Pubblicato l’11 agosto 2018
Argomento curioso, no? Le stelle sono legate alla navigazione, che c’entrano i treni? Beh, i due temi si incrociano più volte.
1) Dal 1936, la velocità massima delle fu limitata a 105 km/h, a causa dei serpeggiamenti dei due semitelai. Su alcune macchine vennero allora installati due smorzatori ad attrito che collegavano i semitelai, e la loro velocità massima fu ripristinata a 120 Km/h. Per distinguere rapidamente a quale delle due categorie di velocità la motrice era abilitata, dal 1938 vennero disegnate dalle Officine una o due stelle bianche sul pancone, corrispondenti rispettivamente a 105 km/h e 120 km/h. Questi simboli riecheggiavano quelli apposte in quel periodo sulle carrozze atte ai 120 Km/h: tali carrozze, appartenenti a varie serie (Tipo 1921, T.1931, T.1933, T.1937), erano contrassegnate con una “stella bianca” sui longheroni, e venivano per l’appunto chiamate “Carrozze Stella”.

E.428.096 l’ultima delle 6 unità costruite da FIAT (091-096). Immagine da marklinfan – Foto originale Collezione Nico Molino da Mondo Ferroviario 77
2) Nelle ferrovie vi sono poi le stelle di inversione : una configurazione di binari basata su 5 scambi e tre incroci che permette, con qualche manovra, di invertire una motrice in uno spazio limitato.
3) Le E.626 cedute alle amministrazioni Jugoslava e Cecoslovacca dopo i trattati di pace della seconda guerra mondiale, ebbero una stella rossa apposta sul frontale.

Una vecchia foto reperita su http://www.vlaki.info mostra una macchina con marcatura originale (E.626) ma con la stella rossa applicata sul frontale: si tratta di un’immagine delle “Slovene” di prima del 1957.
4) Sullo Shiki-Shima giapponese, lo Chef ha una Stella Michelin.
5) SBB e ÖBB hanno avuto carrozze letto con livrea Stern un Mond (luna e stelle) riprodotte in N da Roco (cat. 24457 per la SBB, 24458 per la ÖBB)
Poi ci sarebbero l’Evening Star inglese e il Morning Star americano, e poi chissà che altro… ma basta perché di esempi ne abbiamo già dati cinque: cinquestelle, come quelle del ministro Toninelli.
Premettiamo che abbiamo sempre evitato di parlare di politica in questo blog, e speriamo di evitarlo anche in futuro, e che non siamo mai stati teneri con le FS: né all’epoca dell’abbandono del traffico internazionale sulla linea del Brennero, né quando abbiamo criticato lo sventramento delle più belle carrozze (le Gran Confort) ecc.
Però gli eventi dell’ultimo mese ci hanno molto infastidito. Si parla di “governo del cambiamento”, del “valutare i fatti nel merito” di una presunta “allergia alle poltrone”, eppure…
Il consiglio di amministrazione della FS (l’intero consiglio) è stato epurato. Prima annunciandolo su facebook (“Ho appena firmato la decadenza dell’intero CDA del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane“), e poi per davvero. Perché? Perché hanno lavorato male, si suppone.
Vediamo i numeri. Negli ultimi tre anni, FS è cresciuta a una media del 18% annuo. I bilanci sono cresciuti del 60% rispetto al triennio precedente. Gli investimento sono cresciuti del 50%. Il numero di passeggeri è aumentato del 25%. Sono i numeri di una realtà che é gestita male?
Questo è quel che ha dichiarato il ministro: “Siamo il governo del cambiamento e pensiamo che non esista attività industriale, soprattutto se prodotta al servizio dei cittadini, che non abbia un risvolto etico. Ora la barra si sposta sui treni regionali e sui pendolari in termini di sicurezza e di qualità dei loro spostamenti. E in tutto questo la “cura del ferro” ha un ruolo fondamentale“. Qualcuno capisce cosa vuol dire? A me sembra solo “campagna elettorale permanente”.
Guarda caso, il consiglio di amministrazione dimissionato aveva già investito 5 miliardi, in accordo con le regioni, per acquistare nuovi treni destinati al servizio pendolare (i Rock e Pop, oltre agli Swing, costruiti in Italia da Hitachi e Alstom): questo abbasserà l’anno prossimo l’età media dei rotabili destinati al servizio regionale, portandola da 24 a 9 anni. Dunque la barra era già stata posta sui treni regionali e sui pendolari in termini di sicurezza e di qualità dei loro spostamenti, e non è un cambiamento di rotta dovuto al riccio ministro con gli occhiali.
Tirem innanz. Il commissario Rixi (lega Nord) ha dichiarato: “Il sistema ferroviario del Paese ha assoluto bisogno di un’accelerata sul traffico merci su ferro e rendere più competitiva la catena logistica italiana e del Mediterraneo. L’azzeramento del CdA è l’atto necessario e responsabile per avere quello spazio di manovra indispensabile per fare scelte nuove sulla logistica nazionale, condizione di base per ridare centralità al Paese nel bacino del Mediterraneo e a livello europeo”
Bene, il consiglio di amministrazione dimissionato ha già investito 1.5 miliardi in Mercitalia, ponendo le basi per il rilancio del trasporto merci su ferro. Inoltre, negli ultimo tre anni, FS è divenuto il primo operatore in Grecia, il secondo in Germania e il terzo in Olanda. Ma di cosa stanno parlando i nostri “nuovi” politici?
Insomma, si dimissiona il consiglio di amministrazione, dichiarando obiettivi (treni regionali, trasporto merci e internazionalizzazione) che sono già stati raggiunti negli investimenti fatti, ma che il “popolino” vedrà realizzati solo l’anno prossimo. E allora sarà ovviamente “merito dell’azione del governo del cambiamento”. E infatti il ministro già se ne fa vanto, dichiarando che “Il cambiamento è già partito e soffia un vento nuovo anche in FS (…) Penso che da qui a poco tempo ci saranno meno, ma molti meno disagi per chi viaggia da pendolare”.
Che tristezza veder prendere in giro così gli italiani anche da questi ultimi arrivati…
Il problema è che noi Italiani ci divertiamo a farci prendere per i fondelli dai politici…. che tanto sono tutti uguali indipendentemente dal “colore” che sfoggiano di volta in volta… e che spesso cambiano tranquillamente da un giorno all’altro come si cambiano la camicia…. lo so… non bisognerebbe parlare di politica, questo è un blog (per fortuna) di ferrovie… ma quando ce vo’ ce vo’…..
Magari tra cinque anni, se ci arrivano, io spero di si così gli italiani subiscono l’ennesima lezione che non impareranno, magari potranno vantare i miglioramenti in campo ferroviario che ci sarà grazie al buon lavoro di chi li ha preceduti, ma a livello economico l’italia sarà peggio della peggior Grecia dei suoi giorni peggiori.
Discutevo l’altro giorno con un adepto di questa setta che stava pontificando col suo usuale stupidario a base di “Renzih”, “Kastah”, “Onestàh”, “Kambiamentoh”…
E gli facevo notare (con zero speranze di essere capito) che i governi non si valutano solo per le persone al comando, si valutano anche e sopratutto per le cose grandi e piccole fatte dai singoli ministri, sottosegretari et similia.
Citavo ad esempio Delrio, che probabilmente è stato il migliore ministro dei trasporti del dopoguerra…
Il giorno dopo arrivava la notizia della demolizione del CDA delle FS.
Questo sono i 5*, sono pariti demolendo le cose che sono andate meglio al posto di tenere di costruire dove i governi passati hanno fatto peggio.
“Tranquilli” che questo è solo l’inizio, stanno mettendo mano al DVB-T2 (il digitale terrestre di nuova generazione per il quale, da qualche anno, è obbligatoria la vendita di televisori e decoder compatibili.
Morale (come per la TAV) abbiamo già speso dei soldi per tenerci al passo con l’Europa e questi soldi finiranno nel cesso, a fronte di questo spreco rimarremo tecnologicamente indietro e con un servizio più scadente di quanto abbiamo già pagato per avere.
A pensare a cosa potranno combinare in 5 anni c’è da avere i brividi.
Io penso che non sia cosi facile parlare bene o male sia di uno che dell’ altro , ma state tralasciando che i governi fino ad ora hanno speso i denari un po a ruota libera e in realta abbiamo risultati mediocri rispetto a quello che si potrebbe raggiungere . A riguardo della crescita di FS vorrei solo aggiungere che purtroppo ci sono molti pendolari che devono spenderedelle cifre alte per andare al lavoro e mi sembra che trenitalia ci stia marciando un po ! E facile essere in attivo ( dichiarato !) sulle spalle del popolo . Per quanto riguarda i servizi proposti tante volte o non ci sono o funzionano male ( collegamento wifi in treno inesistente ) ! Grazie
In questo caso lo sconfinamento in politica è sacrosanto. Anch’io ho la sensazione che sia solo partita una nuova caccia alle poltrone, a proposito di trasporti, in questi giorni sono nel mirino quelle dei gestori di autostrade.
Grazie per la testimonianza, seria e documentata.