Abbiamo di recente riepilogato la storia dei TEE sui binari italiani e ci eravamo ripromessi di fare una simile riassunto per quel che riguarda i loro modelli in scala N: di questo ci occupiamo questa volta. Tutti i TEE che hanno corso in Italia sono ora possibili in questa scala.
La recente uscita dei francesi RGP-1 ad opera di Mikadotrain ha infatti completato il panorama dei TEE che hanno circolato sui binari italiani. Ripercorriamo quindi nuovamente a storia dei TEE in Italia elencandone i modelli, ed iniziamo proprio dall’automotrice francese.
RGP-1
Il modello francese che riproduce il TEE che aprì la storia dei Trans Europe Express nella Penisola è stato recentemente prodotto in piccole quantità, e con un po’ di fortuna lo si può ancora (al momento) trovare (scontato per fine serie) presso qualche negozio on-line tedesco: è forse l’ultima occasione per non lasciarselo scappare, a meno di ripensamenti del produttore. In una nota ad-hoc abbiamo visto in dettaglio le varie versioni di RGP1 di REE Models/Mikadotrain. Qui riepiloghiamo quel che riguarda la versione TEE.
Il modello comprende due elementi, motrice e rimorchiata. Realizzato in plastica, la prima impressione che dà non è di particolare solidità, ma poi, messo sui binari, il modello, ben dettagliato, si comporta bene.
Interessante il gancio magnetico conduttivo tra le due unità.
L’idea pare buona e interessante, ma non ci è chiarissima l’utilità. Comunque a bordo della rimorchiata occorre mettere un decoder, se di vogliono avere le luci in digitale, e allora perché non prendere direttamente l’alimentazione dalle rotaie? Diverso sarebbe il discorso se almeno questo servisse ad evitare di aggiungere il decoder in rimorchiata. Tanto più che, contrariamente a quanto riportato su vari forum francesi, nella nostra esperienza la conduzione del gancio magnetico non è perfetta: già su curve di raggio R3U (ovvero nella fascia 240-260 mm) il contatto si interrompe occasionalmente per poi riprendere a fine curva.
La versione più corretta per il servizio TEE in Italia è il modello NW-162, il livrea TEE e senza il faro centrale che fu aggiunto solo in un secondo tempo: tutti i filmati e le immagini che abbiamo reperito mostrano infatti i TEE RPG-1 senza faro centrale. E’ possibile che poco prima della sostituzione con il Binato Breda, l’ultimo periodo abbia visto arrivare a Milano degli RPG-1 modificati con il terzo faro, nel quel caso andrebbero bene anche i modelli NW-130 e NW-131.
Il prezzo di listino era di 250 Euro, quello di saldo a fine disponibilità fatto da DM-Toys era di 200 Euro.
Binato Breda (ALn 442-448)
Di queste storiche e affascinanti automotrici abbiamo parlato in dettaglio, raccontando anche i vari modelli realizzati in scala N (Pozzati, Maldifassi, Lematec e Donzello). Di fatto, per chi lo volesse acquistare oggi, l’unica scelta è il modello prodotto da Colli (LocoModels) a partire dal 2012 ed ancora in produzione.
La cassa è in ottone e finestratura in alpacca fotoincisa . Scritte e loghi sono tampografati. La motorizzazione agisce su tutte le ruote della 442, mentre la 448 è trainata. Il modello non ha le luci, ma la versione prodotta attualmente è stata aggiornata con predisposizione per il digitale secondo lo standard NEM651.
Come tutti i modelli LoCoModels, è in grado i girare anche su i raggi più stretti (R1=192mm). A tal fine la barra di aggancio tra le due componenti può essere scelta tra diverse disponibili nella confezione: una lunga (che permette la circolazione suo raggi stretti) ed altre più corte, che offrono un miglior realismo e che sono usabili se i raggi minimi usati sul plastico sono più ampi.
SBB-CFF-FFS RAe 1050
Della storia questo elettrotreno policorrente, parte importante delle relazioni TEE tra Italia, Svizzera e Francia,, abbiamo ampiamente discusso in una nota. In un’altra nota ne abbiamo esaminato in dettaglio i ferromodelli.
In scala N il convoglio in versione TEE é stato prodotto da Kato, e commercializzato in Europa da Hobbytrain-Lemke. La prima edizione risale, secondo http://www.spur-n-datenbank.de, al periodo 1986-1991: fu commercializzata con i numeri di catalogo 1400.
Dopo oltre dieci anni di pausa nella produzione, nel 2007 vi fu una riedizione migliorata. Hobbytrain commercializzò due versioni del RAe 1053 TEE Historic, con numeri di catalogo 11400 e 11405: il codice più basso senza illuminazione interna, il secondo con.
A partire dal 2008 é stato nuovamente venduto anche con il marchio del produttore (Kato), art. K11400 per il RAe (Esiste anche la versione RABe per gli Intercity, che però qui non ci interessa).
Oggi il modello non è più in produzione, e lo si può reperire solo usato, o contare in una sua possibile futura riedizione (ma gli amanti del cinema ricorderanno che in Mediterraneo di Salvatores il sergente Lorusso dice che “Chi vive sperando…”)
DB VT 11-5
Solo sul TEE del Brennero (il Mediolanum) si vide correre il treno tedesco con il nasone che faceva pensare alle motrici americane: il VT 11.5, alias Br601. Anche di questo abbiamo raccontato in dettaglio in una nota dedicata.
Il Br601 adatto a riprodurre il Mediolanum era realizzato da Roco. Comprendeva le due motrici, una vettura a salone, due vetture a compartimenti, una carrozza cucina/ristorante ed una ristorante/bar. Era ottenibile con una confezione base composta di 4 elementi, ed una aggiuntiva con i tre restanti.
L’unico dettaglio “fuori posto” per il modellista italiano interessato al Mediolanum è la decal “Helvetia” sulla carrozza cucina-ristorante.
Roco ne produsse varie versioni, tra cui anche quella a turbina (inadatta a riprodurre il TEE che correva in Italia): ne abbiamo ripercorso le varie edizioni nella nota citata.
Dopo l’acquisizione di Roco e Fleischmann da parte di Modelleisenbahn Muenchen Holding, la produzione Roco in scala N è terminata, e vari suoi modelli sono stati incorporati nella serie Fleischmann Piccolo. E’ stato questo il destino anche del BR601, che è tuttora a catalogo Fleischmann in versione analogica, digitale e con il set di tre carrozze aggiuntive. Purtroppo si tratta della versione “AlpenSee Express” successiva all’epoca TEE, per cui le scritte non sono quelle corrette per effettuare il Mediolanum (e in particolare vi è l’evidentissima scritta “AlpenSee Express” su sfondo bianco su una delle vetture).
E.444 (o altre motrici) con vetture (Gran Confort e altre).
Arriviamo a questo punto ai TEE a materiale ordinario, ovvero basati su locomotore più carrozze, che hanno caratterizzato l’ultima fase italiana dei Trans Europe Express, e che hanno incluso anche quelli nazionali.
La motrice principe per i TEE (internazionali e nazionali) in Italia (sia con le Gran Comfort che con le franco-svizzere Mistral 69) è la E.444 “Tartaruga” di serie, baffoblu o bafforosso a seconda dell’epoca. Fu riprodotta magistralmente da Rivarossi per trent’anni tra il 1969 e il 1999, poi lo stesso modello restò a catalogo Arnold (a quel tempo acquistata da Lima, che aveva incorporato anche la casa comasca) per un paio di stagioni.
Per circa 20 anni gli appassionati poterono poi solo andare a caccia di modelli usati, finché recentemente Lorenzo Colli, pilastro della N italiana, ne fece una sua ottima versione, tuttora reperibile da LocoModels nelle due versioni baffoblu e bafforosso.
Anche i primissimi prototipi della E.444 sono adatti al traino dei TEE: in scala N li troviamo nella produzione Lima degli anni ’60 e poi in kit ASN. Ricordiamo che di tutte le versioni delle E.444 (incluse le R, inadatte a trainare i TEE perché successive), abbiamo parlato diffusamente in una nota dedicata.
Possibili anche abbinamenti, più o meno occasionali, con altre motrici come abbiamo documentato altrove: E.656, E.633, E.636, E.645 e E.646, queste ultime due entrambe di seconda serie. Tutte queste motrici sono oggi reperibili nel catalogo LocoModels, ed alcune anche da altri produttori (Danifer, MaxRails e prossimamente Arnold per la E.656).
Come carrozze occorre procurarsi le Gran Confort, in livrea TEE (preferibilmente con il vecchio logo FS “a televisore”) oppure in livrea “Bandiera” per i TEE nazionali.
PirataModels produsse inizialmente le carrozze con il logo FS inclinato, utile solo per l’ultimo anno circa dei TEE internazionali.
Recentemente è stata commercializzata anche la più adatta versione con il logo FS “a televisore”
Sempre da Pirata, recentemente sono giunte le carrozze Gran Confort il livrea “Bandiera”, adatta per i TEE nazionali. Queste ultime sono presenti con entrambi i loghi.
In precedenza,le GC Bandiera erano state prodotte da Fratix. Per una descrizione di dettaglio rimandiamo a una nota dedicata.
Non trascuriamo il “TEE Cisalpin” che raggiungeva Venezia con il suo set di carrozze franco-svizzere di tipo “MIstral 69” (nei tipi A8tu, A8u, Vru, e A4Dtux): le troviamo riprodotte da LS-Models anche a marchio Hobbytrain ed, in Italia, commercializzate qualche anno fa da Pirata. Ne abbiamo già parlato in dettaglio altrove. Come motrice va bene la solita Tartaruga.
Quanto alle carrozze TEE DB, nell’epoca in questione fecero solo qualche occasionale apparizione come carrozze di rinforzo del Mediolanum nei periodi di grande traffico (in una nota ne abbiamo documentato la presenza nel 1977 e nel 1983). Il Mediolanum in quella composizione è stato riprodotto in H0 nel set ACME 55190 (edizione limitata del 2019) che comprende tre carrozze DB Eurofima di prima classe. Carrozze di questo tipo (DB Avm267) sono riprodotte in scala N, ad esempio da Arnold Rapido (HN4080).
Negli anni successivi fu più frequente vedere vetture tedesche nei classici colori rosso e crema in Italia, ma si era ormai in epoca InterCity, e quindi fuori tema per questa nota.
Un TEE speciale: il Settebello
Come abbiamo visto nel riepilogo della storia dei TEE italiani, un posto speciale fu rivestito dal TEE a servizio interno Milano-Roma, effettuato per un certo periodo con l’ETR.300 Settebello.
Questo è il pezzo più difficile da reperire in scala N. Oddio, “difficile” è il termine sbagliato: basta ordinarlo da Euromodell FP. La “complicazione” riguarda il prezzo: parliamo di 2450 Euro!
Bellissimo articolo, ma mi viene il dubbio che anche le carrozze TEE tedesche siano arrivate in Italia, sbaglio?
In ambito TEE solo occasionalmente come rinforzo al Mediolanum. Ho aggiunto un commento in proposito nella nota.
Il modello Mikado è davvero molto bello, me lo sono regalato qualche mse fa.
Non entro nel merito dell’efficienza del contatto dal punto di vista elettrico non avendolo utilizzato su raggi molto piccoli.
Dal punto di vista meccanico è ottimo, spechie se paragonato al montaggio del Vt Roco (sudori freddi ogni volta) o di altri modelli consimili a composizione bloccata.
Un saluto e complimenti per il sito.