Pubblicato: 19 gennaio 2013, ultima modifica 24 novembre 2016
Nei precedenti articoli (parte prima e seconda) abbiamo visto come la versione italiana delle UIC-X, derivata da un progetto tedesco, sia stata prodotta nell’arco di un ventennio in sei serie. Queste differiscono all’origine per vari particolari: carrelli (24Au, Minden-Deutz con o senza freni a disco, varie versioni di Fiat a collo di cigno), porte (in acciaio o in lega), carenatura, tetto (con e senza aeratori, liscio o cannellato) e tipo di riscaldamento/condizionamento (con implicazioni estetiche relative alla presenza e posizione di una griglia di aerazione sulla fiancata lato corridoio, e sull’attrezzatura presente nel sottocassa). Inoltre tra una vettura e l’altra ci sono differenze che dipendono della velocità massima ammessa (evidenziata da presenza/assenza di un filetto rosso sulla cassa) e della tipologia (Az, Bz, cuccette…). Queste ultime riguardano principalmente la struttura e l’arredamento interno, ma hanno implicazioni visibili dall’esterno (es. numero finestrini, numero aeratori sul tetto, loghi…). Come abbiamo già anticipato, delle carrozze ristrutturate ci occuperemo la volta prossima. Qui trattiamo solo le versioni d’origine. Riassumiamo in una tabella generale le varie caratteristiche, così da permettere il riconoscimento del tipo di carrozza, tenendo presente alcune note:
- nella colonna di categoria è indicata la marcatura pre-UIC se esistente (carrozze in esercizio prima del 1968), altrimenti solo la indicazione del tipo: Az (prima), Bz, (seconda), ABz (mista), AcBcz (mista a cuccette), Bcz (cuccette di seconda), BRz (ristoro), K (cellulare), e dopo il 78 senza il suffisso z: A, Bc, AB….
- L’indicazione dei finestrini indica il numero di finestrini piccoli (ritirate, o corrispondente finestrino sul lato corridoio) e di finestrini grandi (compartimenti o posizione equivalente lato corridoio)
- il numero relativo alla griglia indica sotto quale finestrino grande (lato corridoio, contando da destra) si trova la presa d’aria, se presente (non sono certissimo che l’indicazione sia accurata al 100%: potrebbero forse esserci vetture della sottoserie con griglia posizionata in altro modo, ma non credo)
- il numero di aeratori indica quanti aeratori sono presenti sul tetto. In genere, se presenti, sono in numero pari agli scompartimenti e in corrispondenza degli stessi, ma ci possono essere variazioni. Le vetture con aria condizionata sono prive di aeratori.
- tutte le carrozze hanno tetto liscio, eccetto le 1982 che lo hanno cannellato (ma le prime consegne delle 1982 avevano tetto liscio).
- nella colonna “note” si trovano numeri che rimandano a commenti riportati sotto la tabella (che per facilità di lettura delle note è spezzata in più tronconi). “FR” nelle note indica che alcune delle carrozze del lotto furono adattate tra il 1970 e il 1977/8 circa ai 180 Km/h e ricevettero il filetto rosso al longherone del telaio (nel caso delle 1982 si tratta di adattamento ai 200 Km/h avvenuto nel periodo tra il 1985 e primi anni ’90).
- Le prime tre serie hanno porte originali in acciaio con finestrini semiapribili, mentre a partire dal Tipo 1970 le porte sono in alluminio anodizzato (e in colore oro chiaro, e in alcuni casi in colore argento), ed i relativi finestrini sono un po’ più piccoli e fissi. In tabella, l’indicazione del tipo di porte (acciaio o lega) si riferisce all’origine: a partire dal 1982 carrozze che in origine avevano porte in acciaio hanno progressivamente ricevuto porte in lega.
- il codice di colore usato per la categorie intende far identificare a colpo d’occhio la tipologia
- per tutte le serie, a parte la 1982, la livrea originale era grigio ardesia. Le 1982 invece furono consegnate in livrea rosso fegato, e con porte in tinta.
Tipo | Serie | categoria | finestrini | carrelli | Carenatura | Aeratori | griglia | porte | note |
1964 | 1a | Az15000 Az15500 | 2+10 | MD50 | No | 10 | nessuna | in acciaioin tinta | 1FR |
Az15000 | 2+10 | MD50 | No | 10 | 4 | “ | |||
Bz25000 Bz25500 |
2+12 | 24AuMD50 | No | 12 | nessuna | “ | |||
ABz55000 | 2+11 | MD50 | No | 11 | nessuna | “ | |||
BRz 25800 | 2+12 | MD50 | No | 12 | nessuna | “ | 2 | ||
BRz 25900 | 2+12 | MD50 | No | 12 | nessuna | “ | 3 |
- alcune (probabilmente una sola) in livrea sperimentale azzurra;
- locale cucina/ristoro piccolo, sulla destra guardando dal lato corridoio (occupa un compartimento e una ritirata), finestrino piccolo accecato sul lato cucina-compartimenti;
- locale cucina/ristoro grande, sulla destra guardando dal lato corridoio (occupa tre compartimenti e una ritirata), due aeratori sul tetto in zona ristoro ravvicinati, finestrino piccolo accecato sul lato cucina-compartimenti;
Tipo | Serie | Categoria | finestrini | carrelli | carenatura | aeratori | griglia | porte | note |
1966 /68 | 2a | Bz25100 | 2+12 | MD50 | No | 12 | nessuna | in acciaio in tinta | FR |
Bz | 2+12 | MD50 | No | 12 | 5 | “ | FR | ||
1968 | 3a | Az | 2+10 | MD50 | No | 10 | 4 | “ | FR |
Bz | 2+12 | MD50 | No | 12 | 5 | “ | FR | ||
Bcz | 2+11 | 24Au | No | 11 | 5 | “ | |||
Bcz | 2+11 | MDfd2 | No | 11 | 4 | “ | |||
1970 | 4a | Az | 2+10 | Mdfd3 | Avvolgente | NO/AC | centrale | in lega oro chiaro | 4,FR |
Bz | 2+12 | MDfd3 | Avvolgente | NO/AC | 5 | “ | 5,FR | ||
Bz | 2+12 | MDfd2 | Avvolgente | 12 | 5 | “ | 5 | ||
ABz | 2+11 | MDfd2 | Avvolgente | 11 | 5 | “ | 5 | ||
Bcz | 2+11 | MDfd-3 | Avvolgente | NO/AC | 4 | “ | 5 | ||
AcBcz | 1+11 | MDfd-3 | Avvolgente | NO/AC | centrale | “ | 5 | ||
BRz | MDfd-3 | Avvolgente | NO ? | 5 | “ | 5,6 |
- carenatura ridotta a metà anni 80;
- carenatura ridotta nel 1978;
- locale cucina/ristoro grande, sulla destra guardano dal lato corridoio (occupa tre compartimenti e una ritirata), finestrino “ritirata” accecato sul lato cucina-compartimenti;
Tipo | Serie | Categoria | finestrini | carrelli | carenatura | aeratori | griglia | porte | note |
1975 | 5a | Az | 2+10 | MDfd-3 | Ridotta | NO | centrale | in lega oro chiaro | |
Az | 2+10 | F75.2 poi F79 | Ridotta | NO | 4 | “ | |||
Bz | 2+12 | F75.2 poi F79 | Ridotta | NO/AC | centrale | “ | |||
Bz | 2+12 | MDfd-2 | Ridotta | NO | 5 | “ | |||
Bz | 2+12 | F75.2 poi F79 | Ridotta | NO | 5 | “ | |||
ABz | 2+11 | F75.2 poi F79 | Ridotta | NO | 5 | “ | |||
Bcz | 2+11 | F75.2 poi F79 | Ridotta | NO/AC | 4 | “ | |||
AcBcz | 1+11 | F75.3 poi F79 | Ridotta | NO/AC | centrale | “ | |||
1978 | Bm | 9 | MD fd | Ridotta | 10 | 3 | in lega in tinta | 7 | |
1979 | 6a | Az | F79.2 | Ridotta | NO | centrale | in lega oro chiaro | ||
Bz | F79.2 | Ridotta | NO | centrale | “ | ||||
Bcz | 2+11 | F79.3 | Ridotta | NO | 4 | “ | |||
1982 | 6a | A | F.82.2 | Ridotta | NO | 5 | in lega in tinta | 8,FR | |
B | F.82.2 | Ridotta | NO | 5 o centrale | “ | 8,FR |
- Porta standard a una sola estremità, modulo finestre come le Az ma con una delle finestre centrali sostituita da una doppia porta per l’accesso barelle;
- Tetto cannellato (a parte le prime unità consegnate con tetto liscio).
UIC-X Italiane: le tavole
Vediamo ora il dettaglio delle singole sottoserie di carrozze. Su rotaie.it si trovano le tavole con i disegni di moltissimi rotabili. Della sezione vetture abbiamo raccolto i disegni delle UIC-X, e li abbiamo riportati qui fianco a fianco per evidenziare le differenze tra le varie serie. Cliccando sulle immagini è possibile ingrandirle per esaminare i dettagli. Per le Ristoro, Cuccette e le Postali-Bagagliaio rimandiamo a prossimi articoli dedicati.
- Seconda Classe
Iniziamo con le Bz perchè sono le uniche presenti in tutte e sei le serie di UIC-X. Le Bz sono caratterizzate da 12 compartimenti, e quindi 12 finestrini ampi (oltre ai due più piccoli accanto alle porte, che sul lato compartimenti corrisponde alle ritirate.
- Prima serie – Tipo 1964 – 100 (1966-68) +160 (1966-68) unità
- Seconda serie – Tipo 1966-68 – 74 (1967/69) + 197 (1970/72) unità
- Terza serie – Tipo 1968- 135 (1970-72) + 83 (1971-72) unità;
- Quarta serie – Tipo 1970 – 35 (1972-74) + 204 (1973-76)
- Quinta serie – Tipo 1975 – 50 (1978/79) + 280 (1975/80) unità
- Sesta serie – Tipo 1979-82 -320 (1979/80) + 670 (1982-1987) unità

Bz terza serie – Tipo 1968 ad aria soffiata o condizionamento – griglie leggermente diverse da quelle delle 1966

Bz quinta serie – Tipo 1975 – carenatura ridotta, griglia centrale, carrelli F79 (ce n’erano anche con carrelli MD)

Bz quinta serie – Tipo 1975 – carenatura ridotta, griglia decentrata, carrelli F79, , un aeratore centrale
- Prima Classe
Le Az sono caratterizzate da 10 compartimenti, e quindi 10 finestrini ampi (oltre ai due più piccoli accanto alle porte, che sul lato compartimenti corrisponde alle ritirate. Sono state costruite:
- Prima serie: 40 (1966-67) +195 (1967-68) unità;
- Terza serie – Tipo 1968 – 85(1970) + 93 (1970-72) unità;
- Quarta serie – Tipo 1970 – 123 (1972-75) unità;
- Quinta serie – Tipo 1975 – 50 (1976/77) + 50 (1978/79) unità
- Sesta serie – Tipo 1979 – 82 – 50 (1979-81) + 170 (1982-87) unità;
- Miste
Non tutte le serie hanno avuto delle ABz: solo le 1964, 1970 e 1975. Le ABz sono caratterizzate da 11 finestrini: i 5 della prima classe presentano una spaziatura più larga dei 6 della seconda, a causa della maggor ampiezza dei compartimenti di prima. Ovviamente anche qui abbiamo i due finestrini di dimensione ridotta accanto alle porte, in corrispondenza delle ritirate. Guardando dal lato corridoio, la prima classe è sempre a sinistra.
- Prima serie – Tipo 1964 – 110 (1966-68) unità;
- Quarta serie – Tipo 1970 – 149 (1972-75) unità;
- Quinta serie – Tipo 1975 – 40 (1976/78) unità.
Segnaliamo anche una serie di disegni delle varie combinazioni serie-tipo-livrea usabili per gli screen saver su MLGTraffic.
Come riconoscere i tipi e le tipologie d’origine
La prima indicazione per riconoscere la tipologia basilare di origine è il numero di finestrini: 10 per le prime, 11 per miste e cuccette, 12 per le seconde. Come abbiamo visto la tipologia esclude alcune serie (ad esempio per le prime non c’è la serie 1968, le miste possono essere solo di serie 64, 70 o 75) il che semplifica il compito successivo, che è appunto l’indicazione della serie. Per quanto riguarda quest’ultima, le cose non sono semplici. I parametri da tenere presenti per la disambiguazione sono:
- carenatura (presente o assente, avvolgente o ridotta)
- carrelli (24Au, Minden Deutz o Fiat, in varie versioni)
- imperiale (cannellato o liscio)
- aeratori sull’imperiale (presenza o assenza)
- porte
- griglie di aerazione (che però va preso solo come parametro vagamente indicativo)
- sottocassa
La combinazione di questi elementi aiuta a individuare la serie e persino al sottoserie, ma non sempre. in alcuni casi non resta che fare riferimento alla marcatura (che dà nome e cognome della vettura), che permette (previa consultazione della Bibbia di Voltan) di ottenere tutte le indicazioni.
Vediamo ora in dettaglio questi indicatori.
– 1) La prima e più immediata discriminante è la presenza o meno di carenatura: se non c’è siamo in presenza una delle prime tre serie (64, 66-68 e 68), se c’è si tratta di una delle serie successive (70, 75, 79-82). La carenatura delle tipo 1970 è più avvolgente, ma questo non è un criterio particolarmente utile per individuare le 1970 in epoca successiva, perché nel giro di pochi anni esse subirono una riduzione di carenatura.

Confronto carenature: in alto la 1970, sotto le successive. L’inconfondibile il “dente” davanti alla seconda ruota è una delle caratteristiche che permette di riconoscere al volo la carenatura ridotta.

In composizione si vedono: una UIC-X ’70 ABz con carenatura rimossa, poi due ’70 con carenatura avvolgente originale (la prima lato compartimenti e la seconda lato corridoio: si vede la grata), mentre la quinta vettura ha carenatura ridotta.
– 3) Chiara è anche l’indicazione data dal carrello: fino alle 70 incluse era Minden Deutz (in un paio di versioni, a parte alcune cuccette, che avevano i 24Au), poi diventa Fiat a collo di cigno (in varie versioni). Unica eccezione (se no che regola sarebbe?), alcune Az che pur essendo 1975 montano il Minden Deutz.
– 3) Un altro chiaro indicatore è il tetto cannellato, la cui presenza individua la serie 1982.
Con questi primi tre criteri (carenatura, carrello ed imperiale) si distinguono chiaramente quattro gruppi:
- [1964, 1966/68 e 1968] senza carena
- [1970] Minden Deutz e carena
- [1975 e 1979] Fiat e carena, tetto liscio
- [1982] Fiat e carena, tetto cannellato
-4) Aeratori sull’imperiale. Sono sempre presenti sulle serie da 1964 a 1968, sempre assenti dal Tipo 1975 in avanti, mentre per le 1970 sono in genere assenti, ma ci sono sulle ABz e su una sottoserie di Bz.
– 5) Allo stato di origine anche le porte facevano la differenze: per le prime tre serie erano in acciaio con finestrino apribile, in tinta con la carrozzeria, mentre per le serie successive avevano finestrini non apribili e un po’ più piccoli ed erano in alluminio anodizzato (color oro chiaro, salvo che per cuccette, bagagliai e postali pre-1970 e i DUz 1970 che le avevano in color argento). Il critero delle porte può però essere fuorviante per varie ragioni. Innanzitutto a partire dalla livrea rosso fegato anche le porte di alluminio potevano essere dipinte (allo stato di origine solo per le Tipo 1982, ma a seguito di manutenzione anche per serie precedenti). Inoltre, a a partire dal 1982, anche sulle serie più vecchie si iniziò a sostituire le porte in acciaio con quelle in alluminio.

Una ABz Tipo 1964 lato compartimenti con porte oro chiaro nel 2007 a Bologna poco prima della demolizione, foto ©Andrea De Berti da trainsimhobby.net
– 6) Il sottocassa non aiuta moltissimo (a parte che nelle foto è quasi sempre scuro e poco visibile). Si possono tuttavia identificare due macrocategorie:
- tipo 1: con cassoni del REC in aggiunta alle batterie per le carrozze con riscaldamento a scaldiglie (e in questo caso non c’è griglia sulla fiancata);
- tipo 2: senza cassone REC e griglia con aria soffiata o clima (presenza di motoalternatori o GS e motocondensanti).

Confronto tra i sottocassa delle Bz 1964-66-68. Dall’alto verso il basso: due versioni del tipo 2 e tipo 1.
Dai figurini ricaviamo tre sottocassa, di cui due molto simili (1 e 2, associati alla presenza di una griglia di aerazione sulla fiancata), ed uno diverso (il 3 – riscaldamento a scaldiglie, senza grata sulla fiancata). Ammettendo di potersi fidare dei figurini ufficiali (che però non erano dei progetti prescrittivi…), le 1968 avrebbero tutte sottocassa di tipo 2, mentre le 1964 sarebbero tutte di tipo 1 – a parte una sottoserie di Az e di ABz. Le 1966-68 presentano sottocassa di entrambi i tipi.

Una tipo 1968 vista da un insolito punto di vista ci mostra i dettagli del sottocassa (già parzialmente demolito). Foto © Daniele Vitali da trainsimsicilia.net
– 7) Griglie di aerazione. La presenza e la posizione di una griglia di aerazione sulla fiancata della vettura, lato corridoio è una discriminante la cui validità ed efficacia sono però discutibili. Gigi Voltan sconsiglia di utilizzare questa caratteristica per disambiguare le serie. Noi ci siamo comunque divertiti a tentare di dare una regoletta che ha retto l’esame di tutte le foto che abbiamo reperito in rete, ma che non si può garantire sia effettivamente corretta in generale. Va certamente tenuto in conto che oltre alla eterogeneità di origine, vi sono stati interventi manutentivi di ogni sorta che hanno dato origine a ibridi che sfuggono ad ogni tentativo di classificazione che non sia basato sull’identità della vettura stessa.

Griglia di aerazione a centro vettura lato corridoio su una UIC-X Tipo 1970 – Foto ©E.Imperato da Trenomania
Ad ogni buon conto, con le cautele suddette, avventuriamoci nel tentativo di classificazione delle varie tipologie, trattando qui le ABz, le Az e le Bz, e rinviando la discussione di BRz (ristoro) e di Bcz (cuccette) discuteremo in articoli dedicati.
Iniziamo dalle più facili, la ABz, che sono solo di tre tipi: 1964, 1970 e 1975. Bastano le regolette di base (carrelli e carenatura) per disambiguarle completamente e con facilità:
- 1964: Minden Deutz e nessuna carena, assenza di griglia di aerazione. (attenzione però che non si tratti du una 1970 con carena rimossa! in tal caso se é una 1970 ha gli scalini ancora parzialmente carenati, e la griglia di aerazione sul lato corridoio)
- 1970: Minden Deutz e carena. Presenza di griglia di aerazione
- 1975: Fiat e carena
Un elemento addizionale è il fatto che le ABz 1964 e 1970 hanno aeratori sul tetto, mentre le ABz 1975 no.
Passiamo alle Az, presenti in tutte le serie con la sola eccezione delle 1966-68. Come primo passo riapplichiamo le prime tre regolette (carrello+carena+tetto), ottenendo una prima separazione:
- [1964 e 1968] senza carena
- [1970] carena e Minden Deutz
- [1975 e 1979] carena, Fiat e tetto liscio
- [1982] carena, Fiat, tetto cannellato
Rimane in realtà qualche piccolo ambiguità. Una riguarda alcune delle prime 1982, prodotte con il tetto liscio anzichè cannellato (e non ci possiamo fare nulla….).
Un’altra riguarda la piccola sottoserie di Az 1975 che montano i Minden Deutz in epoca in cui la carenatura delle 1970 era già stata ridotta: abbiamo carrozze di due diverse serie con uguale carenatura e uguale carrello. Un piccolo particolare però le distingue: nelle 1970 le scalette di accesso non sono carenate (grazie a Gigi Voltan per la dritta!) .

Dettaglio delle scalette di accesso: carenate a sinistra (Tipo 1975), non carenate a destra (Tipo 1970 dopo riduzione della carenatura avvolgente d’origine)
A questo punto, per le Az ci resta da distinguere le 1964 dalle 1968, e le 1975 dalle 1979. Per le seconde il gioco è facile, a patto di vedere il lato corridoio e di fidarsi della ipotesi sulle griglie. Se c’è una griglia sotto il finestrino 4 è una 1975. Se la griglia è a centro vettura è una 1979 se i carrelli sono Fiat, ed è una 1975 se i carrelli sono Minden Deutz.
Per le Az 1964 vs. 1968 invece non c’è una ricetta completa. Se sul lato corridoio non c’è grata, allora è certamente una 1964. Se invece c’è… non riusciamo a distinguere: potrebbe trattarsi di una 1968 (tutte le 1968 hanno la grata) come di una sottoserie sperimentale di 1964 con impianto ad aria soffiata.
Le Bz sono le più complicate. Ripartiamo dalle quattro aggregazioni di sopra (carena-carrello-imperiale), e cominciamo con la distinzione tra 1975 e 1979. Se la griglia lato corridoio non è a centro vettura, si tratta di una 75. Se invece lo è, potrebbe trattarsi sia di una 75 che di una 79. Analoga la situazione tra 1964, 1966-68 e 1968. Le Bz Tipo 1964 sono tutte senza grata di aerazione sul lato corridoio mentre le Tipo 1968 la hanno. Le 66-68 stanno nel mezzo: alcune la hanno, altre no. Se non ci sono griglie quindi siamo in presenza di una 1964 o di una 1966/68. Se le griglie sono presenti, si tratta di una 1968 o di una 1966/68.
Fotografie
Riportiamo alcune foto dei vari tipi. Omettiamo le 1966-68 per le quali non siamo riusciti a trovare immagini. Delle foto si possono comunque vedere sul libro di Voltan.
Tipo 1964

Tipo 1964 – ABz 55000 del parco storico, lato corridoio – Foto © Luchino_81 da http://www.trenomania.org
Tipo 1966-68

Bz UIC-X Tipo 66-68 lato corridoio (si noti – ingrandendo l’immagine – la griglia) – Foto del produttore (SNIA Colleferro)

Bx UIC-X Tipo 66-68 lato ritirata – Foto del produttore (SNIA Colleferro)
Tipo 1968

Az Tipo 1968, lato ritirate. Foto da un libretto sui carrelli Minden-Deutz

Bz Tipo 1968 nel 1970, lato corridoio. Foto © Giorgio Vescovo dal profilo Facebook di Arnaldo Vescovo
Tipo 1970

Bz Tipo 1970 in versione originale, con carenatura completa. Foto del produttore (CFC – Colleferro)

Az Tipo 1970 lato corridoio, vettura storica 50 83 10-78 014-5 con carenatura ridotta nel 2010, foto © Ernesto Imperato da trenomania

Bz Tipo 1970 lato compartimenti, vettura storica nel 2007 con carenatura ridotta, foto © Fausto Gervasoni da trenomania

ABz 1970 in Sicilia – si notano bene gli aeratori sull’imperiale – dettaglio da una foto © B.Studer da photorail.com

ABz Tipo 1970 con carenatura rimossa, Lato Corridoio nel 1990, particolare da una foto © Jacopo Fioravanti da railfaneurope.net
Tipo 1975

Bz Tipo 1975 lato corridoio a Napoli nel 2008 – Griglia sotto il finestrino 5 – Foto © Manfredi da trainsimsicilia.net
Tipo 1979
TIpo 1982
In scala N
Rivarossi
La produzione Rivarossi riguardante le UIC-X italiane è piuttosto ricca, e comprende ben 13 modelli (inclusi due bagagliai):
- 9522 (ex 2689) 1a cl ardesia Filetto Rosso
- 9523 (ex 2690) 2a cl ardesia Filetto Rosso
- 9524 (ex 2680) 1a cl ardesia
- 9526 (ex 2682) 2a cl ardesia
- 9590 1a cl azzurra sperimentale
- 9618 1a cl rosso fegato
- 9619 2a cl rosso fegato
- 9622 1a cl rosso fegato con carenature
- 9623 2a cl rosso fegato con carenature
- 9624 bagagliaio rosso fegato
- 9648 1a cl ardesia carenata Filetto Rosso
- 9649 2a cl ardesia carenata Filetto Rosso
- 9650 bagagliaio ardesia
Le prime carrozze prodotte (quelle poi numerate 9524 e 9526) riproducono abbastanza bene delle Tipo 1964. Infatti il sottocassa somiglia abbastanza a quello delle Tipo 1964 ma è piuttosto diverso da quello delle Tipo 1968/68 e 1968. Inoltre le 1968 dovrebbero avere a griglia di aerazione sul lato corridoio, che non è presente nel modello: concludiamo quindi che le Rivarossi sono delle Tipo 1964. I finestrini delle porte sono correttamente ampi e apribili.
La 9590 riproduce sempre il Tipo 1964 nella livrea sperimentale azzurra, e anche qui la fedeltà non è male.
Le 9522 e 9523 aggiungono il filetto rosso e la verniciatura oro chiaro delle porte. E qui nascono alcuni problemi. Poiché lo stampo rimane quello precedente, le porte riproducono ancora la forma del finestrino (grande e apribile) delle porte in acciaio: sulle porte in lega dovrebbe essere più piccolo e non apribile (la riga a mezza altezza non ci dovrebbe essere). E’ un piccolo dettaglio, e passi. Il guaio è che sulle Bz 1964 il filetto rosso non ci va proprio, mentre sulle Az ci può stare, così come sulle 1968 (ma per queste ultime anche ignorando il differente sottocassa, occorrerebbe correggere la fiancata apponendo la griglia di aerazione. E comunque le porte oro chiaro ed il filetto rosso sulle 1964 non possono coesistere: le prime arrivano solo attorno al 1982 (quando ormai la livrea inizia a essere rosso-fegato), il filetto rosso invece su queste vetture ci può essere solo nel periodo tra il 1970 e il 1978 al massimo… Quindi nel tentativo di fare delle carrozze di effetto (di fatto sono molto eleganti e fanno un splendida figura sul plastico) Rivarossi ha un po’ perso di vista la realtà…
Forse tuttavia, anche se non “ufficialmente”, carrozze Tipo 1964 o 1968 con porte in lega potrebbero essere esistite nel tardo periodo delle grigio ardesia. Si tratterebbe di “scambi di officina” che vedevano montare delle porte appartenenti ad altre serie al posto delle prescritte. Ci sono testimonianze che riportano di aver visto “delle X che su una testata avevano porte verniciate e sull’altra porte in lega…sono i risultati di lavori frettolosi, quando si ha fretta di rimettere in servizio una vettura, o riparazioni dopo incidenti che hanno tenuta ferma la vettura fin troppo tempo e pur di rimetterla in marcia non si guarda troppo all’estetica”. Beh sì, ma ci stiamo un po’ arrampicando sui vetri…

Una 1964 (o 1968) con porte oro chiaro e finestrino non apribile. Dettaglio da una foto © Ernesto Imperato da trenomania.
Proseguiamo: restando in Grigio Ardesia, le 9648 e 9649 aggiungono alle precedenti una carenatura abbastanza simile alle Tipo 1970. Porte color oro e filetto rosso vanno così a posto, ma… nascono altri problemi. Le Az e Bz 1970 che hanno ricevuto il filetto rosso avevano aria condizionata: niente aeratori sull’imperiale, che era liscio! I modelli Rivarossi invece mantengono il tetto con gli aeratori… Delle Bz 1970 con gli aeratori sull’imperiale c’erano – ma non ricevettero il filetto rosso! Un altro problema lo abbiamo sulla fiancata, dove viene omessa la griglia di aerazione lato corridoio (sia per le Az che per le Bz). Permane la già discussa questione dei finestrini delle porte.
Completano il panorama le rosso fegato – sia in versione 1964 (Az 9618 e Bz 9619) che 1970 (Az 9622 e Bz 9623), e le considerazioni fatte per le omologhe carrozze grigio ardesia vanno riportate pari pari: ok le 1964, mentre le 1970 mancano di griglia laterale, e i finestrini sulle porte non dovrebbero essere apribili. Inoltre, le Az 1970 non dovrebbero avere gli aeratori sul tetto, mentre una sottoserie di Bz 1970 gli aeratori sul tetto li ha, e quindi in rosso fegato sarebbe a posto (sempre fatto salvo quanto detto di griglie e porte).
Lima
A parte le pseudo UIC-X accorciate (che come abbiamo discusso altrove si avvicinano di più a delle UIC-Y), la casa di Vicenza ha realizzato due UIC-X italiane di lunghezza corretta.
- 320852 1a cl rosso fegato con carenature
- 320349 bagagliaio rosso fegato (senza carene)
Secondo Gigi Voltan la carrozza è “uno sconcertante ibrido tra una 1970 dopo la riduzione delle carenature ed una tipo 1975 non climatizzata”. In effetti la griglia di aerazione andrebbe spostata a sinistra di un finestrino (chissà perché le cose venivano fatte in modo così approssimativo…). Tuttavia la carrozza a me non dispiace, apprezzo lo sforzo di averci almeno messo la griglia (cosa che alla più blasonata Rivarossi è sempre sfuggita, e il fatto di aver opacizzato i finestrini delle ritirate. Inoltre il tetto è correttamente liscio e senza aeratori. I finestrini sono forse un po’ piccoli, ma quelli delle porte sono decisamente meglio dei Rivarossi (sia come dimensione che per il fatto di non essere apribili). Peccato quindi sia stata realizzata solo la Az e non anche la Bz.
Arnold Rapido
Gli stampi Rivarossi furono ripresi e leggermente migliorati da Arnold negli anni ’90, aggiungendo un cinematismo di aggancio. Peccato che le cornici dei finestrini siano color argento invece che color oro. Vennero riproposte vetture Tipo 1964 Az e Bz in grigio ardesia (con logo FS di epoca più recente del Rivarossi), in livrea rosso fegato con logo XMPR (con finestrini delle porte un pò grandi, ma correttamente non apribili) e in livrea XMPR-PAX. Di queste ultime presentiamo le foto, ma ne discuteremo la prossima volta quando parleremo del revamping delle UIC-X.
Nel complesso, Arnold ha prodotto tre coppie di carrozze (prima e seconda classe) in tre livree (grigio ardesia, rosso fegato e XMPR) corrispondenti ai seguenti modelli:
- 3644 1a cl rosso fegato logo XMPR
- 3645 1a ardesia
- 3646 2a cl rosso fegato logo XMPR
- 3647 2a ardesia
- 3651 1a cl XMPR
- 3652 2a cl XMPR

Arnold 3644, Foto di Andrea Quatrini da n-treni.jimdo.com. L’effetto “banana” non dipende dalla vettura, ma dall’aberrazione sferica dell’obiettivo usato.
Le Arnold Rosso Fegato sono le uniche con il logo XMPR, come quello nella seguente foto (che però non è una 1964 come le Arnold ma una 1975)
Fleischmann
Le recentissime carrozze Fleischmann sono state realizzate quattro versioni: la Az e la Bz, vendute in confezioni singole, più una confezione doppia contenente una Bz e una ABz. La Bz in confezione singola ha le porte color oro, quella venduta in coppia con la ABz ha porte grigie. Si tratta purtroppo della riverniciatura di carrozze tedesche in livrea italiana: ad esempio la ABz è una ottenuta della AB4üm (Fleischmann 8642). Si avvicinano a delle Tipo 1964 (sempre quelle!) ma il sottocassa è notevolmente diverso da quello corretto, molto meglio il Rivarossi (e passi, sul plastico si vede poco). Purtroppo l’imperiale (che in N è una delle cose che si notano di più!) è completamente sbagliato… presenta visibilissime nervature trasversali tipiche di alcune carrozze tedesche, ma che non sono mai presenti sulle UIC-X italiane. Sono inoltre assenti le casse dell’acqua. Considerando che il tetto delle carrozze in N è una delle cose più visibili quando circolano sul plastico, si tratta di un brutto scivolone. Questo non aiuterà a venderle sul mercato italiano, con la conseguenza di rafforzare l’idea che hanno i produttori industriali che l’Italia sia un mercato marginale da non seguire. Certo che se tutte le poche cose che fanno sono sbagliate… Peccato davvero, anche perchè la AB sarebbe davvero interessante, con la spaziatura corretta tra i finestrini (tra i cinque di prima classe è maggiore di quella tra i finestrini di seconda). I finestrini delle porte non sono apribili – e qui invece dovrebbero esserlo, a parte la carrozza on porte color oro.

Fleischmann set 811301 composto di una carrozza di seconda ed una mista. Foto da Tecnomodel.it Si noti che questa Bz ha le porte di acciaio, e non di alluminio come l’art. 811405
Il pregio maggiore delle Fleischmann è l’agganciamento davvero ravvicinato.
Nel 2014 Fleischmann ha presentato anche la versione “Rosso Fegato” delle stesse vetture. Purtroppo il problema dell’imperiale non é stato risolto, il che diminuisce moltissimo l’appeal dei modelli.

Fleischmann 811108, UIC-X di seconda classe Rosso Fegato con imperiale palesemente e fastidiosamente errato.
A rimettere le cose a posto ci ha pensato N-Kit (a cui abbiamo dedicato un articolo), con la preparazione di quattro kit di conversione differenti: UIC-X FS Az (1a classe), UIC-X FS Bz (2a classe), UIC-X FS ABz (1/2.Classe) e un FS UIC-X BRz (carrozza ristoro). Il kit contiene una lastrina, decalcomanie, ed un manuale. Nella lastrina sono comprese nuove porte d’ingresso e le porte di intercomunicazione, nuove pedane, coperchi dei serbatoi acqua sull’imperiale, griglie di ventilazione laterali, occorrente per riposizionare le luci, mancorrenti e protezioni laterali, carenatura per il sottoscocca. Alcuni dettagli riguardano anche gli interni, con la paretina di separazione partizione tra corridoio e compartimenti. Il kit è stato presentato recentemente e sarà disponibile ad estate avanzata sul sito web di NKit. Il prezzo dovrebbe essere di 25 €, In futuro, ci sono in programma i carrelli Fiat F75 che saranno poi venduti separatamente.
Minitrix
Minitrix ha realizzato sulla base della UIC-X tedesca ad 11 scompartimenti due set da tre carrozze con una cuccette, una mista di 1^/2^ classe, e 4 seconde vagamente ispirate alle tipo 1968. Si tratta in realtà di una a riverniciatura di carrozze DB, con sottocassa e porte poco coerenti con le UIC-X FS. La cuccetta, a parte il sottocassa, va abbastanza bene (anche se manca ad esempio la griglia di aerazione sulla fiancata del corridoio). La ABz dovrebbe avere 5 moduli larghi e 6 stretti, come la Fleischmann, e non 11 moduli costanti, ma passi. Le seconde classe, essendo a 11 compartimenti, sono proprio sbagliate. Il rimedio potrebbe essere di apporre decals per trasformarle tutte in cuccette (ignorando i sottocassa, e non leggendo le marcature, per le quali comunque ci vuole la lente di ingrandimento!). I finestrini delle porte sono un pò grandi e non apribili. Un lato positivo è che si tratta di carrozze che presentano una scorrevolezza eccellente. Le foto sotto riportate provengono dalla collezione di Cristian Cicognani.
Il grosso delle vetture (3 su 6) sono fatte con le porte color bianco (color argento anodizzato). In effetti le cuccette Tipo 1968 ebbero le cornici dei finestrini, e successivamente le porte in alluminio anodizzato argento.
Varianti
Interessanti versioni sono state fatte da Maestro Voltan che ha realizzato delle Tipo 1970 corrette facendo un collage di telaio Lima carenato, cassa di una UIC-X tedesca, carrelli Fiat, porte e griglie in fotoincisione. Si tratta di modelli unici realizzati per la sua collezione: li citiamo perché potrebbero essere di ispirazione per altri modellisti attenti al dettaglio. Varie altre elaborazioni di Gigi sul tema UIC-X (e altro) sono riportate in una thread sul forum ASN. Dettagli relativi al materiale usato e alla lavorazione si trovano sul forum ferramatori.it. Qui troviamo le porte corrette (come avrebbero potuto non esserlo quelle del Maestro?).
Per chi volesse “arrangiarsi” sono disponibili alcune decals per le UIC-X realizzate da Blaine Bachmann. Sono reperibili presso l’Ennegozio (solo soci ASN) o direttamente da Blaine (www.decalenne.com). Porte e griglie di aerazione in fotoincisione sono prodotte da Danifer.
Rinnovo il ringraziamento a Luigi Voltan per la preziosissima assistenza nella stesura di questi articoli sulle UIC-X.
Tutti gli articoli di questa serie sulle UIC-X:
- Carrozze UIC-X – parte prima: introduzione, le origini e le carrozze estere
- Carrozze UIC-X – parte seconda: tipologie e livree italiane
- Carrozze UIC-X – parte terza: le sei serie italiane originali (questo articolo)
- Carrozze UIC-X parte quarta: l’epoca XMPR e il revamping
- Carrozze UIC-X parte quinta: le carrozze ristoro
- Carrozze UIC-X parte sesta: cuccette
- Carrozze UIC-X parte settima: postali e bagagliai
Grazie caro amico.
Sono anni che cerco una tale esposizione per le carrozze tipo X.
Questi articoli saranno, per il futuro, il mio vangelo.
Grazie ancora.
Ciao Peppe
giupel@inwind.it
Si conosce come mai alcune carrozze di tipo diverso hanno le porte oro ed altre colorate rosso fegato e grigio ? Idem per le cuccette… c’è una ragione o un motivo ?
Maurizio
Alcuni anni fa (direi 2008 0 2009) vidi alcuni treni della DTR Liguria con in composizione alcune UIC-X in livrea Pax (addirittura in un caso in composizione promiscua con MDVE!) Visto che la composizione prevedeva una E656 e una carrozza semipilota (sia UIC-X che MDVC), e che, almeno per quanto ne so, questo tipo di carrozze originariamente non prevedeva la possibilità di essere inserito in composizioni navetta, ho pensato che, visto l’esubero di tali carrozze presso la Passeggeri (gli IC con UIC-X erano molti meno rispetto al passato),alcune carrozze fossero state trasferite alla DTR, e quindi quelle in questione, dotate anche dei dispositivi di telecomando, dovessero semplicemente essere ancora ripellicolate con la livrea bianca.Tu ne sai nulla in proposito?
Trovi risposta nell’articolo successivo: carrozze uic x parte quarta: l’epoca xmpr e il revamping/. Ciao!
[…] ganci con innesto NEM montati su timoni di allontanamento, nuovi carrelli. I modelli riproducono carrozze tipo X della prima serie (tipo 1964); il risultato non è disprezzabile, ma la scelta di investire sull’aggiornamento di questi […]
C’é un errore di battitura
Nel 2014 Fleischmann ha presentato anche la versione “Rosso Fegato” delle stesse vetture. Purtroppo il problema dell’imperiale NON é stato risolto, il che diminuisce moltissimo l’appeal dei modelli.
Grazie! ho corretto
dovreste rivedere il design della pagina e della tabelle: un qualcosa che si adatti in modo maggiore alle dimensioni del monitor e non in formato “rigido”. Rendereste di più facile consultazione tutte le informazioni riportate.