pubblicato l’8 ottobre 2011, ultima modifica 8 marzo 2017 |
Breve storia delle carrozze letto CIWL costruite tra le due guerre
La Compagnie Internationale des Wagons-Lits et des Grandes Express Européens (CIWL) fondata da Georges Nagelmackers nel 1872 ha creato e gestito treni affascinanti entrati nell’immaginario collettivo, tra i quali il mitico Orient Express. I suoi treni correvano su tre continenti, dal cuore europeo fino a Yaoundè e a Vladivostok. I suoi treni di lusso erano caratterizzati da carrozze Pullman, Ristorante, Bagagliaio e – soprattutto – vagoni letti. Qui ci occupiamo proprio di questi ultimi nel momento d’oro della compagnia: il periodo tra le due guerre.
Le carrozze in uso a inizio secolo avevano cassa in legno, ed alcune di esse furono costruite almeno fino al 1925. Sicuramente circolarono in Italia: il “Peninsular & Oriental Express” percorreva la Calais-Brindisi, da dove i viaggiatori si imbarcavano per le Indie. Una foto di Lovely ! su Flickr documenta una carrozza ristorante appartenente a tale treno. Avevano livrea marrone o crema/marrone, ma dopo il 1922 alcune di esse furono ridipinte in blu e oro.
Sappiamo che il 1921 fu un anno rivoluzionario per le FS, a causa della introduzione delle prime carrozze in metallo. La rivoluzione toccò anche la CIWL, che nel 1922 introdusse le carrozze Tipo S (per Steel, acciaio). Con questa serie di carrozze si inaugurò anche la livrea blu e oro. Costruite da vari costruttori francesi, inglesi. italiani e austriaci, potevano viaggiare alla velocità di 140 km/h: era indubbiamente l’alta velocità per quegli anni! Le carrozze furono prodotte fino al 1930 in varie serie (S1, S2, ST, S4u e SG) con diversi allestimenti interni, per un totale di 189 esemplari.
Le S si classificano inoltre per il telaio (lungo o corto) e per l’imperiale: “tetto inglese” e “tetto continentale” (tronco) (si veda il forum histoire.trains-en-vadrouille.com).
Nel 1926 furono realizzate le Tipo Z (25 esemplari) così chiamate per la caratteristica ripartizione interna dei compartimenti (a Z) per ottimizzare gli spazi. 10 di queste carrozze, che esternamente sono simili alle S, furono prodotte dalle Officine Reggiane.
Le più famose ed ammirate sono le Tipo Lx (per Lux, lusso), introdotte in 90 esemplari tra il 1926 e il 1929 (60 prodotte in Francia e 30 in Inghilterra). Furono realizzate in versione a 14 (Lx14), 16 (Lx16) e 20 posti (Lx20). La differenza sta nel numero di scompartimenti singoli presenti: nessuno per le Lx20, 4 per le Lx16, 6 per le Lx14. Esteriormente non si notano differenze tra i tre tipi. L’elemento che rende inconfondibili le Lx tra le carrozze letto è la finestra ovale sulle porte, detta a forma di “calisson“, un dolce francese tipico fatto di pasta di mandorle e melone. Anche le carrozze Pullman e ristorante che le accompagnavano in composizione avevano porte con finestre a calisson.
Tra il 1930 e il 1950 fu prodotta la famiglia più numerosa con 270 carrozze, le Tipo Y, pensate per circolare anche in composizione non interamente CIWL (e quindi all’interno di convogli delle diverse amministrazioni nazionali). Furono costruite anche in Italia da Breda e Ansaldo. Le sottoserie sono Y (11 scompartimenti di prima da due posti), YT (7 scompartimenti di prima da due posti, e a ciascun’estremità due scompartimenti da 3 posti), YTu (come le YT ma con i letti a scomparsa negli scompartimenti a 3 posti ) e Yu (come le YT ma con tutti letti a scomparsa).

Carrozza letti tipo Z n.2722 prodotta dalle Officine Reggiane lato cabine. Esternamente uguale ad una S lunga
Per la circolazione nel Regno Unito fu necessario approntare vetture particolari, a causa della differente sagoma di ingombro ammessa sulle ferrovie britanniche. Un totale di 25 carrozze fu denominato di Tipo F, da “Ferry” su cui dovevano essere imbarcate per connettere Albione con il Continente. Prodotte tra il 1936 e il 1952, furono usate in particolare per il famoso Night Ferry, il treno che fino al 1980 congiungeva Parigi-Gare du Nord con Londra-Victoria.
Varie altre foto delle carrozze letto CIWL si trovano ad esempio su railfaneurope. Su Drehscheibe Online si trovano varie foto di vetture letto CIWL in Spagna.
Le numerazioni delle carrozze si trovano sul sito di Maltoni (dal quale sono tratte alcune delle foto sopra riportate) e, in grandissimo dettaglio, su Wagons-Lits.de e trainspotter.
Carrozze letto CIWL (di costruzione pre-1945) in scala N
La produzione di vetture letto CIWL del periodo che stiamo considerando è piuttosto ricca, e comprende vetture Minitrix, Rivarossi, Arnold, Kato e LS Models. Un’ampia panoramica delle carrozze CIWL (letto e non solo) in scala N è raccolta sul sito di Christophe Phulpin, o anche sull’ottimo referencement-n.
Minitrix apre la sequenza con una carrozza letto che riproduce le vetture costruite prima del 1920 con cassa in legno. E’ stata realizzata in varie livree, e assieme a carrozze Pullman, ristorante e bagagliaio (tutte a 6 assi, escluso il bagagliaio).
Della stessa epoca le carrozze letto a due assi annunciate da Hobbytrain-Lemke, in livrea Tek. L’annuncio risale al 2009, ma i modelli non si sono ancora visti.
Le realizzazioni più note sono le Rivarossi, che ha tra il 1990 e il 1998 ha riprodotto la Lx nei colori CIWL blu o oro con vari numeri di serie (3532 n.cat. 9554 con tetto bianco VSOE – Venice Simplon Orient Express; 3543 con scritte in spagnolo e portoghese, n.cat. 9657; 3487 A versione Nostalgie Orient Express, n.cat. 9658). Altre tre LX erano in livree diverse: Mitropa, US-Army trasportation Corp, ed in versione egiziana – anche se in realtà le vetture egiziane erano delle S e non delle Lx. Nonostante l’errore, le vetture in livrea egizia vanno a ruba, vendute a oltre 50€ su ebay: chissà perchè…
ConCor ha commercializzato un’insalata mista su base Rivarossi: nel cofanetto assieme a una locomotiva Chapelon, vetture bagagliaio e pullman in livrea Fleche d’Or (marrone e crema) e ad una ristorante il livrea CIWL figurano la vettura egiziana, la American Trasportation Corps e la 3532 vestita VSOE.
Arnold ha ripreso le carrozze Rivarossi (1999-2000) dopo essere stata assorbita dall’azienda di Como, e successivamente (dal 2007 ad oggi) dopo l’acquisizione da Hornby. In totale ben 24 Lx sono state realizzate: 4 CAMAS, 3 RENFE, 1 Egiziana, 1 American Trasportation Corps, 3 CIWL in livrea blu-crema (con numeri 3497 e 3501 e 3515), 10 CIWL in livrea blu con numeri 3472A, 3486A, 3499A (una in epoca RR e una in epoca Hornby), 3501, 3517A, 3522A, 3528A, 3532A, 3542A, 3544A più due con numero non identificato. Alcune sono state vendute come carrozze singole, altre in confezioni. Quelle in livrea blu/oro presentano vari colori sul tetto: grigio, grigio perla, grigio scuro, bianco. Per maggiori dettagli si veda la pagina su referencement-n. A catalogo 2011 compare un set (HN4106) composto di due Lx in versione Venice Simplon Orient Express.
Una Lx figura anche nella serie editoriale De Agostini “Ferrovia del Gottardo” del 2017. E’ venduta “a pezzi” da montare. Un recensione dettagliata del modello è reperibile sul forum GasTT.
Le Lx (sia 16 che 20) sono state prodotte da Kato (come abbiamo già visto nel post Orient Express in Giappone) con 5 diversi numeri di serie per le Lx16 (3472A, 3480A, 3487A, 3537A, 3542A, 3909A) ed uno per la Lx20. (3551A).
Nello stesso post abbiamo già visto anche la Tipo Y di Kato.
Sul Forum ScalaN Gigi Voltan mostra come ottenere delle Y facendo del “taglia e cuci” da carrozze Lima.
Le tipo F (poco interessanti per il modellista interessato alle italiche rotaie) sono state annunciate da LS Models in 4 diverse versioni, corrispondenti alle livree in uso negli anni 1937, 1956, 1968 e 1974. Ciascuna serie è commercializzata in set di tre vetture con differenti numeri di esercizio. Per ora ci accontentiamo di vederli in versione H0, in attesa della imminente uscita.
Anche le tipo S sono annunciate in varie versioni, sempre da LS Models:
- 79131 set con 3 carrozze, livrea 1926, chassis corto, tetto normale, monogramma, 1 classe
- 79132 carrozze in livrea 1932, chassis lungo, tetto normale, monogramma, 1./2. classe
- 79133 set di 3 carrozze in livrea 1932, con chassis lungo e corto e con tetti normale e inglese
- 79135 set con 3 carrozze, livrea 1956, chassis corto, tetto inglese, monogramma, 1 classe
- 79136 carrozza in livrea 1956, chassis lungo, tetto inglese, monogramma, 1 classe
- 79137 carrozza SG in livrea 1968, chassis lungo, tetto inglese, monogramma, 1 e 2 classe
- 79138 carrozza STU in livrea 1968, chassis corto, tetto normale, monogramma, 1 e 2 classe
S a telaio corto,modello in preproduzione LSModels non ancora dipinto
Delle S saranno riprodotte (sempre da LS Models) anche versioni in livree non CIWL : egiziana (79139, set di tre vetture) e croce rossa (79140).
Dunque tutte le carrozze sono state realizzate in N, con una sola eccezione: la Z. Di questo tipo, che è in realtà il più marginale nella serie dei vagoni letto qui considerati, esiste un modello nella scala maggiore. Tuttavia esternamente la Z non differisce dalla S lunga, ed è quindi ben rappresentata dalla LSModels.
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Ho visto con nostalgia le carrozze ristorante ,dove sono ora sono state demolite ? Per diversi anni ho lavorato come chef in Italia la mia prima esperienza sul Milano – Venezia con cucina ancora a carbone poi settebello ecc ecc ….. Cordiali saluti GIORGIO Purini
ho lavorato per 30 anni alla wagon lits e purtroppo ho visto il suo declino dovuto a dei responsabili come il Signor Mauro Moretti ad di trenitalia questa società aveva mercato e i treni erano sempre pieni ma l’anno fatta chiudere non si saprà mai il perché ,ma una cosa e certa sono stati dei veri criminali. i miei ricordi me li porterò sempre con me con tanta nostalgia.
Preg. Sig Gennaro sono perfettamente d ‘ accordo sul commento che lei ha fatto anno rovinato la compagnia , penso che ancora oggi la clientela sarebbe affascinata di viaggiare , dormire e mangiare sulle nostre carozze mi ricordo ancora i viaggi co due carozze pulman , carozze letto e carozze ristoranti , io preparavo con grande maestria le pietanze da servire ai clienti , invece ho assistito a un costante declino voluto da poche persone ma vuoi mettere i cibi espressi a quelli scatolari di oggi e ti parlo di una mia esperienza cinquantennale in cucina . Lei pensi che avevo anni fa una mezza idea di acquistare un vettura ristorante . Mi indicherebbe un volume sulla storia della compagnia in italiano , la ringrazio cordiali e affettuosi saluti Giorgio Purini
C’è un libro del 1990 – ma si dovrebbe trovare ancora – di Robert Spark:
“I treni della CIWL. Carrozze, sleepers, diners & pullmans”, editrice DueGi
Ottimi articoli, come al solito. Suggerisco una simile disamina per la concorrente “Mitropa”
Grazie del suggerimento, potrebbe essere interessante, vedremo…
Mi sembra di aver letto sul vostro sito un’articolo che spiegava molto bene come formare convogli di modelli con carrozze di vari paesi però facendo attenzione alle epoche,potreste per favore, darmi il nome dell’articolo scritto
Qualcosa la trovi in “Come farsi una collezione italiana. Parte 2: carrozze passeggeri“
Interessante l’esistenza di un modello in livrea USarmy transportation corps: si tratta solo di un adattamento di fantasia o vetture ciwl vestirono realmente questa livrea? Se si per cosa furono usate?
Bella domanda. Essendo stato proposto da Rivarossi in due scale (N e H0) ma anche da Elettren in scala 0 tenderei a pensare che vi sia una rispondenza al vero. Comunque la questione è interessante, e USTC diverrà certamente argomento di una (o più!) note nell’ormai prossimo anno. Auguri!
Grazie!
sarebbe estremamente interessante un articolo sulla USTC e non vedo l’ora della sua uscita, conscio della qualità tipica di questo blog
se eventualmente volesse parlare anche del canada(che aveva anch’esso una presenza ferroviaria militare in europa durante la seconda guerra mondiale) suggerisco un link (https://railwaypages.com/canadian-rail-crha-links-to-issues) che contiene molti pdf relaticvi all’argomento tra cui in particolare:Canadian Rail_no447_1995.pdf