Pubblicato il 21 settembre 2013, ultima modifica 6 aprile 2017
Cisalpino SA è una società creata da Trenitalia e dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), che ne detengono ciascuna il 50 %. La società ha cessato l’esercizio ferroviario, ma non sarà sciolta fino all’esaurimento di ogni pendenza legale e finanziaria. Ricordiamo che il nome “Cisalpino” era già in uso in passato in ambito ferroviario, ben prima che fosse fondata l’omonima società, per identificare un Trans Europe Express Parigi-Milano. Ne parliamo altrove.
Nata nel 1993 per gestire il traffico veloce tra Italia e Svizzera con una parco di 9 Pendolini Fiat ETR470, dal 2005 aveva preso in carico anche i treni di tipo convenzionale, trovandosi così a gestire la totalità del traffico a lunga percorrenza (escluso quello notturno) fra l’Italia e la Svizzera. A seguito del diffuso malcontento causato dalla qualità del servizio (in particolare quello legato all’esercizio con gli ETR 470) Il 12 dicembre 2009 la compagnia cessò l’attività operativa, nonostante avesse pochi mesi prima messo in servizio il primo ETR di nuova generazione (ETR.610) e fosse in attesa del completamento della commessa. La gestione commerciale dei servizi tornò in mano alle case madri FFS e Trenitalia, che hanno anche riassorbito il relativo personale.
I percorsi serviti erano:
- Milano – Basilea (Cisalpino Borromeo, Cisalpino Verbano, Cisalpino Val D’Ossola)
- Livorno Centrale – Schaffhausen/Zürich HBF (Cisalpino Cinque Terre)
- Biasca – Bellinzona – Milano Centrale (Cisalpino Lario)
- Milano Centrale – Genève Aéroport (Cisalpino Monte Rosa, Cisalpino Vallese)
- Basel – Venezia S.L. (Cisalpino San Marco)
- Firenze – Milano – Bellinzona – Zürich (CIS 13 – CIS 24)
- Zürich – Bellinzona – Milano – Trieste (EC 57)
Nel 2007 il totale delle carrozze a disposizione di Cisalpino era di 161 unità, di cui 5 bagagliai, 47 vetture di prima classe, 81 di seconda classe, 21 BH, 7 vetture ristoranti. DI queste, la maggioranza erano carrozze italiane di tipo Z1, alle quali si affiancavano delle carrozze svizzere di tipo Apm e Bpm. Per un periodo, visto che sulle carrozze italiane comunque non erano previsti comparti fumatori, le Apm e Bpm furono interamente dedicate a questi ultimi, ma solo fintanto che il treno transitava in territorio elvetico: su quello italiano la legge imponeva il divieto di fumare all’intero convoglio.
L’altro lato di una Bpm (61 85 20-90 325-2) – Foto @ maerco da trenomania
La 61 83 88-90_804-7 WR, unica Ristorante di tipo Gran Comfort in livrea Cisalpino, foto NAC, Creative Commons da mediawiki
Le carrozze erano trainate da una varietà di locomotori: in Svizzera le Re 4/4 serie II e IV, in Italia primariamente le E.444R e le E.656. Questo implicava il cambio di trazione al confine: per un periodo però vennero usate delle E.484 quadricorrente di FFS Cargo, alcune delle quali in livrea Cisalpino. La macchina poteva procedere oltre il confine, semplicemente cambiando pantografo (come oggi avviene ad esempio per le Taurus austriache). Le E.484 furono le prime macchine interoperabili ad aver svolto regolarmente servizio transfrontaliero.
Nel 2009 fu decisa la cessazione dell’operatività dal Cisalpino. Le carrozze Trenitalia destinate alla tratta abbandonarono la livrea dedicata, e tornarono al XMPR, lasciando un logo Cisalpino sulla fiancata.
Gli elettrotreni del parco Cisalpino erano:
- 9 treni ad assetto variabile ETR 470 , chiamati “Pendolino Cisalpino”
- 14 treni ad assetto variabile ETR 610
Gli ETR.470 furono semplicemente disastrosi: numerosi guasti, ritardi continui, al punto che venne creato un sito web ad hoc per tenere traccia delle pessime performance delle macchine, che con un gioco di parole fu chiamato “Cessoalpino“.
L’immagine della home page di “Cessoalpino”: un ETR 470 guasto, malinconicamente trainato da una Re 4/4
Nato quasi per scherzo, il progetto Cessoalpino ha raccolto dati per oltre 6 anni e contribuito così a dare voce ad un problema che ha colpito in modo particolare il Ticino. Con l’introduzione dei treni ICN sull’asse del San Gottardo, la situazione sul lato svizzero è notevolmente migliorata.
I nuovi ETR 610 avrebbero dovuto “metterci una pezza”, ma i primi sono entrati in servizio solo a inizio 2009, quando ormai la cessazione dell’operatività di Cisalpino era decisa.
ETR.610 in livrea Cisalpino – Foto © Daniele Monza da wwwt.rainzitaliafoto.com
Metà dei pezzi (7) furono assegnati a Trenitalia, e l’altra metà a SBB-CFF-FFS. Degli ETR.470, 4 andarono a SBB e 5 a Trenitalia.
ETR.610 in livrea SBB dopo la separazione – Foto © perseo da wwwt.trainzitaliafoto.com
A conferma di quanto fosse sentito il problema degli ETR.470 nella Confederazione, lo scorso anno è stato annunciato che i 4 convogli assegnati alla società elvetica verranno messi fuori servizio prematuramente entro il 2014. In compenso, gli svizzeri sembrano contenti degli ETR.610, tanto da averne ordinati altri 8 (da usare sulla linea del Gottardo, entrata in servizio prevista primavera 2015). La prima consegna é avvenuta nel giugno 2014.
In scala N
Nel 2008 la scomparsa Eurorail Models aveva a catalogo varie carrozze in livrea Cisalpino. Erano realizzate in resina, sugli stampi delle Eurofima di prima e seconda classe, e della Self Service:
- Art. C093 – Seconda classe a compartimenti
- Art. C094 – Prima classe a compartimenti
- Art. C095 – Seconda classe a salone
- Art. C096 – Ristorante
Le tre carrozze passeggeri Cisalpino, dal catalogo Eurorailmodels 2008
Vista dai due lati di una Cisalpino Ristorante, modello Eurorail Models
L’interpretazione di una “seconda classe a salone” probabilmente voleva interpretare la BH (l’unica a salone tra le carrozze Za FS), che però dovrebbe avere l’esterno modificato, con finestrini diversi sia da quelli della prima che della seconda classe, mentre era ricavato da una vettura Eurofima di seconda.
Il piccolo produttore svizzero WABU (catalogo reperibile sul suo sito) ha realizzato (credo su base Roco) l’intero set di carrozze Cisalpino di origine Trenitalia (Z1): 1a, 2a, BH (seconda con comparto disabili), bagagliaio e ristorante.
Carrozza B – Wabu 180.002
Carrozza D – Wabu 180.003
Carrozza ristorante – Wabu 180.004
Carrozza A – Wabu 180.001
Fine Scale München commercializzava un intero convoglio “Cisalpino” componendo elementi Wabu. Lo abbiamo segnalato qualche tempo fa.
Cisalpino trainato da una Re 484 017-9 policorrente
Nel 2009 sul forum.spur-n-schweiz.ch era stato lanciato un sondaggio per verificare l’interesse ad una riverniciatura di carrozze Minitrix SBB Apm e Bpm nei colori Cisalpino, ma poi non se ne fece nulla. (Anche Ibertren realizza le Apm e Bpm SBB).
Le Minitrix Apm e Bpm in livrea SBB-CFF-FFS
Poichè però gli N-isti non si lasciano spaventare da nulla, ecco che qualcuno se le è dipinte da sé (da un thread sul forum.spur-n-schweiz.ch).
Apm Cisalpino
Bpm Cisalpino
C’è persino un giapponese – appassionato di ferrovie elvetiche – che si è ridipinto delle Roco (Z1 italiane) per ottenere delle “Cisalpino”.
Delle FS Z1 Roco ridipinte nei colori CIsalpino: manca però il logo sulla fiancata, da train.khsoft.gr.jp
Gli ETR610 in livrea Cisalpino erano stati annunciati da ACME che però ha cancellato il programma.
Gli ETR470 in scala N non ci sono: ci sono invece i 480, in versione giocattolo di New Ray e statica di Del Prado. Tuttavia gli ETR470 sono derivati dai 460, da cui differiscono per la parte elettrica ed elettronica per poter svolgere servizio sia a 3 kV CC che a 15 kV CA. Per contro l’ETR.480 è del tutto identico sia esteticamente che tecnicamente all’ETR.460, differendone nell’allestimento della carrozza ristorante per la presenza di un portellone per il carico/scarico merci e per il tipo di interconnessioni tra una carrozza e l’altra. Le altre differenze sostanziali riguardano il tipo di aggancio (automatico) anteriore che ne permette il recupero più agevole in caso di avarie, la predisposizione all’installazione di SCMT ed ERTMS di 2º livello, e quella logistica ed elettrica per trasformarlo in treno politensione atto alle nuove linee italiane AV a 25 kV mediante l’applicazione dei trasformatori di linea, dei sezionatori ed interruttori AT, nonché dei pantografi. Pertanto il “Cessoalpino” sarebbe ricavabile a partire dai modelli di 480 esistenti, giacché da un punto di vista estetico la carrozzeria non presenta differenze rilevanti. Di un lavoro analogo (traformazione del modello New Ray nel pendolino sloveno SŽ 310) abbiamo già parlato in passato.
Aggiornamento 2016
Annunciato nel catalogo novità Arnold Rapido 2015, nel 2016 è stato commercializzato un set (HN 2225) composto di una Re 484 e di tre carrozze Z (una prima e due seconde classi).
Set Arnold HN 2225
Re484-016-1 Arnold Rapido da trenini.jimdo.com
61 83 19-90 182-2 A Arnold Rapido da trenini.jimdo.com
61 83 21-90 340-2 Arnold Rapido da trenini.jimdo.com
61 83 21-90 526-0 Arnold Rapido da trenini.jimdo.com
Simultaneamente anche Minitrix ha proposto un set analogo, nel quale però le carrozze sono le svizzere Apm e Bpm (qui due prime e una seconda).
La confezione dell art. Minitrix 11629
Re484-016-1 Minitrix da trenini.jimdo.com
Apm 61 85 10-90 252-0 A Minitrix da trenini.jimdo.com
Apm 61 85 20-90 319-5 A Minitrix da trenini.jimdo.com
Minitrix da trenini.jimdo.com
Sempre nel 2016, allo Hobbymodel di Verona è apparso un interessante complemento prodotto da Fratix: la carrozza bagagliaio e la carrozza Self Service.
Bagaliaio Z Cisalpino Fratix
Self Service Cisalpino Fratix
Dunque ora l’intera composizione di un Cisalpino a composizione tradizionale è riproducibile con rotabili acquistabili sul mercato.
Chi comunque volesse realizzare da sé una XMPR con logo Cisalpino, può partire da una carrozza Z XMPR Roco, Fleischmann o Arnold ed usare il logo in formato svg, reperito in Public Domain, per crearsi delle decals.
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