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Archive for the ‘Curiosità’ Category

Pubblicato il 2 marzo 2024

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Per molti anni le ferrovie si fecero carico del trasporto di detenuti. Allo scopo vennero costruite vetture apposite che, come i furgoni adibiti allo stesso scopo, sono chiamate “cellulari”. Di queste ci occupiamo oggi.

Carrozza cellulare Kz 48.622 il livrea Grigio Ardesia – foto da museoferroviariodellapuglia.it

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Pubblicato il 3 giugno 2023, ultima modifica 26 marzo 2024

Le vetture Tipo 1921 e 1931 delle quali ci siamo ampiamente occupati in precedenza ad un secolo di vita viaggiano ancora sui binari italiani. La cosa sorprendente è che lo facciano non solo come treni storici, ma anche come vetture che compongono un treno speciale: quello di Pronto Intervento del Genio Ferrovieri dell’Esercito Italiano.

Convoglio di Pronto Intrevento del Genio Ferrovieri in Val d’Aosta nel 1986 – Foto Luigi Iorio da ilportaledeitreni

Per la verità, delle carrozze originali sono rimasti solo cassa e telaio, dato che gli interni sono stati sventrati e ricostruiti, e i finestrini ammodernati: sono comunque indubitabilmente riconoscibili. Questo è dunque l’argomento di questa puntata. Cominciamo prendendolo un po’ alla larga, e inquadrandolo storicamente.

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Pubblicato il 27 maggio 2023

Non sempre treno e ciclismo agonistico vanno d’accordo: quando il percorso della gara attraversa la ferrovia ad un passaggio a livello c’è il rischio che i corridori trovino le sbarre abbassate. Gli organizzatori, che definiscono la percorrenza di tappa stimando l’ora di passaggio date velocità previste massima e minima, cercano di evitare che questo accada, ma può capitare che la velocità dei corridori esca dall’intervallo immaginato, e che i ciclisti trovino le sbarre chiuse.

Così ad esempio nella tappa L’Aquila – Foligno del 2021 cinque fuggitivi trovarono le sbarre abbassate, e persero 40 secondi del vantaggio di tre minuti che avevano faticosamente accumulato sul gruppo.

passaggio a livello chiuso nella tappa Rieti-Foligno del 2021

Nel 2015 invece, nella tappa Montecchio-Jesolo, quando tre fuggitivi si dovettero fermare al passaggio a livello di San Giorgio delle Pertiche, la direzione di gara fermò il gruppo per il tempo corrispondente, lasciando quindi invariata la dinamica della gara.

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Pubblicato il 7 maggio 2022

La Deutsche Bahn ha creato una rete logistica per il trasporto di aiuti dalla Germania direttamente all’Ucraina. L’iniziativa Ukraine Aid della Deutsche Bahn Stiftung (Fondazione Deutsche Bahn) mette fianco a fianco i team logistici di DB Cargo, DB Schenker e DB Transa-Spedition.  Merci urgenti come cibo, acqua potabile, indumenti caldi, articoli sanitari e prodotti medici vengono trasportate direttamente nel paese scelleratamente attaccato dai vicini con un treno merci attraverso un “ponte ferroviario”. Le donazioni vengono raccolte su camion in Germania, imballate in container e infine trasportate attraverso il confine con l’Ucraina con un treno merci nella rete ferroviaria europea di DB Cargo.

L’iniziativa è denominata Schienenbrücke Ukraine (Ponte ferroviario per l’Ucraina). Il “ponte”  è stato incarnato con successo da numerosi convogli. Una locomotiva è stata dedicata a questo scopo, ed ha ricevuto una scritta speciale:

Schienenbrücke Ukraine – #WeStandWithUkraine

SchienenBrücke Ukraine

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Pubblicato il 26 marzo 2022, ultimo aggiornamento 13 aprile 2022

Era da un po’ che volevamo parlare della scala N a Kiev, e l’argomento è divenuto di scottante attualità…

Giuseppe Parato è noto nel mondo della scala N per la sua collaborazione con Bodo Fonfara (di Euromodell FP: la P sta proprio per Parato). Nel 2005 anni fa ha deciso di vendere l’avviatissima e storica farmacia di famiglia di Manduria (in Salento) della quale era titolare per trasferirsi in Ucraina. A Kiev ha la sua collezione di modelli, mostrata in un libro del quale abbiamo trovato immagini in un forum russo.

Copertina del volumetto in cui Giuseppe Parato descrive la sua collezione

Alcune immagini sono degli scan di qualità bassa, ma questo è quel che si trova.

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Pubblicato il 12 febbraio 2022

Le ferrovie statunitensi hanno sempre avuto un fascino particolare: l’epopea della costruzione della transcontinentale, le locomotive del West, i grandi mostri articolati come le Big Boy e le Challenger, il fascino dei lunghissimo treni merci chiusi dai Caboose, i nomi esotici delle compagnie ferroviarie e le relative, colorate livree, il mito delle carenate…

Di varie di queste cose abbiamo già avuto modo di parlare in altre note. Ne ricordiamo alcune:

Per gli amanti di 1:160 abbiamo segnalato in passato anche la “N Scale Locomotive Encyclopedia”.

Ora, per gli estimatori del settore, indichiamo dove trovare una miriade di fotografie di epoca, come la seguente:

Denver, Rio Grande and Western 3602. Foto Ron V. Nixon – Copyright Museum of the Rockies Photo Archive

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Pubblicato il 27 marzo 2021

Di treni su gomma abbiamo parlato in passato, raccontando del trasporto “anfibio” con lo  StraSchiBus tedesco e focalizzando sulla “Michelina” che aveva viaggiato anche in Italia. Oggi vediamo una variante sperimentata in svizzera: proposta ancora dalla francese Michelin, ma questa volta non su mezzi automotori ma su rotabili trainati: le Pneuwagen svizzere.

SBB Pneuwagen – Werksfoto Schlieren – Wagimuseum Schlieren

Quella incredibile serie di ruote fa venire in mente la Tyrrell P34 con la quale Jody Scheckter vinse il Gran Premio di F1 di Svezia ad Anderstorp nel 1976.

F1 Tyrrell P34

Come la P34, le Pneuwagen furono solo un passaggio temporaneo, ma non per questo non interessante.

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Pubblicato il 27 febbraio 2021

Qualche tempo dedicammo una nota alle littorine in Africa (Eritrea, Somalia e Libia). In quell’occasione avemmo modo di parlare un poco delle Ferrovia Eritrea, ferrovia a scartamento ridotto costruita durante l’occupazione italiana a partire dal 1887 e completata nel 1928, che collegava il porto della città di Massawa alla capitale Asmara per poi proseguire il suo percorso verso le città di Cheren e Argodat.

Rara immagine di una littorina eritrea a benzina (riconoscibile dalla porta centrale)

in un altro citammo la presenza delle locomotive Mallet R.440 e R.442 in quella terra, dopo che ebbero svolto servizio in Sicilia.

R440 in Eritrea (da internationalsteam.co.uk)

Questa volta vogliamo raccontare una storia recente che di nuovo sposa le ferrovie eritree con rotabili italiani: le motrici Ranzi (e non solo, come vedremo).

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Pubblicato il 7 marzo 2020, ultima modifica 21 gennaio 2023

Intermodalità è un concetto chiave per la modernizzazione del trasporto merci. Il caso più eclatante è quello dei containers, che possono essere caricati su navi, treni e camion per trasportare merci dall’origine alla destinazione. Nel caso del trasporto aereo abbiamo invece containers specializzati, ma almeno uno di questi (M6: venti piedi, o 6 metri circa) è usato anche in ambito stradale e ferroviario.

Spesso però parlando di intermodalità la prima cosa che viene in mente è il trasporto di autotreni carichi sui carri (ad esempio i Saadkms) come nella RoLa – Rollende Bahn tedesca.

Carro Saadkms – Foto © Mauro Rastello da Trenomania

Meno immediato è pensare al trasporto stradale di carri merci: ci questi ci siamo già occupati altrove (nota sui Culemayer).

Culemayer tra Milano e Limbiate, data imprecisata., probabilmente negli anni ’80. Marco Moerland da Flickr

Ancor meno intuitivo è il caso di rotabili ferroviari che trasportano rotabili ferroviari: ma proprio di questi discutiamo questa volta.

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Pubblicato il 23 novembre 2019

Per riconoscere la macchina presente in questa foto bisogna stropicciarsi un po’ gli occhi…

Una motrice misteriosa – Foto Bruno CIvidini da ilportaledeitreni

Eppure questo coso dall’aspetto tedesco (Bundesrepublik), con i loghi della fittizia società ferroviaria TTT (?!?) è proprio lei: una Tartaruga mascherata! Anzi, per la precisone la E.444.046 in un improbabile travestimento.

Ma vediamone la storia…

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