pubblicato il 30 aprile 2011 |
Il TAF viaggia anche su binari non italiani. A partire dal gennaio 2007 sono stati infatti consegnati 24 convogli Z2M alle ferrovie del Marocco (ONCF – Office National des Chemins de Fer du Maroc). Effettuano servizi veloci (160 Km/h, con velocità massima dei convogli pari a 180 Km/h) fra Fes e Casablanca e servizio di navetta rapida fra Casablanca e Rabat. Visto il rango del treno, si è provveduto a cambiare l’allestimento interno, dotando i convogli di una sezione di prima classe nonché di un bar. I posti sono 52 in prima classe e 361 in seconda, con sedili diversi da quelli italiani. La livrea esterna presenta uno sgargiante arancio ed avorio e le filettature sui finestrini nere.
EuroTrain SL, nel produrre in scala N i TAF italiani, non ha disdegnato di realizzare la versione Marocchina del treno.
La cosa mi ha incuriosito, e mi sono chiesto: “Ma la N in Africa c’era già arrivata in passato?”. La prima cosa che mi è venuta in mente è la vocazione internazionale che Lima ha sempre avuto. I suoi cataloghi (specie in H0) erano pieni di rotabili esotici, ci sarà pur stato qualcosa di africano…
E’ stato facile scoprire che nel 1983/84 l’Africa aveva avuto perfino l’onore della copertina dell’edizione internazionale inglese e spagnola del catalogo Lima.
La copertura LIMA delle South African Railways in H0 era in effetti piuttosto estensiva.
Che questi modelli somiglino ai treni veri non sarei pronto a giurarlo. La motrice da manovra nella foto sopra è una di quelle che venivano cotte in tutte le possibili salse. Del resto Lima era famosa per prendere (specie in N!) delle UIC-X accorciate, scriverci sopra “New Haven” o “Wabash” e dipingerle con colori più o meno somiglianti alle livree in questione e spacciarle per carrozze USA…
Beh, se in N Lima abbia messo a catalogo treni Sudafricani non sono riuscito ad appurarlo. Ho però scoperto che esiste un produttore sudafricano di modelli in scala N: Red Devil SAR! La qualità dei modelli non sembra esattamente adatta a soddisfare il sofisticato palato degli ennisti italiani. Le carrozze ad esempio sembrano avere un livello di dettaglio simile a quello delle prime Arnold del 1961… Il prezzo di un set di 4 carrozze è di 1000 Rand, circa 100 Euro.
In Sud Africa c’è anche una attivissima associazione di appassionati di Scala N: “N Gauge Guild of South Africa” con un suo forum, riunioni ogni sei settimane e una convention nazionale giunta ormai alla 14esima edizione. Hanno un simpatico motto: “Non sei mai troppo vecchio per avere una infanzia felice!”
Ma lasciamo ora il Sud Africa, di cui abbiamo già parlato anche a riguardo delle mitiche Garratt, e torniamo al resto del continente nero.
Va detto che il TAF di Eurotrain SL non è il primo caso di produzione di un modello del Nord-Africa da parte di una azienda italiana. C’è infatti il precedente di Rivarossi, che aveva vernciato una delle sue CIWL nel colore grigio sabbia delle Ferrovie Egiziane, per il treno Cairo-Luxor. A catalogo aveva il n. 9616, e la livrea era impreziosita da una scritta in arabo, visibile in un dettaglio della foto sotto.
Sportinglife, nel suo interessante commento (v. sotto), segnala una mia dimenticanza: modelli africani statici di motrici in scala N (due elettriche sudafricane e una a vapore angolana) sono stati prodotti da DelPrado (si veda http://digilander.libero.it/sportinglife/Africa.htm)
Navigando il sito del produttore sudafricano si scopre che la N sudafricana è in scala 1:148 come nel Regno Unito.
Ad un esame superficiale sembrerebbe che i Del Prado sono al momento, ancora i migliori modelli africani in scala N 😉
http://digilander.libero.it/sportinglife/Africa.htm
Anche Rivarossi compì un “falso storico” riverniciando la sua Lx CIWL in livrea bianca africana. In realtà le carrozze erano di un tipo diverso e precedente, cioè il tipo “S”.