Pubblicato il 3 settembre 2011, ultimo aggiornamento 30 maggio 2017
Nell’immediato dopoguerra si rese necessario dotare le Ferrovie dello Stato di nuove carrozze in parte per rimpiazzare quelle distrutte durante la guerra, ed in parte per rispondere alla crescente domanda di mobilità. Il ministro Guido Corbellini, ordinando la costruzione di un nuovo tipo di carrozze da lui stesso precedentemente progettate quando era capo del Capo del Servizio Materiale e Trazione, probabilmente non immaginava che il suo cognome sarebbe stato ricordato negli anni a venire proprio per quell’atto… Di fatto le carrozze FS costruite tra il 1948 e il 1963 in tre gruppi principali (Tipo 1947, alcune poi divenute 1947T, Tipo 1951R e Tipo 1957R) presero il suo nome nella vulgata, e sono tuttora conosciute come le “Corbellini”. In ambito FS furono carrozze innovative, perchè introdussero il modulo a vestibolo centrale, presente anche in altre amministrazioni (ad esempio francese e tedesca) e succesivamente ripreso in alcune automotrici come le Aln 668. Le vetture erano pertanto costituite da due ampi locali, separati dalla zona del vestibolo. Come per le Centoporte i sedili erano in legno, ma per migliorare il livello di comfort c’erano poggiatesta in fintapelle imbottiti. La bella foto seguente tratta da Trainzitaliafoto, che ha una interessante raccolta di foto di Corbellini, mostra gli interni.
Le Corbellini rimasero in servizio fino al 1992, ed alcuni esemplari sono ad oggi conservati per treni storici: recentemente (31 marzo 2016) la OMS Ferroviaria ha completato per conto di Fondazione FS la revisione completa quattro “Corbellini” a due assi e di un bagagliaio Di 90000, con arredi interni riportati allo stato d’orgine e riverniciatura il livrea cassa in castano – isabella.

Convoglio Fondazione FS con quattro “Corbellini” a due assi e di un bagagliaio Di 90000, foto © Paolo Carnietti da ferrovie.it
Distinguere ad occhio le famiglie principali è facile. se sono a due assi, sono delle Tipo 1947, tutte le altre sono a carrelli.

Carrelli delle Corbellini. Foto © Luciano Marcon da http://www.societavenetaferrovie.it
Se su ciascun semilato vi sono 6 finestrini, sono delle Tipo 1957R, che sono anche più lunghe: le precedenti hanno su ogni semilato 5 o 4 finestrini.
Tra le Tipo 1947/Tipo 1947T e le Tipo 1951R la differenza più evidente è nella zona del vestibolo centrale. Le prime hanno tre gradini ed un mancorrente centrale, le seconde hanno due soli gradini (tra il primo ed il secondo ci sono dei vani per l’alloggiamento di batterie) ed il mancorrente è sdoppiato. Nelle immagini successive la differenza è chiara. Le Tipo 1957R riprendono il vestibolo centrale delle Tipo 1947.
Una ulteriore differenza è ai bordi vettura: come si può vedere delle foto seguente, le 1947/1947T presentano a bordo carrozzeria una specie di carenatura arrotondata che “protegge” gli intercomunicanti, e che invece è assente nella 1951R. La carenatura è stata ripresa sulle Tipo 1957R.

Confronto tra la carrozzeria tronca delle 1951R (a sinistra) e la carrozzeria carenata delle Tipo 1947-1947T (a destra)
Tipo 1947
La prima massiccia fornitura di Tipo 1947 fu di 467 carrozze a due assi costruite tra il 1948 e il 1953, ed inizialmente classificate a partire da Cl 35.300 (ricordiamo che le Cl 35.000 erano inizialmente le Centoporte a tre assi, poi il numero era stato ceduto alle Tipo 1936 a due assi). Erano lunghe 18,6 m. e ospitavano 76 passeggeri a sedere. Tutte queste vetture avevano un lato simmetrico (5 finestrini da 101 cm per semilato) e l’altro lato asimmetrico per la presenza della ritirata sul semilato destro.
Parte delle Tipo 1947 a due assi furono trasformate a carrelli negli anni successivi e ricatalogate a partire da Bz 34.100. Non si tratta della maggior parte delle vetture come molti credono, ma solamente di un totale di 73 carrozze, che furono denominate Tipo 1947T. 30 vetture addizionali (marcate da 34.700 a 34.732) furono direttamente costruite a carrelli nel 1949. Altre 70 (da Bz 34.900 a 34.969, ancora a carrelli, furono costruite tra il 1958 e il 59, e sono riconoscibili per le presenza di 4 aeratori sull’imperiale.
20 carrozze (BCz 69.700-69.719) nacquero come vetture miste, successivamente declassate. Il semilato corrispondente alla classe superiore aveva solo 4 finestrini di 130 cm, essendo più ampio lo spazio tra due sedili dirimpetto. Il numero di posti disponibili a sedere scendeva a 68 (36 in terza e 32 in seconda).
Alcune Tipo 1947 furono realizzate anche in versione pilota o semipilota. Una sola (ex Cz 34.732 e divenuta pCiz 634.860) divenne una pilota bidirezionale da accoppiare a una E.623, mentre altre 15 (pCiz 734.850 – 861 e pBiz 734.863-864) furono realizzate come semipilota da usare assieme alle E.624. Queste ultime avevano porte di tipo automatico (pneumatiche), così come 10 carrozze a due assi e 5 carrozze a carrelli da usare come vetture intermedie nei convogli trainati dalle E.624 (si veda in proposito la scheda su leferrovie.it). Le vetture pilota e semipilota avevano la carenatura tagliata sul lato di guida per favorire la visibilità. La pilota manteneva i mantici a entrambe le estremità, mentre le semipilota non lo avevano sul lato di guida.

Coppia di Tipo 1947 semipilota+rimorchiata con porte pneumatiche, disegno tratto da http://www.claudiovianini.com
Tipo 1951R
Le Tipo 1947 erano state un successo, così l’amministrazione pensò di riciclare vecchie vetture trasformandole secondo il modulo definito dalle prime Corbellini.
Così come era avvenuto per le Centoporte, ci si basò sui telai delle vecchie Tipo 1906 e 1910 a cassa in legno. Tra il 1951 e il 1954, dalle Tipo 1906 furono derivate 180 vetture che furono classificate Cz 38.000 – 38.179 e dalle Tipo 1910 124 vetture classificate da Cz 38.244 a 38.386. Entrambi i tipi di vettura erano monoclasse (originariamente terza, poi seconda), e come le prime Tipo 1947 presentavano un lato simmetrico con 5 finestrini per semivettura, ed uno asimmetrico per la presenza della ritirata a destra del vestibolo. Le derivate dalle 1906 erano un pò più corte: 17,8 m contro i 18,5 m delle derivate dalle 1910. Questo comportava che nelle derivate dalle 1906 i finestrini non fossero tutti uguali: quelli alle estremità delle carrozze erano più stretti (70 cm invece che 101 cm). I posti disponibili erano 68 per le “corte” e 76 per le “lunghe”.

Corbellini Tipo 1951R Bz 38.040 “corta”, derivata da una Tipo 1906. Si notano i finestrini piccoli alle due estremità della vettura.
Così come era avvenuto per le Tipo 1947, anche qui si ebbero carrozze miste: nate come BCz, ABz e (solo per le Tipo 1951R) EACiz, negli anni successivi divennero tutte di tipo ABz oppure furono declassate come Bz (ma le chiameremo “miste” anche se declassate, con riferimento al “misto” di finestrini). Erano tutte del tipo “lungo” derivato dalle Tipo 1910, ed avevano una semivettura con 5 finestrini da 101 cm e l’altra con 4 finestrini da 130 cm (ovviamente sul lato opposto alla ritirata, ubicata nella solita posizione).

ABz-nABz 52-55 entrate in servizio come BCz tra il 1952 e il 1955 – Tavola 3 /05o dell’Album dei tipi FS Edizione 1978
Si tratta di 212 carrozze classificate originariamente tra BCz 69.100 e 69.331 (32 posti in seconda e 36 in terza), 10 vetture classificate ABz 69.500-509 (23 posti in prima e 36 in seconda). 8 carrozze miste furono successivamente trasformate per svolgere la funzione di rimorchiate intermendie per elettromotrici E.623, assumendo la denominazione di Tipo 1951RT. Non mi pare che la trasformazione abbia però comportato modifiche estetiche riconoscibili facilmente dall’esterno.

Tipo 1951R “lunga simmetrica” derivata da Tipo 1910 in attesa di demolizione (Foto B.Sammarco da Trenomania)

Lato ritirata delle Corbellini Tipo 1951R derivate da Tipo 1910: “lunga mista” (sopra) e “lunga simmetrica” (sotto). Modelli di ACME in H0
Delle differenze con le Tipo 1947 abbiamo già detto: il risultato fu di vetture meno funzionali (i due gradini di ingresso invece che tre non erano altrettanto favorevoli al rapido imbarco e sbarco dei passeggeri).
Nel 1954 un treno composto di 6 nuove Corbellini Tipo 1951R riverniciate con il tricolore e con i finestrini oscurati corse in lungo e in largo per il paese, trasportando una mostra che celebrava la rinascita postbellica. Era il “treno della rinascita”, trainato da un E.626 con il cassone anteriore imbandierato. Ne parla l’enfatico cinegiornale Luce dell’epoca: Italia allo specchio – La settimana Incom 929. In occasione del 150enario dell’unità, ACME ha riprodotto in H0 le vetture.
Tipo 1957R
Si tratta di vetture che riprendono disegno originale delle vetture di 10 anni prima (tre gradini, carenatura) ma come già detto sono evidentemente più lunghe: 22,8 m contro i 18,5 delle 1951R. Presentano 6 finestrini per semilato invece di 5, mantenendo la larghezza dei finestrini a 101 cm ed aumentando un poco la spaziatura tra di essi. Aumenta ovviamente la capienza che raggiunge i 92 posti a sedere, contro i 76 delle Cz Tipo 1947 e delle 1951R lunghe.
Come alcune Tipo 1947 erano dotate di aeratori (in numero di 2). Erano costruite tra il 1958 e il 1963 su telai ricavati dalle Tipo 1910 (come molte delle sorelle Tipo 1951R e come parte delle Centoporte), ma tagliandoli a metà ed allungandoli. Il tragico incidente di Voghera del 1962 evidenziò tuttavia alcuni limiti strutturali di questa tecnica, bloccando la prevista costruzione di altri esemplari. Il numero delle 1957R (talvolta chiamate “Corbellone”) si fermò a 29 (Bz 38900-38929). Altri particolari sulla storia delle “Corbellini lunghe” si trovano su trainzitalia.
Evoluzioni successive
Due Tipo 1951R ebbero una sorte particolare: una fu usata come vettura cinema (in livrea verde lichene-verde magnolia), e la seconda come annesso dormitorio per il personale (in livrea grigio chiaro). Furono immatricolate Vciz 802203 – Vad 800030 e venivano utilizzate sempre in coppia per effettuare addestramento di personale.
Alcune Corbellini dopo la dismissione furono acquistate da società private ed usate come carrozze di servizio (dormitorio, mensa ecc.). Varie sopravvivono tuttora, così come rimangono un certo numero di carrozze preservate e restaurate per treni storici. Un censimento delle Corbellini restaurate è riportato su leferrovie.it.
Una Tipo 1947 (la B 35843) in livrea blu fu usata come vettura per esposizione presepio in occasione del Natale 1991.

Vettura B 35843 (allestita con mostra dei presepi) – Savona – 18 dicembre 1991 – Foto © Franco Pepe da littorina.net
Altre vetture dismesse dalle FS furono acquistate da LFI (La Ferroviaria Italiana, azienda di trasporto toscana in esercizio fin dal 1914), che le ha rimodernate rimaneggiandole profondamente, fino a farle diventare quasi irriconoscibili. Si tratta di 11 carrozze, di cui 2 semipilota.

Convoglio di due Corbellini LFI con una semipilota in testa (Foto di Fabrizio Sozzi, dall’album flick’r FS81)
La foto seguente mostra il proflo di una carrozza (orrendamente graffitata). La prima cosa che si nota è come il numero di finestrini sia raddoppiato! L’immagine è tratta da un articolo di Alessio Pedretti nel quale è possibile vedere foto con vari altri dettagli. Una vista degli interni è reperibile su flick’r.
Quante Corbellini?
Tento di ricapitolare quanto detto per fare una lista delle versioni strutturalmente diverse e quindi facilmente riconoscibili di diverse Corbellini (senza contare le modifiche intervenute sulle carrozze non più in servizio passeggeri FS). Per convenzione chiameremo “simmetriche” le vetture con due semifiancate uguali (5+5 finestrini da 101 cm) e “miste” le carrozze con 5+4 finestrini sul lato opposto alla ritirata.
- Tipo 1947 simmetrica a due assi
- Tipo 1947 simmetrica a due assi con porte pneumatiche
- Tipo 1947 simmetrica a carrelli
- Tipo 1947 simmetrica a carrelli con porte pneumatiche
- Tipo 1947 simmetrica a carrelli con areatori
- Tipo 1947 mista a carrelli
- Tipo 1947 semipilota con porte pneumatiche
- Tipo 1947 pilota
- Tipo 1951R “corta” (derivata da Tipo 1906)
- Tipo 1951R “lunga simmetrica”
- Tipo 1951R “lunga mista”
- Tipo 1957R
Carrozze Corbellini in scala N
In H0 ci sono state tante realizzazioni di Corbellini: oltre alle ACME e Navitren illustrate sopra, ci sono le storiche Rivarossi e Lima, o le più recenti Os.Kar., e non pretendo certo di essere esaustivo con questa breve lista (una interessante panoramica sulle Corbellini in H0 si trova nel forum ferro amatori.it).
AmicoTreno, piccolo produttore artigianale che focalizza i suoi prodotti sui mezzi di servizio, ha annunciato che presto produrrà in H0 delle Corbellini nei colori delle varie società appaltatrici dei lavori.
In scala N le prime Corbellini sono state prodotte da Danifer e da Eurorail Models: pregevoli le prime, meno precise le seconde.
Le Danifer comprendono almeno 4 diverse tipologie: Tipo 1947 simmetrica a carrelli, Tipo 1947 simmetrica a carrelli con aeratori, Tipo 1947 versione semipilota, e Tipo 1951R lunga mista. Varie le livree.
Le prossime due foto mostrano delle Corbellini in un diorama di Giuseppe Borzellino presentato su Ferrovie.it.
Le lista delle versioni di Tipo 1951R (ovviamente a 4 assi) di Eurorail Models è lunga, ma si basa sostanzialmente su due modelli: le “lunghe simmetriche” e le “lunghe miste”. Le varie combinazioni di livrea, colore e formato della numerazione fanno sì che la lista di modelli fosse molto lunga:
- Castano-isabella, numeri gialli ombrati rosso
- 035 “simmetrica” Cz 3a classe
- Castano-isabella, numeri argento
- 034 “simmetrica” Cz 3a classe
- 036 “simmetrica” Bz 2a classe – fascia castano sul tetto
- Castano-isabella, numeri gialli e argento
- 043 “mista” BCz 2a/3a classe
- 044 “mista” ABz 1a/2a classe
- 045 “mista” Bz 2a classe (ex BCz)
- 046 “mista” Cz 3a classe
- Castano, numeri gialli ombrati rosso
- 028 “simmetrica” Bz 2a classe
- 029 “simmetrica” Cz 3a classe
- Castano, numeri gialli e argento
- 027 “simmetrica” Bz 2a classe
- 040 “mista” ABz 1a/2a classe
- Grigio Ardesia
- 030 “simmetrica” Bz 2a classe numeri grandi – logo fumatori
- 031 “simmetrica”Bz 2a classe numeri piccoli
- 041″mista” Bz 2a classe numeri piccoli (ex BCz) – logo fumatori
- 042 “mista” ABz 1a/2a classe numeri grandi
- Altre versioni
- 032 “simmetrica”vettura cinema verde lichene – verde magnolia
- 033 “simmetrica” vettura dormitorio personale – grigio chiaro
A catalogo Eurorail Models c’erano poi delle carrozze a due assi, che però usavano la cassa delle 1951R, mentre al vero le vetture a due assi furono soltanto delle Tipo 1947.
- 047 Bz 2a classe grigio ardesia
- 048 Bz 2a classe castano-isabella numeri gialli ombrati rosso
- 049 Cz 3a classe castano-isabella numeri gialli ombrati rosso
Sebbene Eurorail Models non esista più, su ebay nel negozio di Lidia Santi è possibile acquistare ancora delle carrozzerie di Corbellini Tipo 1951R.
Dopo aver montato telaio e carrelli e averle verniciate, per rifinirle, si può ricorrere alle decals Danifer-MDF, oppure con quelle di Alfonso Scoppetta (anche se non sono esattissime) contattabile sul sito di Hitech RR Modelling.
La versione lunga 1957R non mi risulta sia stata realizzata da alcun produttore in N. Recentemente tuttavia Marco Gallo mi ha detto che Assoenne ha realizzato 5 tipi di Corbellini (credo siano 1947 simmetrica, 1947 semipilota, 1951R lunga simmetrica, 1951R lunga mista, 1957R). Peccato le abbia già cedute tutte (non so quante copie siano state realizzate) e non mi abbia quindi potuto procurare delle foto.
Una foto dell’originale (realizzato da Paolo Farina e rifinito da Gigi Voltan) da cui vengono clonate le vetture Assoenne l’ha pubblicata Gigi sul forum ScalaN. Si tratta di una Tipo 1951R “mista lunga”, e la riportiamo qui.
Recentemente (2012) si vi è stato un risveglio di interesse per le Corbellini. Ad Aprile Alfonso Scoppetta ha messo in cantiere la 1947 a 2 assi. Il modello, in fotoincisione, promette molto bene. Si può seguire l’evoluzione del modello sul Forum ASN.
Quasi simultaneamente sono apparse le carrozze di Uteca. Si tratta di ben 10 modelli, tutti Tipo 1947. Quatto sono a carrelli ed hanno porta a battente:
- ARTICOLO 9711 ABz69700 Grigio Ardesia
- ARTICOLO 9712 BCz69700 Castano-Isabella
- ARTICOLO 9713 Bz34100 Grigio Ardesia
- ARTICOLO 9714 Cz69700 Castano-Isabella
Due sono a due assi, con porta a battente:
- ARTICOLO 9719 BI35496
- ARTICOLO 9720 BI35657
Quattro sono a carrelli, con porta pneumatica:
- ARTICOLO 9715 pBiz734850 semipilota, Grigio Ardesia
- ARTICOLO 9716 pCiz734850 semipilota, Castano-Isabella
- ARTICOLO 9717 eBz734800 Grigio Ardesia
- ARTICOLO 9718 ECz734800 Castano-Isabella
Il prezzo è di 92 Euro a carrozza, ma forse è possibile ottenerle anche in kit.
Nel 2017, con l’irruzione della stampa 3D, sono apparse su Shapeways le C0rbellini 1947 realizzate da Gianfranco Visentin. Sono disponibili separatamente carrozzeria e telaio con carrello a due assi. La carrozzeria è ovviamente usabile anche per fare le 1947T a quattro assi.
Vista la difficoltà di procurarsi delle Corbellini in N in passato, alcuni modellisti si sono accontenti di verniciare in grigio ardesia le carrozze tedesche o francesi a vestibolo centrale prodotte da Fleischmann, Roco e Arnold, o le hanno prese come basi per elaborazioni.
Un articolo su gruppoadriatico.altervista.org descrive come ottenere un Corbellini a partire dalla carrozza SNCF.
Come per le Centoporte, grazie alla sopravvivenza di vetture per treni storici, le Corbellini prossono circolare su plastici ambientati in un ampio periodo storico, dal dopoguerra ai tempi nostri.
Ringrazio Luigi Voltan, Giorgio Stagni e Paolo Angioy e Marco Gallo per materiale, informazioni e commenti. Come sempre, il libro di Luigi Voltan “FS carrozze. Dalle carrozze Tipo 1921 alle Tipo 1959“ è stato la miniera da cui molte delle informazioni qui riportate sono tratte. In rete ho trovato molte informazioni complementari e soprattutto immagini. Oltre ad alcune cose già segnalate nel testo, alcuni piccoli dettagli interessanti si trovano nell’articolo su Rivarossi memories.
Alcune piccole precisazioni: l’ingegner Guido Corbellini progettò egli stesso le carrozze in oggetto, essendo allora Capo del Servizio Materiale e Trazione, poi successivamente Ministro dei Trasporti.
Non sono esistite carrozze miste Corbellini della serie ACz.
Inoltre nel forum scalaN.org è presente una Corbellini mista ricavata da cassa Assoenne
I tuoi post diventano sempre più esaurienti…. Complimenti
Per dovere di precisione, il master della Corbellini di Assoenne è stato realizzato dal bravissimo Paolo Farina….io ho solo completato la carrozza…
Bravissimo.
Forse ti disturberò per altri chiarimenti sulle carrozze italiane.
Ciao. Peppe
Grazie. Volentieri!
per la scala N le corbellini sono una necessità, intanto perchè hanno composto treni di tutti i tipi poi perchè le poche macchine veramente italiane sono e424 e d341 le corbellini hanno viaggiato al pari delle centoporte e delle carrozze a 2 assi a vestibolo di estremità proprio con queste macchine. nel prossimo incontro a firenze del 26 maggio 2012 la TRINACRIA (UTECA)presenta le nuove corbellini in produzione, sia nella versione con porte a battente che con porte pneumatiche, compresa la pilota il tutto di serie 1947
[…] affiancate alcune E.424 attrezzate allo scopo. Nel 1947 iniziò la costruzione di carrozze “Corbellini” specificamente realizzate proprio per i convogli “pull-push” sui principali nodi […]
Intanto ti faccio i miei Complimenti per il tuo sito che è molto interessante, io lo consulto spesso per farmi una cultura sui treni e carrozze (sono completamente a digiuno) e lo trovo interessantissimo.
E poi grazie alla lungimiranza e alla disponibilità di UTECA di incrementare il parco carrozze italiane in scala N che non da molta scelta se non quella di pochi artigiani che si cimentano nei progetti e ci danno molta disponibilità di trovare un’ampia scelta di diversi convogli, appunto per questo tra non molto posterò delle foto di un convoglio corbellini costruito da me , trainato da una E 624( Carminati) con carrozza intermedia e una semipilota, progettazione UTECA ,che è stata utilizzata nella tratta Napoli-Caserta.
cordiali saluti
Peppe
Grazie Peppe, felice di trovati qui – in genere ti leggo sui forum, dove ammiro le tue realizzazioni. UTECA-Trinacria è una realtà estremamente interessante, ed è da un po’ che mi riprometto di colmare la lacuna (su questo blog non ho ancora dedicato un post alla loro produzione). Spero di riuscire a farlo presto – e magari ti chiederò alcune delle tue fotografie per documentare i loro modelli. Ciao
Bellissimo articolo. Complimenti.
Grazie!