Pubblicato il 12 marzo 2016, ultima modifica 6 marzo 2021
Nel 1971 le FS ordinarono 20 nuove carrozze pensate per un servizio diverso da quello “Ristorante” tradizionale, sul modello di ristorazione che i Francesi avevano sperimentato già dal 1963 con le loro “libre service” – “Gril Express”: si tratta delle vetture “Self Service”, entrate in servizio a partire dal 1974.
Si tratta di un progetto imparentato con le Gran Comfort: stessa sagoma, stessi carrelli (carrelli F.71). Nate climatizzate, erano già all’origine atte ai 200 Km/h. Presentavano 39 posti arrangiati a spina di pesce, più 3 sgabelli al banco. Per massimizzare lo spazio utile al “core business“, le carrozze non erano dotate di ritirata (accessibile nelle vetture adiacenti) e vi erano porte di accesso dall’esterno solo sul lato della sala pranzo. Su entrambe le fiancate, sotto il primo finestrino all’ estremità senza porte, presentavano due piccoli portelli quadrati, probabilmente per il carico vivande.
Pubblicato il 6 febbraio 2016, ultima modifica 18 giugno 2019
Abbiamo ampiamente discusso delle carrozze Gran Comfort in due puntate, una sull’epoca d’oro delle stesse e l’altra sul loro destino nel nuovo millennio. Nel farlo ci siamo occupati delle carrozze passeggeri, dei bagagliai e dei furgoni-generatori. Di questi ultimi abbiamo poi parlato discutendo della carrozza “Pizza Express”. Ci restano da trattare le vetture ristorante appartenenti alla stessa famiglia.
Pubblicato il 23 gennaio 2016, ultima modifica 8 luglio 2021
La storia “gloriosa” delle carrozze Gran Comfort (GC) delle FS l’abbiamo seguita in un articolo ad esse dedicato, oltre che in altri due nei quali abbiamo parlato delle livree vestite nei loro primi trent’anni di esercizio: la TEE e la Bandiera.
Abbiamo poi visto come buona parte tali vetture siano state sciaguratamente sventrate del Progetto IC 901 e seguenti. Qui ci proponiamo di vedere in maggior dettaglio le trasformazioni avvenute dopo l’abbandono della livrea Bandiera, nel 2003.
Dopo la fine dell’epoca TEE (1984) e l’omologazione delle carrozze TEE 79 alle Gran Comfort Bandiera tramite adeguamento dai 440 V ai 3000 V cc di linea avvenuta nel 1987/88 e consistente, tra l’altro, nel montaggio di motogeneratori sulle carrozze passeggeri, i cinque bagagliai generatori appositamente realizzati per i TEE non avevano più alcuna utilità ne alcun impiego possibile.
Bagagliaio Generatore TEE alla stazione di Monaco. Si possono notare i segnali tedeschi bianco-rossi di fine convoglio
Dopo alcuni anni di accantonamento, nel 1995 ne venne proposta la conversione in carrozze ristorante per conto della ditta Burghy: una catena italiana di fast food nata nel 1981 a Milano, con primo ristorante in Piazza San Babila, fondata dalla catena di Supermercati GS, e che nel 1985 era passata al gruppo Cremonini, noto per essere attivo nella la ristorazione a bordo dei treni (non solo italiani: è presente anche su TGV in Francia, AVE in Spagna, Thalys in Belgio, Germania e Olanda, Cisalpino in Svizzera ed Eurostar in Gran Bretagna). Il primo esemplare venne trasformato ad opera della Fervet di Castelfranco Veneto, ma a quel punto la Cremonini cedette gli 88 ristoranti della catena Burghy alla McDonald in cambio della concessione di fornire in esclusiva la carne bovina ai fast food del gruppo americano in Italia e in buona parte d’Europa. Il marchio Burghy scomparve, e con esso l’interesse per la carrozza ristrutturata, che rientrò in servizio FS nel 1997 come “Pizza Express” 61 83 88-90 999-5 (dunque abilitata al traffico internazionale) mentre gli altri bagagliai generatori venivano abbandonati al loro destino che li avviava verso la demolizione.
Bagagliaio Generatore abbandonato e orribilmente graffitato nel 2009 a Camposanpiero (PD) – Foto dal forum di trainsimhobby
La vettura era caratterizzata da una struttura esterna singolare, molto diversa da quella delle carrozze ristorante tradizionale, con una zona centrale senza finestrini ed occupata da un grande logo.
Internamente la zona con vari finestrini (5 su un lato, 4 sull’altro) era attrezzata con sedie e tavolini un po’ spartani, come si addice ad un fast food. Gli accessi dall’esterno del treno erano solo all’estremità di questa zona.
Pare che tra il 1998 e i primi mesi del 2000, la carrozza Pizza Express fosse in turno regolare con degli Interregionali Milano-Venezia in composizione con delle MDVC/MDVE: il pari era giungeva in arrivo a Milano alle 18.45. Era posizionata tra il bagagliaio (allora c’era il nD o nDU su quasi tutti gli Interregionali) e le carrozze (era dotata di condotta a 78 poli).
Un po’ per l’orario infelice, un po’ per la qualità della pizza (congelata e riscaldata all’occorrenza) ed il suo prezzo elevato decretarono l’insuccesso del sevizio. Da allora fu usata sporadicamente in appoggio a treni straordinari (sui forum c’é chi dice di averla vista a Parigi in composizione con delle cuccette in un convoglio organizzato per gite scolastiche). Forse fu impiegata per qualche periodo in servizi su Rimini.
Come si può vedere dalle scritte, la carrozza aveva conservato l’abilitazione ai 200 Km/h.
Poco usata, se ne decise poi il passaggio al parco storico FS, con la curiosa idea di attribuirle una livrea Bandiera. Ci pare una scelta davvero assurda. Meglio sarebbe stato preservarla nel suo stato, piuttosto che fare una così macroscopico falso storico: per una (meritoria) associazione avente lo scopo di preservare la memoria un non-sense davvero incomprensibile. Ma tant’é: oggi la si può vedere così in occasione di treni storici e manifestazioni:
Non ci si aspetterebbe che di una singola vettura ci siano riproduzioni modellistiche in scala N. In H0 ok, il mercato é molto più vasto e c’é posto un po’ per tutto (infatti ACME l’ha riprodotta).
E’ pur vero che anche un’altra vettura singola, la Gran Comfort Press & Conference é stata realizzato in scala N da Donzello, ma forse era l’aveva fatta più per se stesso che per venderne copie.
Eppure una riproduzione della Pizza Express c’é: é realizzata da Francesco Ficarra, Original Trains, marchio spesso presente su eBay ma poco citato nei forum di settore. Noi ne avevamo parlato qualche tempo fa.
La Pizza Express di Original Train
Sicuramente la tecnica realizzativa di Original Trains ha fatto notevoli progressi: i respingenti (anche se di foggia sbagliata) ora sono presenti (ricordiamo che le prime carrozze OT non li avevano!), ed alcuni problemi macroscopici presenti in passato sembrano essere stati eliminati. Nella carrozza in questione é interessante l’aver tentato di avere anche la riproduzione degli interni, anche se sul lato sinistro in foto si vedono i sedili rossi (dovrebbero essere verdi) e a destra si vede all’interno una paretina marrone che non ci dovrebbe essere. Anche l’esterno presenta dei problemi: l’imperiale è quello delle UIC-X (arrotondato alle estremità) invece che quello delle Gran Comfort. Ricordiamo che si tratta pure sempre di carrozze vendute a prezzi maggiori di 50 € l’una, e che vanno quindi confrontate con quelle di pari fascia di costo nel dare un giudizio. Fossero a 20 €, si potrebbe sorvolare su molti aspetti.
Su e-bay si trova un po’ di tutto, ed ecco quindi che la Pizza Express appare anche in un annuncio chiamato “Carrozza Ristorante Z1”. Si tratta di una carrozza pellicolata con del cartoncino stampato e appiccicato sulle fiancate. I finestrini sono falsi, nel senso che sono stampati anch’essi. Il prezzo proposto é di 30 €. Ognuno giudichi per sé. Noi osserviamo solo che l’errata dicitura “Z1”, che come abbiamo visto nulla ha a che spartire con la “Pizza Express”, si riflette sull’imperiale, sbagliato. E’ cannellato invece che liscio.
Pizza Express “Z1 pellicolata con” cartoncino, da ebay
Comunque, chi volesse procurarsi una Pizza Express in scala N, sorvolando su qualche aspetto, può farlo. Come abbiamo visto, può poi ambientarla tra il 1997 e il 2007 circa, e metterla in composizione con delle MDVC/MDVE XMPR, delle carrozze a cuccetta, o delle UIC-X Giubileo.