Pubblicato il 3 giugno 2022
Qual’è il colore che rappresenta l’Italia in ambito sportivo nelle competizioni per nazioni? L’azzurro, naturalmente, derivato dal colore dell’allora famiglia regnante, i Savoia.
Beh, non proprio, o non solo. Agli albori delle corse automobilistiche, nella Gordon Bennett Automobile Cup dell’anno 1900, alle auto delle nazioni partecipanti vennero assegnati dei colori, che divennero definitivi tra il 1920 e il 1930. La Francia ebbe il blu, la Germania il bianco (dal 1936 cambiato in argento), la Gran Bretagna il verde, e noi… ovviamente il rosso, che fu vestito da Ferrari e Alfa Romeo. Questi colori restarono in auge in Formula 1 fino al 1968, quando con l’autorizzazione delle sponsorizzazioni vi fu una liberalizzazione.
Dall’inizio del ‘900 da noi il rosso fu associato alla velocità: non fu un caso quindi se nel 2008 le Ferrovie dello Stato cambiarono il nome dei servizi ad Alta Velocità da Eurostar Italia Alta Velocità a “Frecciarossa”. Poi, nel 2012, i servizi veloci di secondo livello (medaglia d’argento) vennero rinominati “Frecciargento”, e quelli sempre veloci ma più standard divennero “Frecciabianca”.
Il nome Frecciarossa fu dato ai soli ETR.500, Frecciargento divennero la maggior parte degli altri ETR, e Frecciabianca furono i treni veloci (ma non velocissimi): quelli a composizione ordinaria oltre ai soli ETR.460 (ne abbiamo parlato in una nota dedicata).
Dal 2017 i Frecciabianca tornarono ad essere classificati come Intercity, con una variazione di livrea non eclatante (restava basata sul bianco con toni di rosso: anche di questa abbiamo già detto [1][2]). Vi fu un breve revival in Sicilia, terra dove nessuna “Freccia” giungeva, e dove quindi alcuni servizi interni all’isola furono recentemente nobilitati riesumando la dicitura altrove ormai dismessa.
Ora, giugno 2022, siamo a una svolta: anche i Frecciargento cessano (escluso per ora gli ETR.610) e tutti vengono promossi a Frecciarossa: nella famiglia, che comprendeva ETR.500 ed ETR.400, entrano anche gli ETR.600 e gli ETR.700. Nell’occasione, la livrea viene leggermente modificata per meglio adattarsi anche ai nuovi entrati.