Pubblicato il 27 giugno 2015
Visto il successo ottenuto con il modello del Glacier Express in scala N, la giapponese Kato ha sviluppato un nuovo modello, la cui commercializzazione é iniziata da pochissimo (fine maggio 2015). L’evento ha sollecitato la nostra curiosità, ed eccoci quindi a parlare dell’Allegra di RhB.
Il convoglio è prodotto dalla Stadler, l’azienda svizzera che produce e i GTW della Val Venosta e i FLIRT in uso ormai presso varie ferrovie regionali italiane. Gli Allegra sono realizzati in due diverse versioni (ABe 4/16 e ABe 8/12) che arricchiscono dal 2010 il parco della affascinante Rhätische Bahn, ferrovia a scartamento metrico della quale abbiamo menzionato vari interessanti viadotti ([1], [2] e [3]. I suoi binari corrono quasi per intero (eccetto il Brevissimo tratto italiano di Tirano) nel Cantone dei Grigioni, collegando sacrari dello sci come St. Moritz, Davos e Klosters. Dei 385 km di rete, i 61 della linea Tirano-Sankt Moritz (Passo del Bernina) sono elettrificati in corrente continua a 1.000 V, mentre i restanti 321 km sono a corrente alternata a 11 kV – 16 2/3 Hz.
Ma torniamo ai convogli di cui intendiamo occuparci. Entrambi i tipi di treno, denominati rispettivamente Stammnetztriebzug e ZTZ dal produttore, sono chiamati “Allegra” dalla RhB: termine che in reto-romancio è un saluto, un po’ come “ciao”. Non differiscono solo per la composizione (tre o quattro elementi) ma anche per il tipo di alimentazione, per la potenza e per la trazione.
Chi é familiare con le ferrovie Svizzere sa che 8/12 significa “otto assi motori dei 12 totali”, mentre 4/16 sta per “quattro assi motori dei 16 totali”. Dunque c’è da aspettarsi che il più piccolo sia il più potente, ed infatti così è: dispone di 2600 kW in alternata e di 2400 KW in continua, contro i soli 1400 kW del fratello lungo.
L’ABe 4/16 (rodiggio Bo’Bo’+ 2’2’+ 2’2’+ 2’2’) é alimentato solo in corrente alternata e destinato al trasporto di pendolari nell’agglomerato di Coira. Un pantografo é posto sulla motrice, ed un altro sulla prima rimorchiata ad essa adiacente.
Dispone di 24 posti in prima, e 156 in seconda classe, per un totale di 180. sono disponibili anche 22 strapuntini.
La lunghezza é di 74.750 mm (altezza e larghezza misurano 3800 e 2650 mm). la velocità massima sarebbe di 120 Km/h, ma in esercizio è limitata a 100 Km/h. Le RhB hanno acquisito nel 2010 cinque esemplari di questo convoglio.
L’8/12 invece (rodiggio Bo’Bo’+2’2’+Bo’Bo’) ha il pantografo centrale destinato alla corrente alternata, e i due sulle motrici per la corrente continua. Può quindi circolare su tutta la rete (inclusa la linea del Bernina): per questa sua maggiore ecletticità è dotato di maggior potenza. Si inserisce infatti nel mezzo tra due locomotori di punta della rete: il Ge 4/4 II (tuttora in servizio) che ha 1650 KW e il Ge 4/4 III che ne offre 3100 (quest’ultimo è quello che traina il Glacier Express e del quale esiste un modello Kato in scala N in varie livree).
L’Allegra “corto” é dunque anche usabile per la trazione di materiale ordinario, cosa che infatti avviene frequentemente come documentato dalle prossime immagini.
Consegnate nel numero di 15 convogli tra il 2009 e il 2011, le ABe 8/12 hanno mandato in pensione parte delle ABe 4/4 II, delle quali hanno rilevato il servizio.
La tecnologia bicorrente permette di evitare la sostituzione di motrice a Pontresina. Il treno é in grado di passare dall’una all’altra alimentazione anche in corsa, senza sostare. La sua lunghezza è di 49.500 mm, altezza e larghezza sono le stesse del fratello lungo. I posti disponibili sono 26 in prima e 74 in seconda, per un totale di 100. La cabina di guida è separata della zona passeggeri di prima classe da una paratia in vetro, per cui i viaggiatori possono ammirare il panorama anche frontalmente.
La velocità massima di esercizio è di 100 Km/h, anche se durante i test di pre-servizio nel Dicembre 2009 un ABe 8/12 stabiliì nel lungo tunnel di Vereina (19 Km) il record mondiale di velocità per ferrovie metriche con 139 km/h.
Essendo a piano ribassato, gli Allegra sono facilmente accessibili su sedia a rotelle, e sono dotati di “ritirate” a norma per disabili. Sono dotati di impianto di climatizzazione. Le casse sono interamente in alluminio. I carrelli delle motrici (ma anche della semipilota) hanno passo di 2000 mm, quelli delle rimorchiate intermedie di 1800 mm.
Un interessante video su youtube mostra la nascita degli allegra, dal disegno al montaggio fino al collaudo.
I 15 Allegra bicorrente sono stati “battezzati” con il nome di illustri personaggi grigionesi o legati alla storia cantonale. La seguente tabella li riporta (ulteriori dettagli su rhb.ch)
Numero elettrotreno | Nome |
---|---|
3501 | Willem Jan Holsboer, 1834 – 1898, Capitano e commerciante olandese Fondatore della Ferrovia Retica |
3502 | Friedrich Hennings, 1838 – 1922,Ingegnere edile tedesco, costruttore della linea dell’Albula |
3503 | Carlo Janka, 1986*, Sportivo, campione mondiale nello slalom gigante 2009, ro olimpico 2010, vincitore della coppa del mondo di sci alpino nel 2009/10. |
3504 | Dario Cologna, 1986*, Sportivo, migliore sciatore di fondo svizzero di tutti i tempi, tre volte campione olimpico e vincitore della coppa del mondo di sci fondo. |
3505 | Giovanni Segantini, 1858 – 1899, Pittore |
3506 | Anna von Planta, 1858 – 1934, Co-fondatrice dell’ospedale cantonale dei Grigioni |
3507 | Benedetg Fontana, ca. 1450 – 1499, Eroe della battaglia della Calva |
3508 | Richard Coray, 1869 – 1946, Carpentiere costruttore delle centine di tutti i maggiori ponti eretti in Svizzera nella prima metà del 20° secolo. |
3509 | Placidus Spescha, 1752 – 1833, Religioso Benedettino e naturalista |
3510 | Alberto Giacometti, 1901 – 1966, Pittore e scultore |
3511 | Otto Barblan, 1860 – 1943, Compositore |
3512 | Jörg Jenatsch, 1596 – 1639, Parroco grigionese e politico |
3513 | Simeon Bavier, 1825 – 1896, Ingegnere e politico, costruttore di strade di passi gigionesi e di ferrovie |
3514 | Steivan Brunies, 1877 – 1953, Biologo e Co-fondatore del Parco Nazionale Svizzero |
3515 | Alois Carigiet, 1902 – 1985, Artista allestitoe teatrale e illustratore di libri per bambini |
In scala N
Scala N? Ma se é scartamento ridotto dovrebbe essere Nm… Invece no, come detto in apertura, Kato ha recentemente messo in produzione un bel modello del ABe 8/12 n. 3501 “Willem Jan Holsboer” proprio in scala N, ovvero con binario da 9 mm: una vexata quaestio che riprenderemo dopo, approfondendola.
Molto dettagliato, è caratterizzato dalle ottime proprietà dinamiche tipiche del produttore giapponese: marcia uniforme a bassissima velocità, ottima progressione in accelerazione, silenziosità di esercizio. Dotato di tre luci bianche frontali ed una luce bianca posteriore sul lato destro del convoglio, non ha di serie illuminazione interna, applicabile con un kit acquistabile a parte.
Purtroppo non ha presa NEM per il decoder, che deve eventualmente essere saldato. E’ in grado di circolare su raggi strettissimi: R=150 mm.
Un video ne mostra dettagli esterni, interni e la circolazione sulle rotaie.
Il modello non é dotato di ganci standard, ma di un nuovo tipo di gancio proprietario Kato che ricorda un po’ i vecchi ganci tramviari.
Lo spartineve frontale é amovibile per inserire un gancio nel caso si voglia usare, come al vero, l’elettrotreno per trainare materiale rotabile ordinario. Con il modello viene infatto fornita una coppia di ganci per le due motrici, e due ganci applicabili a carrozze Glacier Express Kato per accoppiarle all’Allegra, oltre a due intercomunicanti di misura ridotta per sostituire quelli originali.
Peccato che al vero pare che gli Allegra trainino assai raramente le carrozze del Glacier Express… Quantomeno, in rete sono riuscito a trovare solo una fotografia che ne mostri il caso!
Sarebbero più adatte le vetture del Bernina Express. La buona notizia è che pare che Kato le abbia in programma per l’anno prossimo.
Nel modello testato, i nuovi ganci erano inizialmente molto difficili da connettere. Era necessario inclinare i modelli e/o esercitare una pressione notevole tra le coppie carrozze da agganciare. Con l’uso pare che le cose migliorino, impossibile comunque confrontare con il classico agganciamento tipico dei ganci Arnold, Fleischmann o Roco che permettono l’agganciamento anche in manovra. In compenso questo comporta anche una analoga difficoltà di sganciamento, il che diventa un pregio durante la marcia sul plastico.
Uno dei video sopra linkati contiene immagini relative allo smontaggio della motrice, che possono essere una utile guida ad esempio per chi abbia intenzione di applicare un decoder. Le riportiamo qui.
Ma torniamo alla questione della scala. Che scala é, se il binario é a 9 mm? E’ chiaro che Kato, per tutta la sua linea di prodotti RhB che per ora comprende l’Allegra ed il Glacier Express con le Ge 4/4 III in tre diverse livree ha dovuto fare dei compromessi. Qual’é la scala “vera” di questi modelli? Partiamo dalla lunghezza. Al vero é di 49,5 m: in scala 1:160 farebbe 309 mm. Il modello é lungo 330 mm, pari da una scala 1:150, con un eccesso di lunghezza del 7% rispetto a quel che dovrebbe essere in scala 1:160. Ricordiamo che in generale i Giapponesi interpretano la scala N come 1:150. Il binario dovrebbe essere più stretto, ma questo avrebbe portato incompatibilità con gli altri modelli e con l’armamento Kato, di qui dunque il compromesso: modelli realizzati su binario “largo” ed in scala “giapponese”. Antonio Rampini, esperto di modellazione RhB in Nm, ha mostrato sul forum ASN che si tratta tuttavia si una approssimazione pienamente accettabile.
Per gli amanti della Nm sicuramente ci sarà chi offrirà un servizio di adattamento dello scartamento a quello “giusto”. Il costo della conversione però facilmente eccederà quello del modello stesso, come già avvenuto per il Glacier Express: Anja Bange (AB-Modell) ad esempio offre la trasformazione della motrice Ge 4/4 III a scala Nm a 219 €.
Già, quant’é il costo del modello? In Europa è commercializzato da Noch ad un listino di 190 Euro, e in UK a 145 sterline da www.gaugemaster.com, in linea con il prezzo di prodotti comparabili di altre marche ma di gran lunga superiore al prezzo di commercializzazione in Giappone. In Italia Pirata lo vende attualmente a 169 Euro.
Per chi vuole il prezzo “originale”, é come al solito possibile cercare il modello su ebay: attualmente (giugno 2015) il miglior prezzo, spedizione inclusa, é di 138 US$ pari a 122 Euro, a cui vanno però aggiunte le spese di dogana. Queste ultime sembrano essere un po’ una lotteria: se applicate correttamente sarebbero pari all’ IVA +5,5 € fissi, pari a 32,34 €, per un totale di 154,34 € nel caso citato.
In alternativa può accedere ad uno dei classici canali di distribuzione giapponesi, come www.1999.co.jp, dove il modello ha un prezzo di 13.320 Yen (più spese di spedizione, e di dogana).
In prevendita è stato possibile spuntare un prezzo più basso: tramite Rakuten il modello era disponibile da http://www.pretta.co.jp a 12.724 Yen spedizione inclusa, pari a 94,82 Euro al cambio del 4 giugno. Alla lotteria della dogana sono state applicate spese per 10,41 Euro (invece dei circa 26 attesi), per un totale di 105,23 Euro: c’era di che stare Allegri!
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