Pubblicato il 20 ottobre 2018
Per telefono, un amico mi ha chiesto “Ma quest’anno il solito report su Novegro non lo fai? Eppure di novità interessanti ce ne erano! Basti pensare alla reincarnazione della Tartaruga…”.
Ho risposto “Che vuoi che ti dica… pensavo di no. Non saprei dove trovare il materiale…”.
Già. Qualche tempo fa sui forum venivano postate immediatamente varie foto delle novità, ancora a fiera aperta, ma oggi non è più così. E allora come faccio a fare un report se, come al solito, a Novegro non c’ero? Sui forum, dove in passato avevo pescato le informazioni, relativamente alle manifestazioni si trovano interessanti immagini dei modulari, discussioni organizzative e di ringraziamento o qualche foto generale (anche di H0), ma poco o nulla riguardo al tema di cui parliamo. Ma perché le foto delle novità non si trovano più? Forse è colpa dei “social”: magari invece che sui forum si posta lì, e così le cose prima si disperdono, e poi si perdono.
Colli sui social dà voce agli eNnisti con il gruppo Scala N Solo Italiana, ma non usa il canale per farsi pubblicità diretta, e quindi non vi pubblicizza in modo sistematico, come sarebbe pur lecito, il proprio lavoro. Il suo sito, locomodels.it, rinnovato e più bello e agile di prima, non dà particolare risalto alle novità: Lorenzo evidentemente ne ha fin sopra i capelli a progettare, produrre e a presenziare agli eventi, e lascia in secondo piano la comunicazione web.
Fraticelli invece ha una presenza web, ma il sito è al momento piuttosto povero, e anche qui delle novità non si parla affatto. Ha una pagina facebook, ma le informazioni che offre sono piuttosto limitate (per fare un esempio, nessuna menzione o immagine delle UIC-X in versione finale). Molto probabilmente valgono per lui le stesse cose dette per Colli. ACME, che distribuisce i suoi modelli, sembra ignorare la scala N nella sua comunicazione: non ne accenna (o se lo fa, lo nasconde molto bene!) né sul suo sito né sul proprio profilo facebook.
Comunque a qualcosa serve anche facebook: almeno i Pirata sul loro profilo hanno pubblicato un video con la loro offerta di Novegro (ne riparliamo più avanti).
Questo per dire dei tre maggiori produttori… e allora come facciamo a fare un post su Novegro? meglio lasciar perdere.
Per fortuna però poi salta fuori che ci sono gli Svizzeri. Forum.spur-n-schweiz.ch ha un bel post proprio sulle novità di Novegro! E allora dai, almeno per quest’anno proviamo a non interrompere quella che ormai è una piccola tradizione e vediamo cosa c’era in N allo HobbyModel autunnale di quest’anno.
Abbiamo già aperto con la Tartaruga di Colli. Lorenzo prosegue con la sua “lunga marcia”. Passo dopo passo, dà puntualmente seguito ai suoi annunci e continua ad arricchire la sua splendida produzione di modelli italiani. Questa volta, appunto, inaugura la commercializzazione delle sua E.444. La versione presentata è una seconda serie, ed in particolare (almeno per ora) la 112 baffoblu.
Ricordiamo che le Tartarughe di seconda serie differiscono da quelle di prima per la disposizione e l’orientamento delle prese d’aria ad orecchia su entrambi i lati, la presenza lato cabina AT di un ulteriore portellino, e la presenza sul frontale, vicino al numero progressivo, di un piccolo portello per l’accoppiatore della frenatura elettrica, in caso di utilizzo di due unità accoppiate. La differenza più facile da notare riguarda le prese d’aria ad orecchio sulla fiancata AT (quella della foto sopra): nella seconda serie sono 6, nella prima 4. Ricordiamo anche che le Tartaruga Rivarossi rappresentano delle prime serie (anche se poi il modello fu usato per numerazioni di seconda serie).
Si tratta di una bellissima realizzazione, con la cassa realizzata in un unica fusione di metallo bianco con dettagli finemente riprodotti. Meccanica e motorizzazione sono ovviamente più moderne di quella Rivarossi di mezzo secolo fa, con motore dotato di volano, trasmissione del moto e presa di corrente su entrambi i carrelli. I pantografi sono Sommerfeldt. Il modello è dotato di illuminazione, con inversione di marcia rosso/bianco, e nella versione digitalizzata anche di luce in cabina comandabile separatamente. È predisposta al digitale secondo lo standard NEM662 (Next 18), ed è venduta anche in versione già dotata di decoder. Il progetto della parte elettronica è stato fatto in collaborazione con Almrose. Come sempre per questo marchio, ma motrice può circolare anche nei raggi più stretti R1 (r=192mm).

La bella vetrina di Lo.Co. a Novegro, con in primo piano la triade Grigio Perla-Blu Orientale (foto Re460009)
Con l’arrivo della Tartaruga si completa uno storico trio: quello del grigio perla-blu orientale. E’un terzetto che con le E.444, E.656 ed E.632/633/652 (rispettivamente Tartaruga, Caimano e Tigre) ha caratterizzato una importante epoca FS, abbracciando circa un trentennio, dal 1967 a fine anni ’90. Per la verità, più che di una terna si dovrebbe parlare di una quaterna, visti che gli eleganti colori furono vestiti anche da due E.636: la 080 dal 1987 al 1999, e la 117 dal 2002. La E.636 in questi colori era già stata presentata da Lorenzo a Verona 2018 (con entrambe le marcature).
Ci sarebbe ancora ancora spazio per le Tartarughe della Direttissima, E.447 (oltre che per le bafforosso, che arriveranno già per la Fiera di Stoccarda tra pochi giorni e, udite udite, anche in versione Sound!). Ricordiamo poi (anche se non è una novità) che in tema di azzurro Lo.Co. ha in produzione anche la E.646 del treno azzurro, con una livrea che presenta tonalità un po’ diverse del color del cielo.

Non è certo una novità, ma in questo contesto una citazione la merita: la E.646 nei colori Treno Azzurro di Lo.Co.
Ci sembra interessante da segnalare anche la nuova politica dei prezzi: consultando il sito si può notare che, almeno per alcuni modelli, il vecchio prezzo di listino per l’analogico corrisponde ora al nuovo prezzo delle motrici per la versione con decoder incluso.
Di Pirata abbiamo detto che hanno presentato la loro produzione in un video pubblicato su facebook. Lo riproponiamo qui.
In positivo, ci sono cose estremamente interessanti, come le Vectron MRCE – FS Mercitalia E.193 con due numeri di serie: 641 (art. PI-H2991) e 642 (art. PI-H2992), e anche in versione Sound. Dovrebbe trattarsi di elaborazioni Pirata su base Hobbytrain.
Sono commercializzate al prezzo di 159,90 Euro(ad oggi sul sito Piratamodel.it, in versione analogica), e sono ordinabili on line. Il parco delle motrici in livrea Mercitalia è a questo punto piuttosto ricco, con la E.483 che era stata realizzata in piccoli numeri da Maurizio Chivella e la E.652 di Colli.
C’è poi la D.245 serie 2000 (con bielle), disponibile a 189,90 Euro (sito Pirata, art. PI2040), mentre per la versione 6000 (senza bielle, che si era vista in forma prototipale a Verona) si direbbe che bisognerà attendere ancora un poco.
Su facebook, Pirata ha pubblicato anche un video inteso a mostrare a che velocità minima riesca a viaggiare la loro D.245 serie 2000: riproponiamo qui anche questo: davvero notevole!
La vetrina Pirata era ricchissima come sempre, e non ci soffermiamo sulle varie novità (principalmente di commercializzazione di rotabili di produttori industriali tedeschi) non legate alle ferrovie italiane. Rimandiamo gli interessati al primo video menzionato.
In negativo, la E.444R, presentata in forma prototipale fin da Verona 2016, sembra scomparsa dalla vetrina sebbene sia ancora presente a catalogo 2018, anche se dal sito non sembra al momento più pre-ordinabile, mentre lo fu in passato: forse un segno di prudenza, dopo aver creato tante aspettative.
Una Ribollita spunta però da un’altra parte (ancora in forma pre-prototipale): la troviamo infatti in casa Fratix (solo la cassa per adesso).
In casa di Guido Fraticelli sono arrivate a maturazione le UIC-X, ora commercializzate da ACME come le già viste carrozze notte.
Molti poi i prototipi presentati, come in precedenti occasioni. Come sempre, interessanti, ma vedremo quando arriveranno a maturazione. Tra questi, le “Articolate non-articolate” che tanta curiosità e discussioni hanno sollevato: erano presenti più o meno nello stato in cui le si era viste a marzo a Verona ’18.
In realtà sono evidenti dei progressi, perché ora un Caimano, seppur ancora incompleto e provvisorio, e coi pantografi solo appoggiati sull’imperiale, era montato sul telaio. Forse proprio per rispondere alle critiche e perplessità era esibito su un binario curvo, così che ognuno possa giudicare guardando.
Evidente in foto anche la presenza di una Tartaruga, ancora provvisoria ma ora montata sul telaio motore e apparentemente vicina al traguardo. Ricordiamo che era stata annunciata a Novegro ’17, dove ne era stata mostrata la sola cassa (così come all’epoca quella Colli, che in produzione è ora già arrivata).
Visto che si stanno rifacendo le Rivarossi, con la Tartaruga e le UIC-X, ecco anche la riproposizione dalla D.341 FIAT: anche di questa per ora solo la cassa, che si direbbe molto ben rifinita.
Tra le casse prototipali presente vi erano anche un Badoni ed il musetto della semipilota Mazinga, già visti a Verona, ma pur sempre nuovi e non ancora definitivi.
In zona ASN, si trovava la produzione recente di Massimo Icardi (ICH Models), come sempre a tema svizzero, ma la menzioniamo ugualmente anche se non sono rotabili italiani.
In particolare, Massimo ha presentato la Sersa Am843 su base Hobbytrain, nelle versioni 843-151 TRUDY, 843-152 BARBARA e 843-153 CINDERELLA, e il Restaurant Wagen Historic WR 25 su base Fleischmann.
Sempre a tema svizzero c’era il carro Sb-v portacontainer della RhB In scala 1:150 come i modelli Kato) realizzato da N-kit.
In zona ASN e’era un angolo dedicato a Danifer (Giuseppe Borzellino), particolarmente attivo in quest’ultimo periodo.
Vi si potevano vedere, oltre alle già note ALn.668 ed E.636, le nuove E.645 prima serie e le D.343.
Il parco carrozze di Danifer si è arricchito di un carro riscaldo, e della WRz 5183.
La carrozza WRz è une delle due carrozze ristorante Tipo 1960R (ARz 601 e 602, ordinate nel 1958 e consegnate nel 1960) che ricevettero la livrea “verde magnolia – grigio nebbia” perché destinate principalmente al servizio su treni charter e speciali, anche se poi furono trasferite su treni di servizio regolare, modificando la dizione “carrozza ristorante” sulla livrea in “carrozza buffet”. Il modello di Giuseppe è relativo proprio a quest’ultima versione.
La vetrina ASN mostrava anche i modelli presentati per il concorso Muzio 2018. Dal poco che si può vedere da queste immagini, sembrano bellissimi: sicuramente lo sono, vista la perizia dei soci autocostruttori di ASN.
Contiamo che il forum renda giustizia a questi bei lavori, mostrandoli in dettaglio anche a chi, come noi, non era presente all’evento.
Concludiamo ringraziando la persona che si identifica con lo pseudonimo Re460009 sul forum.spur-n-schweiz.ch: è solo grazie a lui (e agli interventi di Massimo Icardi sullo stesso forum, oltre che ad alcuni suggerimenti di Gigi Voltan) che abbiamo potuto compilare questa nota, come sempre sicuramente incompleta: ci scusiamo di possibili errori, e come al solito integrazioni e segnalazioni sono benvenute.
Già, meno male che ci sono gli Svizzeri. Quasi quasi mi torna la voglia di sostenere l’annessione all’Elvezia, paese ove a nessuno viene la balenga idea di far finanziare la compagnia aerea nazionale dalla proprie ferrovie. La creazione del Canton Trentino, con il collegamento della Trento-Malè-Marilleva e della ferrovia della Val Venosta (vedi qui) alla Rhätische Bahn… sarebbe l’unico modo tollerabile di uscire dall’Euro!
Note sui ModelExpo negli anni passati
Interessantissimo articolo (come del resto i precedenti). Ad inizio articolo hai centrato perfettamente la problematica social/forum, purtroppo i social scorrono e foto e notizie si perdono nel giro di pochi giorni, il tasto “cerca” spesso nn funziona, dalla loro hanno l’immediatezza della notizia o foto ma poi si perde. Pensa che avevo pensato alle foto per il tuo forum ma poi ho pensato anche che le avresti fatte tu (nn sapevo della tua mancata partecipazione) e quindi nn ne ho fatte.
Venendo alle novità, a memoria dovresti averle nominate tutte.
Se da parte degli artigiani ho visto una certa vitalità (per lo meno da quelli da te menzionati) mi dispiace nn vedere la stessa vitalità dalle grosse case industriali, qualcosa da parte di Minitrix (dove però nn ho visto le “nuove” cuccette in xmpr), quasi il nulla da parte di HN, Piko (e qui si potrebbe sperare nel nuovo importatore italiano), Fleishmann (che nn aveva addirittura previsto uno stand completo bensì un tavolaccio con qualche penna, palloncino e poco altro) e da altri marchi.
Il 90% del materiale è incentrato sulla scala H0 con la scusa che la N qui in Italia nn tira ma, devo essere sincero, visto l’affollamento negli stand dei nostri eNNisti, nn so mica se sia realmente così.
Insomma, penso che la eNNe nn sia una scala quasi morta, la su vitalità ce l’ha, sono i produttori che la snobbano qui in Italia.
Detto questo, la prossima fiera a cui parteciperò farò un bel po’ di foto che poi ti invierò in modo che tu possa avere un bel po’ di materiale di prima mano per poter fare l’articolo.
Complimenti ancora
Luca
Grazie Luca!
Pienamente d’accordo, ho pubblicato un post su FB:
“I have a dream, Lombardia new canton of Switzerland”…