Pubblicato il 17 luglio 2021
Dopo aver visto nelle due precedenti puntate la storia dei Kö(f) II in Italia, sia in ambito FS che presso concesse ed imprese, diamo un’occhiata alle riproduzioni modellistiche di queste macchine. Passiamo rapidamente in rassegna varie scale, per soffermarci poi al solito sulla N.
Nelle scale più grandi (si trovano del Köf sia industriali che autocostruiti. Tra quelli industriali citiamo per la scala 0 Lenz, per la 1 Märklin e per la G LGB. Quanto a quellli autocostruiti, diversi modellisti delle scali maggiori hanno realizzato versioni del Köf II, ed in rete si trovano dei disegni che possono essere riutilizzati (magari riscalandoli per scale più piccole), come ad esempio
- http://eopitz.com/Koef_323.htm
- http://www.f-lohmueller.de/rails/models/models_300i50.htm
- https://www.kartonmodellshop.de/lc-zuruestsatz-fuer-kleinlokomotive-koef-ii-1-25-angraf-nr-146.html
Del resto è una motrice con un unica superficie curva, l’imperiale, per cui è più facile da realizzare di altre.
In H0 ce ne sono varie versioni: d’altra parte nel mercato fermodellistico europeo il mondo tedesco fa la parte del leone, e quindi di quasi ogni motrice DR/DB ci sono modelli: le Kleinlokomotiven non fanno eccezione. Noi qui focalizziamo solo sui Kö II, ignorando le serie I e III, dato che questi sono quelli più rilevanti per la storia ferroviaria italiana.
Il video seguente mostra un FS 213 in H0 dotato di gancio digitale, da BlackStar+Lenz.
Brawa ha realizzato una miriade di versioni tedesche (DR, DB, DDR), austriache (ÖBB), industriali varie, e non mancano anche delle versioni italiane:
- 213.917 livrea verde vagone, panconi rossi, mancorrenti gialli, epoca IV
- 213.914 livrea verde vagone, panconi rossi, cabina chiusa, finestrino piccolo, ep. III-IV
- 213.911 livrea castano/isabella, panconi rossi, cabina chiusa, finestrino piccolo, ep. III
- 213.909 livrea castano/isabella, panconi rossi, marcatura laterale, epoca III
- 213.910 livrea verde vagone con fasce gialle e stemma Croce Rossa, cabina chiusa
- T2618 livrea gialla da cantiere, Res. Comp. Trieste, cabina chiusa, serbatoio, 3 fanali
Trix ha versioni tedesche, austriache, francese, British Army ed una italiana (del 2004):
- 213.915 livrea verde vagone, panconi rossi, mancorrenti gialli, epoca IV, DCC/SX
Märklin, oltre a molte versioni estere, ha avuto un modello italiano, probabilmente proprio lo stesso modello commercializzato da Trix ma con alimentazione elettrica diversa: alternata per il Märklin, continua per il Trix.
- 213.915 livrea verde vagone, panconi rossi, mancorrenti gialli, epoca IV
Lenz ha versioni tedesche, e recentemente in collaborazione con Black Star ha presentato varie italianizzazioni.
Sono tutte versioni DCC e corredate di ganci digitali e respingenti molleggiati:
- 4082 livrea grigio Delta, telaio nero, panconi rossi, cabina aperta, ep. IIIa
- 213.907 livrea castano/isabella, panconi rossi, cabina aperta, ep. III
- 213.904 livrea verde vagone, panconi rossi, cabina aperta, ep. IV
- LDn.601 Società Veneta livrea bordeaux, panconi rosso/nero, cabina aperta, ep. IV
- Köf giallo cantiere, telaio nero, cabina chiusa, decals per 6 imprese (Pastori, Scala, Ventura, CEMES, IPA e I.R.O.P.), ep. IV-VI
- Serfer giallo cantiere, telaio nero, cabina chiusa, tetto marrone, 3 fanali, ep. V-VI
Ci lascia un po’ perplessi l’attribuzione della livrea castano-isabella alla 907 – sapevamo solo di 909 e 911 in questa livrea, ma se Blackstar ha scelto di farlo avrà trovato, immaginiamo, le pezze di appoggio.
La lista dei modelli di Köf II in H0 (esclusi i Märklin) si trova su gamos81.
In scala TT troviamo dei Köf II prodotti da Arnold, in una delle poche avventure di questa marca fuori dalla scala N (nessuno in versione italiana).
In scala N ovviamente la realizzazione di un Köf era una vera sfida: una motrice lunga 6 m ed alta meno di 3, significa un aggeggino lungo 39 mm ed alto 17, che deve contenere motore e trasmissione, per di più entro il suo stretto naso da Pinocchietto…
Fece quindi clamore quando, nel 1985, Arnold Rapido annunciò la produzione di Köf funzionanti in N, e per di più con almeno parte della cabina di guida libera!
Pur con le loro difficoltà di presa di corrente nei passaggi su scambi e incroci con il cuore isolato, si trattava di veri gioiellini, che come al vero stupivano trainando convogli molto più grandi di loro, almeno per quanto la loro “imponente” massa di soli 22 grammi permette! Quale modellista non ne vorrebbe uno?
Se in N è una sfida, che dire della scala Z? Infatti per qualche tempo in Z il Köf c’era, ma era quello statico di Railex. Poi giunse Z-Modellbau e disse il celebre “eppur si muove!” grazie ad un micromotore coreless.
Per la storia intera sulla Z rimandiamo a ztrainsweekly, noi restiamo a parlare della N.
Eravamo rimasti all’annuncio di Arnold del 1985. Certo, si trattava di versioni tedesche di varie epoche, ma a sud delle Alpi si sarebbero desiderati in ambientazione italiana. Arnold ci mise un po’ (il mercato italiano è marginale) ma circa dieci anni dopo l’apparizione dei primi Köf tedeschi ecco arrivare, a partire dal 1996, ed in edizione limitata (a catalogo solo per pochissimi anni) la versioni verde con marcatura FS 213. Vi furono due modelli, scelti con attenzione, dato che i Kö italiani erano per due terzi delle unità dotati di porte, e le uniche eccezioni erano i 904, 905, 907, 908, 915 e 917:
- 2033 1996-97 213 904 Verde
- 2094 1997-99 213 917 Verde

Arnold 2033, da http://www.cicocri.it
Poi, tra il 1998 e il 2002, Arnold si decise a fare anche la livrea castano-isabella, anche se qui le porte ci sarebbero volute, dato che la scelta si riduceva ai 909 e 911, entrambi a cabina chiusa. Eppure dal 1996 Arnold aveva anche una versione tedesca con le porte (art. 2063), che sarebbe stata preferibile. In compenso c’è la targa del costruttore, che correttamente riporta “Krupp”.
- 2099 1998-2002 213 911 Castano Isabella
Dopo le note vicende (acquisizione di Arnold da Rivarossi, fallimento di quest’ultima, acquisizione da parte di Hornby dei marchi) nel 2013 c’è stata una riedizione del Kö italiano: ancora una volta il 917.
- HN2144 2013 213 917 Verde
Di questo si trova sul sito del costruttore il pdf con l’esploso delle parti, che permette di vedere come è costruito: HN2144.pdf
Gli italiani però non avevano avuto la pazienza di attendere i “pittori” di Arnold, e si erano arrangiati. Maurizio Casini Ropa (MCR), che ha realizzato pregevoli italianizzazioni di tutto quel che c’era di italianizzabile nella produzione industriale, non si era lasciato sfuggire i Köf di Arnold, e ne aveva realizzato varie versioni:
Nel 2014 Pirata ha ripreso l’idea di Maurizio (cosa che non sorprende, data che lui è uno dei fondatori della ciurma), proponendo il Kö 213.909 in castano-isabella e un set Treno Cantiere di CEMES
Come abbiamo detto, a partire dal 1996 Arnold ha rilasciato dei Köf anche con forme diverse (con porte, con serbatoi addizionali, con cassa a parallelepipedo sul cofano al posto di un serbatoio cilindrico) ma per nessuno di questi è stata generata una versione italiana.
Le macchine di Arnold hanno per la verità un punto debole: uno degli ingranaggi di trasmissione, in plastica, si logora, con il risultato che la macchina prima inizia ad emettere dei ticchettii, poi comincia a a saltellare. Il problema non è di difficile soluzione: si trovano sul mercato degli ingranaggi in ottone che possono essere sostituiti (con un minimo di manualità e di coraggio) ripristinando le condizioni di marcia originali. Per cercarli, basta digitare su google “Arnold Kof messing zahnrad”.
Un altro possibile miglioramento è la sostituzione del motore originale con uno coreless, come proposto ad esempio da Tramfabriek o sb-modellbau: secondo quest’ultimo il modello si muove già ad una tensione di 1,6 V ad una velocità in scala di 12 km/h.
Citiamo poi una elaborazione del modello Arnold realizzata da Finescale München in serie limitatissima. Il prezzo è da gioelleria, il risultato interessante dato che riproduce una versione “da lavoro” che come abbiamo visto nella seconda puntata si trova anche in Italia.
A tale proposito, assai interessanti i modelli autocostruiti su base Arnold da Andreas Sees, visibili sul forum ASN.
A partire dal 2007 anche Minitrix ha iniziato la produzione di Köf II in scala N, mettendo a catalogo sia una versione a cabina aperta (senza porte) che chiusa. Essendo progettati un ventennio dopo gli Arnold, presentano degli avanzamenti nella meccanica (il micromotore lascia la cabina interamente libera), e sono stati realizzati con luci, e persino in versione digitale, con un decoder posizionato sotto l’imperiale, ovviamente a costi più elevati. A differenza degli Arnold, hanno il gancio standard invece di quello semplificato.

Köf Minitrix a cabina aperta, foto da http://www.mobablog.info
Non ne esistono versioni commerciali italianizzate.
Segnaliamo poi che anche in scala N si possono trovare i Kö a scartamento ridotto; recentemente (primavera 2021) il piccolo produttore tedesco Lemiso Werke ha annunciato un Kö II in scala Nm (quindi 1:160, ma su binari a scartamento 6,5 mm della scala Z).
Chiudiamo questa rassegna citando un curioso prodotto Vollmer: una rimessa ad hoc per il Köf in scala N.
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