Pubblicato il 9 luglio 2016, ultima modifica 28 gennaio 2017
Quando nel nel 1985 le FS avevano deciso di dare seguito al filone UIC-Z che inaugurato nel decennio predente con le Eurofima, sembravano avere le idee ben chiare: le carrozze ordinate erano di seconda e andavano a far coppia con le GC Bandiera di prima: assunsero quindi la livrea Bandiera.
Di lì a pochissimo vi fu un cambio di idea, e le successive carrozze della serie inaugurarono una nuova elegante livrea: la cosiddetta “Bigrigio” o “Finanziera” (per la somiglianza di aspetto con la divisa della Guardia di Finanza). Le carrozze passeggeri nate con questa livrea furono tantissime: circa 800, un corpo circa paragonabile per numerosità a quello che oggi veste la livrea Frecciabianca (per le prime delle 625 carrozze di seconda nacquero ancora in livrea Bandiera, mentre tutte le 100 di prima e le 80 BH vestirono le grisaglie). Sarebbe quindi logico pensare che buona parte dei convogli del tempo abbiano circolato con un uniforme, elegante aspetto in due toni di grigio. Non fu così. Non ci è infatti ben chiaro quale fosse la “missione” della livrea, e in che misura identificasse una proposta commerciale diversa da quella della livrea Bandiera – forse non lo era nemmeno in casa FS. Era stato chiaro l’uso principale della livrea C1, usata prevalentemente in convogli internazionali, con l’eccezione di treni per la Sicilia. Altrettanto chiaro era stato il passaggio dai TEE Nazionali Bandiera di sola prima classe, agli IC di prima e seconda. Ma i convogli in bigrigio, cosa avrebbero identificato? Sportinglife sottolinea la coincidenza con la livrea a due toni di grigio usata dalle ferrovie elvetiche per il RABe a partire dal 1988 (si veda il commento). Tuttavia, anche se di fatto furono molto usate per convogli internazionali, ci pare difficile che in origine fossero pensate per il solo servizio Eurocity: troppe carrozze! Quindi non siamo riusciti a capire cosa fosse nelle intenzioni delle FS. In effetti, è estremamente difficile trovare foto di un convoglio tutto in livrea bigrigio, nonostante che vi fossero sia bagagliai che ristoranti (Snack bar) che assunsero tale livrea.
Siamo riusciti a trovare un treno (corto, quattro carrozze) a Taormina nel 1997. Probabilmente si congiungeva poi a Messina con uno spezzone proveniente da Palermo, ma chissà se aveva uguale livrea?

Convoglio interamente in bigrigio a Taormina nel 1997 – Foto Stefano Paolini da photorail.com
L’altra approssimazione che abbiamo trovato è in un video che mostra un transito a Colle Isarco dell’Eurocity 84 Michelangelo: la monocromia è però rovinata dall’apparire intercalato di qualche carrozza XMPR, ed in coda ci sono delle UIC-Z1 in livrea GC.
Un raro, bellissimo esempio completamente monocromo era, a metà anni ’90. il Raffaello, del quale c’è un passaggio in un video su youtube (1998)

Il Raffaello nel 1998 a Faido – immagine tratta da un video di Televallassina su youtube
Una bella immagine mostra l’E.402.016 a Orte in testa a sei carrozze bigrigio – il resto del convoglio sembrerebbe invece fatto di vetture in livrea Bandiera, ma è difficile distinguere…

E.402.016 a Orte nel maggio 1987 in testa a sei carrozze bigrigio – le carrozze successive sono di difficile identificazione. Foto © Franco Pepe da http://littorina.net/
Per il resto, era una arlecchinata. Le immagini reperibili mostrano una gran confusione di bigrigio, bandiera e C1 mescolate.

Il Monteverdi nel 1996: un poutpourri di livree… Foto da Marklinfan, originale da photos-de-trains.net
Di lì a poco sarebbe venuta la Grande Uniformatrice, la livrea XMPR a rendere tutto (ma proprio tutto) cromaticamente uguale. Tutto sommato un peccato…
Me torniamo alla livrea, elegante ma tutto sommato sfortunata. Come abbiamo visto fu vestita dalle UIC-Z1 di tipo A, B e BH. Di immagini di singole carrozze non se ne trovano moltissime, ma qualcosa siamo riusciti a “pescare” in rete. Un piccola variante alla livrea è l’apposizione del logo Trenitalia al posto del logo FS inclinato, che avvenne gradualmente a partire dal 1993. Inizialmente il logo Trenitalia era in giallo, poi venne usato quello standard verde e blu.

Z1 di prima classe, logo inclinato. Foto tratta da una presentazione © E. Principe all’Università di Bologna

61 83 19-90 104-3 UIC-Z1 Prima classe declassata, con carrelli sperimentali nel 1991 in composizione all’IC540 Declassata Foto © jklx da flickr

BH Bigrigio – Foto © Rinaldo Portalupi da http://www.fotoferrovie.info/

Carrozza di seconda in livrea bigrigio con logo Trenitalia verde – Foto da drehscheibe-online.de

Dettaglio di una Z1 bigrigio di seconda con il logo Trenitalia a Trento – immagine da un filmato youtube.
Delle carrozze Z1 con il logo Trenitalia giallo abbiamo trovato solo filmati in movimento nei quali lo si distingue male: ne proponiamo comunque un’immagine, corredandola con la foto di un modello Rivarossi in H0, ben sapendo che i modelli non vanno presi a riferimento perché potrebbero essere errati.

Zi bigrigio con logo Trenitalia giallo, immagine da un filmato su youtube

Il logo Trenitalia giallo in un modello Rivarossi in H0
La livrea fu indossata anche da alcune Eurofima che lasciarono la veste C1.

Eurofima di seconda Bigrigio, lato corridoio, logo a losanga. Immagine tratta dal sito di Pirata

Eurofima 61 83 21-90 059-8 B, lato ritirata. logo Trenitalia giallo. Si noti l’imperiale parzialmente in argento. Foto © Luigi Voltan
Come detto, venne attribuita anche a delle carrozze Self Service che vennero denominate “Snack Bar”

Vettura Snack Bar in livrea bigrigio con logo FS inclinato giallo a Milano nel 1997 – Foto © A.Accomando da railfaneurope.net

Carrozza snack bar con logo (presumibilmente) Trenitalia giallo, immagine da un filmato su youtube

Vettura Snack Bar in livrea bigrigio con logo Trenitalia verde-blu – Foto © D.Pialorsi da trenomania

L’altro lato della SnackBar bigrigio, logo inclinato. Foto tratta da una presentazione © E. Principe all’Università di Bologna
Due diversi tipi di bagagliaio ebbero per un periodo la livrea in questione: dei D Tipo UIC-X 1975 sottoserie GC, e degli UIC-Z.

Bagagliaio D tipo UIC-X 1975 sottoserie GC Bigrigio Foto © Sammarco Bartolomeo da Trenomania

Bagagliaio Tipo UiC-Z 51 83 95-90 117-7 D a Firenze nel 2004 – Foto © Ernesto Imperato da trenomania

Altra vista di un bagagliaio UIC-Z: 51 83 95-90 115-9 D – Foto © Rinaldo Portalupi da fotoferrovie.info
Il giallo delle righe e del logo è il Giallo RAL 1018. Il grigio della cassa (parte bassa) è Grigio scuro RAL 7015, mentre la parte alta è Grigio Chiaro FS 5083 (ma non ho mai capito su quale scala di colore sia questo!). I carrelli in Nero FS Lechler 006/139 o RAL 9006. Sembrerebbe che a volte l’imperiale sia stato verniciato in grigio chiaro (sulle Eurofima?) mentre sulle Z1, sulle Snack bar e sui bagagliai è in grigio scuro.
VI furono poi delle variazioni sul tema: la livrea fu assunta anche da alcune carrozze MDVC, ma non in ambito FS: si tratta della pugliese Ferrotramviaria, che diede la livrea anche ad una sua motrice Le 101, che è l’unico locomotore ad aver avuto livrea bigrigio.

Le101 ridipinta in livrea omogenea alle MDVC di FerroTramviaria nel 1995 – Foto © Stefano Paolini da wikimedia, originale da photorail.com

Convoglio di tre MDVC in livrea FerroTramviaria – Foto © Johannes Smit
Anche le Ferrovie Calabro Lucane si cimentarono sul tema, verniciando le automotrici M4.400 in toni che richiamano moltissimo la bigrigio, anche se la fascia grigio scuro in basso è sostituita da un blu: secondo noi con questa scelta però l’eleganza della livrea soffre.

M4.400- delle Ferrovie Calabro Lucane (FCL) a Camigliatello – Foto da 2.bp.blogspot.com
In scala N
Nel 1996 Arnold ha prodotto quattro carrozze in livrea bigrigio, due prime e due seconde, tutte con logo inclinato ma con diverse marcature:
- prima classe, art. 3803, marcatura 61 83 19-90 136-8
- prima classe, art. 3804, marcatura 61 83 19-90 118-6
- seconda classe, art. 3805, marcatura 61 83 21-90 604-1
- seconda classe, art. 3806, marcatura 61 83 21-90 558-9

Arnold 3805 Foto dalla Collezione di Cristian Cicognani

Arnold 3804, lato compartimenti – Foto dalla Collezione di Cristian Cicognani

Arnold 3804, lato corridoio – foto da trenini.jimdo.com

Arnold 3803, foto da trenini.jimdo.com
Dal 1997 al 2002 è rimasta in produzione solo una sola carrozza di seconda, che però aveva il logo Trenitalia verde/blu
- seconda classe, art. 3808, marcatura 61 83 21-90 273-5

Arnold 3808 con logo Trenitalia verde/blu, Foto dalla Collezione di Cristian Cicognani
Tra il 1997 e il 2004 Roco produsse le bigrigio di prima e seconda classe
- prima classe, art. 24356 marcatura 61 83 19-90 013-9
- seconda classe, art. 24357 marcatura 61 83 21-90 014-3

Roco 24356, logo Trenitalia giallo, foto da trenini.jimdo.com

Roco 24357, logo inclinato foto da trenini.jimdo.com
I due produttori d’oltralpe avevano riprodotto le carrozze A e B, e così Euromodellismo decise di riempire il gap producendo anche la BH e il bagagliaio Z che vedremo dopo.

Euromodellismo 200271, Carrozza BH – foto da trenini.jimdo.com
Nel 2012 Fleischmann ha prodotto tre modelli, con logo Trenitalia giallo e con le due seconde classi con diverse marcature:
- prima classe, art. 8144.51
- seconda classe, art. 8144.52
- seconda classe, art. 8144.53

Fleischmann 8144 51 – foto da trenini.jimdo.com

Fleischmann 8144 52 – foto da trenini.jimdo.com

Fleischmann 814453 – foto da trenini.jimdo.com
Pirata nel 2009 ha arricchito l’offerta partendo da una base Roco e presentando in bigrigio delle carrozze di tipo A, B, BH e bagagliaio
A catalogo 2009 c’era la confezione (art. 1101) comprendente la E.402.004 con due carrozze Z di seconda (dichiarate una di prima e una di seconda serie) in livrea bigrigio (300 Euro).

Coppia di Z di seconda classe, foto da un forum

Z di seconda classe di Pirata “prima serie” (logo inclinato) art. 6004 – dalla Collezione Angioy

Z di seconda classe di Pirata “seconda serie” (logo trenitalia) art. 6005 – dalla Collezione Angioy
Vi era anche la confezione 6101 che al prezzo di 169 Euro comprendeva gli art. 6001, 6002 e 6003 (Carrozze A, BH e bagagliaio).
L’art. 6001 era una prima classe con logo Trenitalia giallo.

Pirata 6001 – Prima classe con logo Trenitalia giallo – foto da trenini.jimdo.com

Altra immagine della prima classe – foto dalla Collezione Angioy

Dettaglio della Z di prima classe
Le carrozze erano realizzate in metallo e plastica, con la cassa realizzata in metallo fotoinciso, telaio e carrelli Roco dotati di timone di allontanamento, scritte e decorazioni realizzate in serigrafia. I vetri erano realizzati in metacrilato ad alta trasparenza ed applicati a filo. Gli interni erano stati riprodotti nella giuste forme e colori.
Separatamente era disponibile una BH con logo inclinato (art. 6002).

La BH di Pirata del 2009, art. 6002

L’altro lato della BH – Pirata 6002 – foto da trenini.jimdo.com

Altra vista della BH – foto dalla Collezione Angioy
La BH è stata prodotta (credo nei primi anni del nuovo millennio) anche da Euromodellismo, che aveva deciso di realizzare i complementi a quanto offerto dai produttori d’oltralpe.

Euromodellismo 200271, Carrozza BH – foto da trenini.jimdo.com
E’ interessante confrontare la realizzazione dei vari produttori.
Ossserviamo tre caratteristiche principali. La prima sono i finestrini delle porte: grandi su Fleischmann e Roco, piccoli su Arnold e Pirata: indicazione che le prime due sono “ripitture” dello stampo Eurofima. Passiamo poi alla posizione delle grate di areazione sul lato corridoio: si può notare come Fleischmann e Roco le abbiano posizionate più a sinistra rispetto ad Arnold e Pirata: anche qui, abbiamo coerenza con l’indicazione che le prime due siano Eurofima e le seconde due Z1. Prestiamo poi attenzione alle cannellature sull’imperiale. Nelle Z1 devono occupare (verticalmente) l’intero spazio, mentre sulle Eurofima la fascia bassa dell’imperiale ne è priva. Possiamo osservare come solo la carrozza Arnold abbia un imperiale corrispondente alla Z1. Infine, un’occhiata alla carenatura, che sembrerebbe uguale nelle quattro vetture (e che dovrebbe corrispondere a quella della Eurofima).
In sommario, possiamo dire che Roco riproduceva bene la Eurofima (il che è legittimo, visto che almeno alcune di esse hanno vestito per un periodo questa livrea). Fleischmann, che qualche anno fa ha assorbito Roco, essenzialmente ne ha riusato gli stampi. Arnold riproduce bene la Z1, e quindi sarebbe il modello preferibile, anche se la carenatura probabilmente non è accurata. Anche Pirata riproduce una Z1, ma ai problemi di carenatura della Arnold aggiunge un imperiale da Eurofima… Forse anche per questo le carrozze sono presto uscite di produzione, magari in attesa di una riedizione più in linea con la qualità di questo produttore.
In questo confronto non abbiamo considerato Euromodellismo poiché abbiamo confrontato le vetture di prima classe (stesso esito avremmo avuto conparando quelle di seconda). Anche per il produttore miilanese comunque abbiamo la discrasia tra una vettura Z1 (tali sono le BH) e l’imperiale Eurofima.
Passiamo ai bagagliai.
Abbiamo già detto che Euromodellismo lo produsse così da permettere agli N-isti di avere un convoglio completo: prime e seconde Roco o Arnold, con BH e bagagliaio del produttore milanese.

Euromodellismo 2004, Bagagliaio Z – foto da trenini.jimdo.com
A catalogo Pirata 2009 c’era il bagagliaio Z (art.6003).

Bagagliaio 6003 – dalla collezione Cristian Cicognani

Altra vista del bagagliaio Z di Pirata (art.6003). dalla Collezione Angioy

L’altro lato del bagagliaio Z di Pirata a catalogo 2009 – art.6003
Il bagagliaio riappare, annunciato a Novegro 2014, nel catalogo Pirata 2015 come art. 6020.

Bagagliaio UIC-Z bigrigio presentato a Novegro 2014 – dalla pagina facebook dei Pirati
Si tratta di una edizione completamente rifatta, questa volta con la carenatura e imperiali corretti.

Bagagliaio Z Pirata, ed. 2015 (art.6020) . Foto © da http://www.tinussie.nl/modelrr/collectie/specials/
Per il bagagliaio UIC-X ci sono state, i mancanza di meglio, le solite ripitture del Rivarossi tedesco

Bagagliaio UIC-X Rivarossi riverniciato in bigrigio
La Snack Bar è stata prodotta da Euromodellismo.

La Snack Bar di Euromodellismo dalla Collezione Angioy
Recentemente Maurizio Chivella ne ha realizzato una versione kitbash (taglia e cuci). Il kit è disponibile per i soci ASN presso l’Ennegozio

Carrozza Snack Bar di Maurizio Chivella in vetrina ASN
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Ma la bigrigio non è nata come livrea “Eurocity”? Anche SBB per i servizi EC aveva pensato una livrea molto simile, applicata non solo alle carrozze ma anche ai complessi RAe (“Gottardo”)
Può essere. Di fatto era però usata anche per convogli interni, e assai presto iniziò poi il citato carnevale di livree.
Nell’estate del 1991 l’EC “Leonardo da Vinci” Milano Cle-München Hbf presentava livrea bigrigio omogenea