Pubblicato il 21 febbraio 2015, ultima modifica 26 febbraio 2015
Rieccoci all’appuntamento con l’edizione veronese dello Hobby Model Expo. Come sempre, grande kermesse con il padiglione Quattro pieno di trenini in corsa, mentre al padiglione Uno c’era la borsa-scambio. Tutto come al solito? beh, qualcosa di diverso si è visto.
Gli organizzatori parlano di grande successo (70.000 visitatori), ma l’impressione (ribadisco, solo una mia impressione) é che questa edizione fosse – almeno per il ferromodellismo – un pochino sottotono: che ci fossero un po’ meno espositori nella zona “commerciale”, e forse un pochino meno gente. Tra i commenti a questa pagina c’é chi concorda con me… C’erano comunque dei segnali interessanti.
E’ la quinta volta che torno all’Hobby Model Veronese, dunque la prima era quattro anni fa. Allora il modulare del “gruppo Gallo” (allora non si chiamava ancora N-party) erano alcuni moduli spogli: oggi sono una presenza imponente, lievitata negli anni ed ASN, ormai prossima celebrare il proprio ventennale, conferma la propria rilevanza. Forse esagero un pochino, ma sicuramente non di molto: la scala N ormai occupa quasi la metà dello spazio dei modulari. Perfino qualche associazione “accazerista” esibiva dei plastichetti in N. Poi, sorpresa interessante, quest’anno era presente – per la prima volta a Verona, anche un terzo modulare in N, certo assai minore degli altri due, ma buon segno di vitalità: quello del Gruppo Ferromodellistico Milanese.
Il modulare NParty esibiva il “trivio” finalmente in funzione, una nuova sezione “Americana” double-face (con cactus e tende indiane) e una sezione dedicata alla movimentazione di containers – di questa parleremo in futuro.
Ospitava anche due “plastichini” autonomi di Stefano Dalli: dei veri gioiellini, sui quali torneremo presto.
Il modulare ASN offriva, al solito, degli scorci davvero pregevoli, come questo passaggio dolomitico con tanto di teleferica, ponte sospeso e ferrata sulla cengia!
Un altro bel segnale veniva da un modulare in H0: proprio mentre con degli amici si commentava che il problema era l’età media (ahimè) crescente, e la scarsità di linfa fresca, ecco apparire la nuova Associazione Ferroamatori Trentino Alto Adige: ai posti di manovra tutti ragazzi giovani! Non hanno un sito, ma una pagina facebook: é proprio un’altra generazione! Dunque il ferromodellismo ha un futuro? Sì, é vero, sono “accazeristi”, ma hanno tempo, forse é solo un peccato di gioventù! Peccato poi che l’acronimo (AFTAA) sembri una malattia:-).
Ma torniamo alla N: sul modulare ASN transitavano convogli davvero pregevoli: la ROLA e il THELLO di Maurizio Chivella, che mi pare stia seriamente studiando da Maestro Modellista, e l’Archimede di Graziano Cucchi. Ancora non finito, dice Graziano, ma già davvero bellissimo!

La ROllende LAndstrasse ci Maurizio Chivella, con una E.412 “Partner for your goods”, una cuccetta TRASPOSERVIZI e una seri di carri Sgmms di Fleischmann personalizzati con “carico” italiano.
L’Archimede é visibile in un filmato di Andrea Sottile
In vetrina c’erano i sei diversi bagagliai realizzati da Maurizio Chivella, e disponibili presso l’Ennegozio.
Sempre di Maurizio, erano in mostra anche la Self Service e la Snack Bar (secondo lui ancora “da migliorare”): a me sembrano già bellissime!
Sempre in vetrina, c’erano due realizzazioni di Nino Iraci (IRMODEL), che saranno prossimamente disponibili: una riedizione dell’E.454 (che aveva già fatto in resina, ma che ora é in metallo) e un inedito E.403, anch’esso in metallo. Erano visibili come prototipi completati anche presso lo stand di Stefano Depietri (Trenomodel).
Stefano aveva in mostra l’ETR.232 già visto in passato, e i vari minuetti che pareva non potesse più fare per via del termine della produzione del Tomytec TM03 su cui si basava; invece ora la produzione può proseguire usando il nuovo TM05, che ha caratteristiche meccaniche anche migliori. La famiglia si é arricchita con l’arrivo del Jazz, con il quale la nuova livrea Trenitalia fa il suo esordio anche nella nostra scala!
Notizia, tornano i TAF, in una edizione completamente nuova, migliorati e soprattutto a costo più che dimezzato rispetto a quelli visti circa tre anni fa! Dedicheremo presto un post apposito a questa novità.
In preparazione Stefano ha anche il TSR, che dovrebbe arrivare presto.
I Pirati avevano la solita ricca vetrina, con le cose ormai note (lo abbiamo detto gli anni scorsi, ormai la rete arriva prima delle fiere). Dell’attesa livrea Bandiera per ora c’é solo il bagagliaio, aspettando che i cinesi consegnino…
Ho lasciato per ultimo il binomio Colli-Carminati, che aveva un piccolo ma bello stand in un angolo, impreziosito da una splendida rimessa con piattaforma girevole, realizzata da Andrea Nasso e popolata dalla ricchissima produzione LoCo. (Una descrizione dettagliata della costruzione della rimessa ed una galleria di foto si trova sul sito di Andrea).
Qui si poteva trovare una novità di grande interesse e già di successo: infatti la E.652 “fantasma” che si era manifestata a Novegro ha tenuto fede al suo nome ed é sparita… (era a tiratura limitata). Ha lasciato il posto ad una più interessante E.633.109. La 652 tornerà sicuramente in futuro nelle varie livree, e con le piccole differenze estetiche che la distinguono dalla 633.
Quest’ultima é una macchina curatissima, sia nell’estetica che nella meccanica. Basti dire che in preproduzione ha passato il vaglio attento di Gigi Voltan, risultandone promossa a pieni voti! Come tutte le produzioni LoCo é in grado di percorrere il famigerato “Raggio R1U“. Anche di questa macchina riparleremo presto, perché merita un discorso più completo.
Per finire, segnaliamo che sul TG1 vi è stato un servizio sulla manifestazione. (purtroppo tocca sorbirsi 30″ di pubblicità prima di vedere il video). Al minuto 31:31 del TG vi é una breve sequenza dedicato ai treni: vi si distingue il GTW 2-6 della Venosta passare sul ponte del modulo Schlossbach di Dalli, ed un passaggio sul modulo “Aeroporto” del modulare NParty, e c’é un intervista a Romanelli, giovane leva del gruppo AFTAA citato sopra.
Questo é quanto. Come al solito qualcosa mi sarà sfuggita: segnalatemela e arricchiremo assieme questo riassunto di Verona 2015.
Retrospettiva su Verona negli anni passati
- 2011/03/20 – Verona ModelExpo 2011
- 2012/03/03 – Verona ModelExpo 2012
- 2013/03/03 – Verona ModelExpo 2013
- 2014/03/08 – Verona ModelExpo 2014
Ciao marco,
non ho avuto modo di incontrarti allo stando di Lorenzo Colli, io sono Andrea Nasso, e ho realizzato lo stand e il diorama della rimessa circolare per Lorenzo.
Ho visto che ne hai scritto nel tuo ultimo articolo https://scalaenne.wordpress.com/2015/02/21/verona-hobby-model-expo-2015/ se vuoi/puoi ti do il link del mio sito per mostrare le fasi di costruzione del diorama (http://www.brucoblurp.it/index.php/laboratorio/diorami/24-diorama-rimessa-circolare) mi farebbe piacere averlo condiviso.
Grazie per la citazione
Andrea Nasso
Grazie Andrea, peccato non esserci visti, e complimenti per lo splendido lavoro! Grazie per la segnalazione, aggiunta.
Salve!
Nonostante i dati ufficiali di oltre 70.000 visitatori appena fornti dall’Ente, indubbiamente sono aumentati gli “indifferenti”, oltre ai rompiscatole che cercano quello che non sanno ed i ladri: ad un espositore è addirittura sparita la cassa!!!
Vedremo se gli organizzatori sentiranno le lamentele ed i suggerimenti, però che i bellissimi plastici dei tram siano con le navi è contro ogni logica.
Per chi poi investe tempo e denaro, mettere i “borsaioli”, pardon borsisti con chi vende dischi, vecchie radio e bambole è un po’ troppo.
Se poi vediamo ridotti a quattro o poco più gli stand ufficiali e mezzo padiglione 4 vuoto, qualcosa non quadra.
I “capelli bianchi” sono sempre di più, mentre i bambini sempre meno; questi sono affascinati dai plastici, non dalle locomotive super raffinate, quindi vedere un “trenino” sfrecciare, girarsi e trovare una loko nuova a 15 euro e vagoni a 5, forse creerebbe un nuovo adepto; se però devono cambiare, sotto la pioggia, padiglione, passare davanti alle automobiline, il rischio che il nuovo adepto rimanga potenziale è certo.
A questo poi aggiungiamo i genitori che tirano via il bambino che frigna perché vuole il trenino, sapendo che poi dovrà dedicargli un po’ di attenzione, mentre col videogioco, 3 ore di tranquillità sono assicurate, chiudiamo un piccolo cerchio, ove fra qualche anno sarà questione di secondi contarci.
Mesti saluti, Renato