub di Silandro e su lau-net.de.
Non siamo a conoscenza di realizzazioni in scala N.