Pubblicato il 4 settembre 2021
Finalmente si torna a una parvenza di normalità: ricomiciano le fiere. Se riusciamo a superare questa follia dei “novax per principio” ce la possiamo fare, e tornare alla normalità vera. Mi scuso per la mia “strong opinion” in merito con chi la pensa diversamente, ma consiglio di cuore di leggere l’interessantissimo punto di vista di Samantha Cristoforetti – alias Astrosamantha, ed il relativo commento di Riccardo Luna (brevissima lettura, istruttiva).
Dunque oggi e domani (4 e 5 /9) Hobbymodel a Verona. Dicevo una parvenza di normalità, perché non è proprio tutto normale. A parte le mascherine, alle quali siamo ormai abituati, i parcheggi erano problematici per via delle indicazioni carenti (due giri dell’isolato sul lato dei soliti parcheggi – regolarmente indicati come al solito, ma chiusi!) prima di chiedere ad un addetto e scoprire che era aperto solo il P7. Pazienza. Biglietto solo on-line, green pass per entrare, ma tutto fluido e senza problemi. C’era anche una postazione per i tamponi, per chi non aveva un green pass valido.
Una volta entrati, erano aperti solo quatto padiglioni, tutti piuttosto fiacchetti (quello di elettronica quasi inesistente). Chi si difendeva meglio era il numero 11: ferromodellismo, che in fondo è quello che ci interessa. In un altro padiglione ancora treni, al mercatino dell’usato, piuttosto popolato e frequentato: Dunque treni vicino al 50% della fiera.
Prima di entrare nel padiglione 11, si incontrano due bellissimi, giganteschi modelli in scala 5″ interamente costruiti a mano da Carlo Ginelli, un anziano signore con una evidente gran passione ferroviaria.
Era proprio un bel benvenuto! (Comunque Gigi Voltan ha trovato subito una piccola inconguenza: il cancelletto antinfortunistico sugli avancorpi non va d’accordo con la livrea grigio pietra; è stato introdotti dal 1938 quando la livrea era già mutata in Isabella. Mitico Gigi!).
Entrati nel padiglione 11, la prima impressione era che fosse molto meno pieno di espositori del solito.
Poi subito un piccolo brivido incrociando lo stand degli amici digitali, il nome del cui gruppo da anni si ispira ai CV programmabili dei decoder. Guarda un po’, so chiama CV19 – ma quel logo mi ha subito fatto venire in mente COVID-19!
Pensiamo ad altro. Mi sono messo subito in caccia di ogni traccia di N che potessi individuare. Per un po’ niente, finché in un angolo vedo esposti in una vetrina chiusa e senza nessuno l’attesa novità: i Caimani di Arnold. Allora esistono davvero!
Belli, non c’e’ che dire. Un cartello però avvisava che non sono (ancora) in vendita…
Dell’ancor più atteso ETR.600 dello stesso produttore, nemmeno l’ombra.
VIcino c’era uno stand di libri, e quello che ci è saltato all’occhio è la nuova opera di Gigi Voltan (con Mario Di Fabio) sulle E.645 e 646 (Vol. 1). Visto che si parla tanto di articolate, un po’ di documentazione non guasta!
Poco oltre abbiamo incontrato Guido Fraticelli (Fratix). Dei vecchi progetti sono andati in soffitta, e ne restano delle carrozzerie ben rifinite che vengono “liquidate” a 10 Euro se non dipinte, e 15 dipinte. Tra queste, delle belle tartarughe, i caimani delle “articolate non articolate” che ormai non hanno più spazio sul mercato, e alcuni diesel. Mi ero ripromesso di passare a prenderne un paio, ma poi mi sono dimenticato! Peccato.
Però per ogni progetto che sfuma ce n’é uno che nasce, e quindi ecco i nuovi arrivi: la D341 serie 4000, una riedizione delle MDVC, e la novità della MDVE, in arrivo prossimamente.
Intravvediamo il megastand di Pirata. Però… è tutto H0! Chiediamo dove hanno nascosto la N, e ci indicano un piccolo stand separato. E’ sempre un bel vedere, ma sono le solite cose (gli annunci del catalogo 2020 devono ancora essere completati – chissà quando).
Lo stand però ospita Massimo Peroni, che in mostra ha delle cose assai raffinate. Si tratta delle già note ALn.668 in varie versioni (si veda Novegro 19), ma fa bella mostra di se una splendida ALe.883. I prezzi sono carucci (ma in linea con quelli di altri artigiani), ma quando la produzione non è industriale (come quasi sempre nel caso della N) si paga il lavoro manuale (e ce n’è davvero tanto!).
Questa 883 merita di essere vista più in dettaglio.
C’è un Frecciarossa con cinque carrozze, entrambe le motrici motorizzate e volendo anche provviste di sound.
Ci sono le E.483 GTS, con carri container.
In lavorazione poi c’e’ una E.424.
C’era lo stand di LK train, molto attivo nelle vendite (anche di materiale in N) su facebook. Achille Carminati, che abbiamo incontrato, ci ha detto di aver stretto una collaborazione con Luca, per cui in futuro sarà quest’ultimo a vendere i modelli ACAR.
Passiamo alla zona ASN, con la vetrina che mostra la produzione di Maestro Chivella, che essendo ora in pensione può dedicare molto più tempo alle sue “pitture”. I prodotti sono acquistabili.
Ci aspettavamo di vedere anche i lavori di ICH-models ma Massimo Icardi ha saltato Verona: sarà invece a Novegro con diverse novità.
Sul modulare, bellissima la stazione di Pavia, dove un po’ di traffico “va e vieni” era gestito con un Arduino.
Una sorpresa è stata che sul modulare giravano (in assoluta anteprima) due Caimani Arnold (che come detto non sono ancora in vendita) . Hanno girato per ore senza problemi.
Abbiamo voluto fotografarne il pantografo, che è di nuova concezione. Purtroppo non è stato possibile sollevarlo (si temeva di danneggiare la motrice in prestito).
C’era anche il modulare del Gruppo Ferromodellistico Milanese, e ovviamente quello di NParty.
Li’ Alberto Fontana ci ha mostrato dal vivo alcune delle sue realizzazioni che avevamo già conosciuto sui forum, ma vederle dal vero è un’altra cosa. Ne riprendiamo qui una, bellissima.

Gr.940: carrozzeria in stampa 3D di Gianfranco Visentin, motorizzazione e realizzazione Alberto Fontana
Abbiamo poi incontrato Giuseppe (Pino) Borzellino, che era appena arrivato ed aveva esposto le sue note motrici e carrozze, tra cui una riedizione delle sue Tipo 1959, ora ora ricavate da clonazione di un master prototipato in 3D, e quindi migliorate nell’estetica rispetto alle versioni precedenti. E’ disponibile il catalogo delle sue realizzazioni disponibili, con i prezzi.
La novità è che tra due mesi Pino lascerà i treni grandi (è ferroviere macchinista presso le FS) e potrà concentrarsi su quelli in scala 1:160!

Giuseppe Borzellino con i suoi treni (gli abbiamo chiesto noi di abbassare la mascherina per il tempo della foto).
Invece la D.141 vista alla fiera precedente (ormai tempo fa) sta ancora incontrando delle difficoltà.
Nel padiglione delle borse scambio c’erano gli edifici di scalanstileitaliano, realizzati in resina e in forex con taglio laser: belli.
Non abbiamo ancora parlato di Colli. Il suo stand, mi pareva più piccolo del solito, era letteralmente assediato, e Lorenzo era rintanato nel retro a lavorare.
Deve essere stata una vera corsa preparare Verona. Già perché qui è stata mantenuta una promessa davvero impegnativa: sono disponibili (quasi) tutte le LoCoMake, i noti kit per assemblare le articolate italiane.
Mancano ancora solo le E.645 e E.646 di prima serie (quelle con il frontale poliedrico), che arriveranno tra un paio di mesi, ma il resto è tutto disponibile! Lo si può avere nelle due forme di kit, la cui realizzazione è alla portata di tutti, almeno nella versione “EASY”, oppure anche interamente montate e collaudate, come è avvenuto per una serie speciale, riservata ad ASN e intitolata alla memoria di Domenico Bochicchio: la E.646 navetta n 25.
Sono modelli curatissimi (dei primi due usciti, le E.636, avevamo già parlato) e dalle proprietà dinamiche strepitose. Ovviamente anche qui troviamo il caimano, che riproduce il n. 004.
Per finire la giornata, tornando a salutare gli amici di ASN, ho incontrato (tra gli altri) Robert Kurmann che aveva fatto girare sul modulare il suo bellissimo Treno Azzurro (purtoppo io ero in giro e non l’ho visto all’opera) e Gianfranco Visentin, che aveva con se delle scatolette che contenevano parte della sua produzione in Z. Ovviamente è stato un gran piacere fare due chiacchiere con lui: peccato che il tempo rimasto fosse poco.
Ripartendo, ho poi riincontrato Lorenzo Colli, che salutandomi mi ha detto di essere stufo di articolate, e che quindi sta progettando qualcosa di nuovo. Sarà davvero nuovo e interessante: mi ha rivelato di cosa si tratta, ma non lo dico, e lo scopriremo probabilmente alla prossima fiera di Verona, speriamo in condizioni più normali. Coraggio, siamo sulla buona strada, ne verremo fuori. E se proprio ci dovesse essere un’altro lockdown… giocheremo coi trenini.
Note sui ModelExpo negli anni passati
- Novegro 2010
- Verona 2011
- Novità Eurotrain SL presentate a Novegro 2011
- Verona 2012
- Verona 2013
- Novegro 2013
- Verona 2014
- Novegro 2014
- Verona 2015
- Novegro 2015
- Verona 2016
- Novegro 2016
- Verona 2017
- Novegro 2017
- Verona 2018
- Novegro 2018
- Verona 2019
- Novegro 2019
Ho letto che non è poi andata come si sperava,se è così è veramente un peccato
Il dom 5 set 2021, 00:00 scalaeNNe – Note Sparse (Treni, Ferrovie e loro modellazione
Beh no, no sarei affatto così negativo. Un pochino sottotono, certo, come numero di presenze, ma si poteva davvero sperare di piú? Io l’ho trovato incoraggiante!
Bel servizio per chi non c’era.
Io c ‘ero, e devo dire che come inizio non male.
Ti ringrazio per la foto della 940
Alberto