ultimo aggiornamento: 17 novembre 2010 |
Ho ricevuto diverse domende su come sia possibile ottenere una collezione di rotabili italiani senza spendere un capitale. La prima questione è: ma davvero vuoi fare un plastico a tema italiano? Già, perché scegliendo un’altra ambientazione (che so, tedesca, svizzera o americana) si può spendere davvero molto meno. La scelta decisamente più economica è l’ambientazione USA, che però è anche la più lontana dai treni che siamo abituati a vedere. Quelle tedesca e svizzera sono al secondo posto. Per queste ambientazioni ci sono motrici di ottima qualità (Fleischmann, Minitrix, Arnold) e le si può trovare usate ma in ottimo stato su ebay.de a meno di 50 € (circa 50-90€ per una loco a vapore, a seconda del tipo). Perfino il bellissimo coccodrillo svizzero sono riuscito a comperarlo (con una buona dose di fortuna) A 100€.
I vagoni passeggeri si possono trovare attorno ai 10€, e i merci (specie se comperati in blocco) attorno ai 3-4€.
Ambientazioni più di nicchia (francese, spagnola, austriaca, olandese, e – sigh – italiana) hanno meno modelli e prezzi più alti. Dunque se si vuole fare un plastico europeo, meglio scegliere il tema tedesco o svizzero (e il tedesco è un po’ più economico dello svizzero).
Ma se si vuole proprio l’italiano… passiamo in rassegna quello che si può fare. Non raggiungeremo la ricchezza della collezione di Paolo, ma proveremo a mostrare come un piccolo plastico sia popolabile con mezzi italiani senza spendere un capitale, e senza ricorrere all’autocostruzione. Cominciamo dai carri merce: seguiranno in altri post le vetture passeggeri e quindi le motrici.
Per quanto riguarda i carri merce, osserviamo che la circolazione europea dei carri è mista. Carri tedeschi, francesi, belgi, olandesi, e di vari paesi dell’Est Europa si mescolano in composizioni varie. Il sito tramtreniealtro ha una bella tabella dei vari tipi. I codici vari (inclusi quelli che identificano la nazione di appartenenza) si trovano su segnalifs.
Come detto, carri merce generici sono ottenibili su ebay. Conviene cercare su ebay.de: ebay.it è SEMPRE più caro, ed offre meno scelta: nel momento in cui scrivo (2010), le aste per oggetti in Scala N sono 17.000 su ebay.de e 370 su ebay.it (45 volte meno!). I “compralo subito” (che in genere offrono opportunità meno interessanti delle aste) sono 30.000 contro 2.700…
I pezzi possono essere comperati singolarmente o a lotti (si trovano aste in cui vengono offerti in gruppo pezzi trovati nella soffitta del papà o del nonno…). Acquistare in blocco permette di contenere le spese di spedizione, e di pagare prezzi medi inferiori ai 5 € per pezzo: 65€, spedizione inclusa, e un bel merci con una dozzina di carri è pronto per essere trainato! E quando corre sul plastico, il fatto che la marcatura sia DB o SNCF e non FS non si nota (e anche in vetrina ci vuole la lente).
Se si vogliono carri marcati FS, la caccia si fa un po’ più difficile (e/o costosa). Si può ricorrere ad artigiani, come Pirata, e nel loro catalogo trovare carri chiusi, telescopici, telonati e per trasporto cereali. Oppure cercare tra i modelli industriali di Roco, Fleischmann, Minitrix, Arnold, Lima, Rivarossi. La collezione di Cristian Cicognani ne mostra una sessantina.
Nella prossima puntata di questa miniserie parleremo delle carrozze passeggeri.
Tradotto da Google:
Ancora una volta, un argomento molto interessante sul tuo blog. Sto diventando sempre più interessato a ferrovie italiane, ma come sapete non c’è praticamente nulla disponibile da oggi i produttori. Tuttavia, i marchi “Lima” e “Rivarossi” sono ben conosciuti qui in America grazie ai loro molti prodotti che sono stati venduti nel retro USA nel 1970. Sto cercando di ottenere una coppia, ma sono curioso di sapere i dettagli e quanto bene che corrono. Comunque, non vedo l’ora di più in questa serie sulle locomotive italiane! Grazie!
(Original English):
Again, a very interesting topic on your blog. I am becoming more interested in Italian railways, but as you know there is virtually nothing available from the manufacturers today. However, the brands “Lima” and “Rivarossi” are well known here in America thanks to their many products that were sold in the USA back in the 1970’s. I am looking at getting a couple, but I am curious about the details and how well they run. Anyway, I look forward to more in this series on Italian locomotives! Thanks!
Thanks Jerry for your interest, and congratulations for your very attractive and interesting quinntopia blog. I am sure you are aware of this, but just in case: if you’re interested in Italian N-scale models, you should get in touch with Blaine Bachmann – I think he can give you hints on how to get such models in USA. And sure, soon I’ll publish the follow-up of this post!
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