Pubblicato il 20 aprile 2024
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La tratta ferroviaria tra Roseville (Sacramento, California) e Sparks (Reno, Nevada) è chiamata Roseville Subdivision, ed è parte della Overland Route, che corre da da Council Bluffs, Iowa / Omaha, Nebraska alla San Francisco Bay Area, parte della First transcontinental railroad (“Pacific Railroad”) aperta il 10 maggio 1869. Dai 50 m.s.l.m. di Roseville (California) scavalca la Sierra Nevada salendo ad est verso il Donner pass (2151 m) che attraversa in un tunnel a quota 2099 m. (Summit) e da lì scende ai 1373 m. di Reno (Nevada). Lungo il percorso vi sono numerose gallerie, e diversi paraneve (show shed, ovvero delle tettoie aperte su un fianco, assimilabili anch’essi a tunnel).
Un paraneve (snow shed) protegge la ferrovia da una valanga. Marias Pass, 2018. Foto BNSF Railway.
Gli oltre 2000 m di salita tra Roseville e il Summit sono superati in 87 miglia (140 km), con una pendenza massima del 2,3%. A inizio ‘900, occorrevano ben sei locomotive di tipo Consolidation (2-8-0) o Mastodon (4-8-0) per far salire un treno a 10 miglia orarie (16 km/h). Giunte al valico, le locomotive ausiliarie tornavano senza traino a Roseville, creando un traffico che saturava la linea. Per risolvere il problema, si seguirono due strade: la prima fu di raddoppiare i binari, almeno in certe tratte. La seconda di cercare di ottenere motrici più potenti, in modo da diminuire il traffico di rientro.
Questa seconda strada trovò la soluzione quando la Baldwin Locomotive Work riprese l’idea del francese Anatole Mallet. Questi aveva ideato un tipo di locomotiva concepito per le reti a scartamento ridotto che avevano il vincolo di poter percorrere raggi stretti, e che quindi non potevano essere imponenti. Il proposito di Mallet era di costruire motrici basate su due carri motori di cui uno snodato: la macchina articolata poteva quindi avere diversi assi motori senza la rigidità che questi comportavano, e pertanto potevano iscriversi in percorsi tortuosi. Quanto al vapore necessario, la caldaia lo forniva direttamente ad uno dei carri motori, mentre il secondo veniva alimentato dagli scarichi del primo: era nato il motore compound (o a doppia espansione). Baldwin Locomotive Works applicò l’idea a macchine a scartamento normale e con un gran numero di assi, costruendo motrici gigantesche e di enorme potenza. In particolare, proprio per la Southern Pacific che intendeva usarle sulla Roseville Subdivision costruì due motrici articolate che furono consegnate nel 1909 : le Mallet Consolidated (MC-1) numerate 4000 e 4001.
SP MC-1 4001, foto Daniel McKellips nel 1909, da northeast.railfan.net
Avevano rodiggio 2-8-8-2 con ruote motrici da 57 pollici (145 cm) ed erano ovviamente a doppia espansione, con cilindri ad alta pressione da 26 pollici (66 cm) e a bassa pressione da 40 pollici (101 cm!). Pesavano 394,150 libbre (179 tonnellate!), e sprigionavano una potenza di 4000 CV. La pressione della caldaia era 200 psi (libbre per pollice quadro), pari a 13,8 bar. La forza di trazione era di 85.040 libbre forza (378 kNewton). Per confronto, la forza di trazione di un FS E.652 è di 284 kNewton. Erano chiamate “Mallet Consolidation”. Ricordiamo che negli USA ai vari rodiggi era attribuito un nome, e “Consolidation” era il nome delle locomotive con rodiggio 2-8-0: Mallet lo raddoppiava.
Due macchine gemelle furono costruite per la Union Pacific e altrettante per la Oregon Railroad and Navigation Company. Per Santa Fe, si, iniziò invece nel 1910 con motrici simili ma ridotte (2-6-6-2) .
Nacquero però altri problemi: i fumi di scarico uscivano con tale potenza che danneggiavano i paraneve, in genere costruiti in legno. Questo primo problema fu risolto con dei deflettori per i getti di aria calda, ma vi erano altre questioni più gravi. La lunghezza della motrice poneva problemi di visibilità. Soprattutto però il fumo in galleria rendeva intollerabile e pericoloso il lavoro dell’equipaggio di cabina. Si dice che un macchinista, stufo di sopportare questa tortura, abbia deciso di girare la macchina, facendola procedere a ritroso. In questo modo la cabina di guida tornava ad essere vivibile. I problemi di visibilità invece non erano risolti perché il tender si trovava davanti alla motrice, ed inoltre il macchinista non era sul lato dei segnali. Fatto sta che questa soluzione, per quanto parziale, fu colta al volo dalla Southern Pacific, che ordinò alla Baldwin delle locomotive uguali, ma rovesciate. Dovevano essere proprio convinti della questione, perché, senza passare attraverso una sperimentazione, vennero immediatamente ordinate ben 15 macchine di questo tipo (MC-2 4002-4016) che furono consegnate nel febbraio e marzo del 1910. Fu la nascita delle Cab Forward californiane.
SP MC-2 4015 con tender a due assi, da northeast.railfan.net
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