Pubblicato: 29 dicembre 2012, ultima modifica 5 ottobre 2016
Queste macchine di origine ceca dall’aspetto strano, e dal suono di tromba simile a quello di una nave prestano servizio sui binari italiani da una decina di anni. Per il loro stravagante aspetto sono ovunque chiamate “Occhialute” (in ceko “brejlovci”). I tedeschi, sempre più precisi degli altri, le chiamano “Taucherbrillen”: occhiali da subacqueo.
Si tratta delle macchine progettate nel 1968 per le ČSD, le ferrovie dello stato della ex Cecoslovacchia, allo scopo di sostituire la trazione a vapore e che in patria erano state immatricolate come Serie T 478.3 (e dal 1998 come serie 753, mentre i due prototipi costruiti nel 1975 ed altre 84 unità costruite tra il 1978 e il 1980 furono classificate invece nel gruppo 754). Erano state pensate per un servizio multiruolo, dal treno viaggiatori pesante e al treno merci, con la velocità massima di 100 km/h. In totale ne furono realizzate ben 408, divise in 7 sottogruppi.
Dal 1991 163 locomotive furono ricostruite sostituendo l’obsoleto sistema di riscaldamento a vapore con il REC (riscaldamento elettrico a 3000 volt a corrente continua). Le locomotive ammodernate vennero classificate come serie 750i. In seguito alla scissione della Cecoslovacchia in Repubblica Ceca e Slovacchia avvenuta nel 1993, le locomotive ammodernate vennero suddivise tra i due paesi. La ridistribuzione vide 117 locomotive assegnate alle Ferrovie Ceche (CD) e 46 alle slovacche (Slovenskej Železnice, ŽSR). Le restanti motrici, non modernizzate vennero gradualmente accantonate.
Le locomotive presenti in Italia sono arrivate a partire dal 2001 e sono state oggetto di svariate modifiche e trasformazioni, da parte della ditta Leon d’Oro di Marmirolo, per adattarle agli standard richiesti per la circolazione in Italia (omologazione della RFI – CESIFER). Il rappresentante per l’Italia di queste motrici è la Servizi Ferroviari Italiani srl.
A seconda della motorizzazione sono state immatricolate come D.752 (quelle che conservano la motorizzazione di costruzione ceca: motori diesel a 6 cilindri di costruzione ČKD) e come D.753 (quelle con nuova motorizzazione Caterpillar). Ai motori diesel è accoppiato un generatore a corrente continua ČKD nelle prime e a corrente alternata trifase di produzione Siemens AG nelle seconde. La trasmissione e la trazione sono di tipo elettrico. Le locomotive di Nord Cargo hanno avuta una diversa classificazione: DE.520.xx FM, pur essendo delle 753.
La velocità massima ammessa, pari a 100 km/h, non è elevata ma più che sufficiente per le esigenze delle imprese committenti.
Le caratteristiche tecniche di queste macchine sono:
- Rodiggio: B’o B’o
- Peso: 72t
- Lunghezza: 16,66m
- Interperno: 9,00m
- Potenza Massima: 1213 kW (1650 cv) @ 775 giri (1450 kW per le D.753)
- Massa frenata: 50t
- Velocità massima: 100km/h
- Rango di velocità: A
- Comando multiplo
- Impianto antincendio
- Condizionamento in cabina
Sono caratterizzate da una cabina particolamente spaziosa che offre una ottima visibilità.
Il parco italiano è attualmente (fine 2012) costituito da:
- 17 unità presso Nord Cargo
- 8 unità presso la Ferrovia Adriatico Sangritana
- 7 unità presso la Sistemi Territoriali
- 2 unità presso la Società Ferrovie Udine-Cividale
- 2 unità presso le Ferrovie del Sud Est
- 2 unità presso la Rail Cargo Italia (Linea)
- 2 unità presso la Rail Traction Company
Alcune di queste macchine erano in precedenza appartenute a:
- Del Fungo Giera (6 macchine)
- SGS Orione Srl, Potenza (1 macchina)
- Hupac (4 macchine)
- Strade Ferrate del Mediterraneo (2 macchine)
Su flick’r vi sono quasi 500 (belle) foto delle D752/753, in maggioranza relative al loro servizio italiano, ma anche alcuni scatti fatti nella terra d’origine.
Un articolo del 2003 su photorail contiene diverse notizie interessanti dell’epoca.
Le livree delle macchine italiane
Passiamo in rassegna le varie livree che le macchine hanno vestito in Italia, e ne approfittiamo per dare anche qualche cenno sulle società presso cui hanno prestato servizio, visto che non tutte sono notissime ai più.
La livre più comune è quella rossa con un trapezio grigio chiaro (con base minore in basso) sulla fiancata, personalizzata poi da loghi e scritte sociali. E’ il caso di Hupac, Sangritana, Ferrovie del Sud-Est, Del Fungo Giera, Strade Ferrate del Mediterraneo. Di queste, Hupac e Sud-Est hanno “la montatura degli occhiali” bianca.
- Nord Cargo S.r.L. (FM)
Nord Cargo è una società del gruppo DB Schenker partecipata al 40% da FNM Spa (ex Ferrovie Nord Milano Spa), dalla quale NordCargo era stata scorporata a fine 2003. Possedeva 18 unità immatricolate DE.520.002-018 FM . La 01 è stata venduta alla Ferrovia Udine Cividale, altre tre sono state cedute ed attualmente sono 14 le motrici rimaste in forza a NC. Nonostante la diversa classificazione, sono di fatto delle 753 (motore Caterpillar). L’esordio commerciale di queste locomotive avvenne il 1° luglio del 2003. Queste macchine vengono normalmente utilizzate su servizi a breve raggio, per trasporto intermodale o di automobili, prevalentemente in doppia trazione a comando multiplo. Sulla rete sociale sono presenti sia sul ramo di Milano che su quello di Iseo, sia in testa ai treni merci che per servizi di manovra e di riserva.
Le 001 e 002 ebbero livrea rossa con logo FNM, le altre ricevettero la classica livrea bianco verde di NordCargo.
- Hupac (HU)
Hupac, fondata nel 1967 a Chiasso dove si trova la sede principale, è l’azienda leader nel trasporto combinato attraverso le Alpi svizzere ed è uno dei principali operatori in Europa. Gestisce un network di 100 treni al giorno con collegamenti tra le maggiori aree economiche europee.
Aveva le 4 macchine D.753.701-704 HU che sono state poi cedute a Ferrovie del Sud-Est e a Strade Ferrate del Mediterraneo, e quest’ultima le ha girate dopo poco tempo a Linea.
- Ferrovie del Sud Est (FSE)
La società FSE che gestisce (in Puglia) la più estesa rete ferroviaria omogenea italiana dopo le Ferrovie dello Stato possiede 2 unità, immatricolate D.753.701-702 HU ex Hupac. La livrea è rimasta quella Hupac (e la marcatura anche), con la sola modifica del logo. Le macchine sono state qui usate anche per il servizio viaggiatori.
- Ferrovia Adriatico Sangritana (SG)
La Ferrovia Adriatico Sangritana, inaugurata nel 1912, ha sempre rappresentato per il territorio Sangro-Aventino una realtà di notevole importanza per quanto attiene il servizio di trasporto ferroviario ed automobilistico. Cura il trasporto pubblico locale mediante la propria rete sociale (Marina San Vito – Castel di Sangro) ed altre reti regionali (RFI). A ciò si aggiunge anche l’attività di trasporto merci su ferro, grazie alla presenza della Sangritana nella gestione dei più importanti raccordi industriali e portuali della regione, nonché alla collaborazione con Trenitalia per il trasporto merci su altre reti sociali.
Proprio all’ambito merci sono destinate le 8 unità immatricolate nel 2000: D752.501-508 SG (v. galleria di foto su trenomania). A novembre 2010 la 502 e la 504 risultavano accantonate nel deposito di Lanciano, le 501, 503, 506 e 508 erano regolarmente in servizio presso la Sevel per la movimentazione dei treni da Parco Saletti allo scalo di Torino di Sangro mentre le 505 e 507 erano in affitto alla Fret Italia, che fa capo alla SNCF, e svolgevano servizi principalmente sulle linee secondarie del Piemonte.
Nel 2009 furono effettuati due cicli di prove per Ferrovie della Calabria, in previsione dell’ingresso della società ferroviaria cosentino-catanzarese nel mondo del trasporto (locale e merci) della Regione Calabria. Per le corse prova sono state noleggiate due delle D752. Durante l’estate le due D752 si trattava delle unità 507 e 508, mentre a dicembre erano le unità 503 e 508. In occasione delle prove la 508 ricevette la livrea “Ferrovie della Calabria”.
- Strade Ferrate del Mediterraneo (SF)
SFM era una compagnia ferroviaria che fu assorbita nel 2004 da DB Schenker Rail Italia (e in un periodo intermedio fu chiamata Railion Italia). Possedeva 3 unità – una immatricolata D.752.509 SF (poi venduta a DFG) e due immatricolate D.753.703-704 SF (poi vendute a Linea).
- Del Fungo Giera (DG)
La società romana Del Fungo Giera servizi ferroviari, in precdenza Ferronova e successivamente Impresa Ferroviaria italiana S.p.A fu dichiarata fallita nell’aprile 2008 ed il suo imprenditore Domenico Maria Libro fu inquisito ed arrestato per bancarotta fraudolenta. Per quanto riguarda l’impresa era giunta a a detenere una quota pari al 70% del mercato del trasporto del gas da e per l’Italia.
Delle motrici di cui ci occupiamo qui, possedeva 6 unità: una D.752 (la 509, in livrea grigio-rossa con loghi DFG) e cinque D.753: le 056-060. Di queste, una (la 058) era in livrea interamente rossa, mentre le restanti quattro, provenenti da Nord Cargo, avevano cambiato marcatura ma mantenuto la livrea FNM.
- De520.10-> D.753.056,
- De520.02-> D.753.057,
- De520.06 -> D.753.059,
- De520.07 -> D.753.060
- Orione srl
La società Orione srl è stata costituita nel 2007 con il conferimento di rami d’azienda delle società Raccordi Ferroviari Bonaventura Luigi srl. Acquisì la D.753.058 (ex Del Fungo Giera), ma dopo breve tempo la cedette alla Società Ferrovie Udine-Cividale
- Società Ferrovie Udine-Cividale (FUC)
La “Società Ferrovie Udine – Cividale s.r.l.” nata nel 2005 gestisce la storica linea linea inaugurata lel lontano 1886. Delle motrici oggetto di questo articolo possiede 2 unità: la D.753.058 (ex Orione) e la De520.01 (ex Nord Cargo)
- Sistemi Territoriali (SI):
La Sistemi Territoriali gestisce la linee Adria – Mestre (57 Km a binario singolo non elettrificato). Ha, nel suo parco macchine, 7 CMKS D.753 immatricolate 001-007 SI.
- Linea SpA – Rail Cargo Italia (LI)
Linea SpA nasce nel 2007 dalla Ditta Tiberco, che le gira la propria licenza di esercizio ferroviario ottenuta nel 2006. Nell’agosto 2007 parte il primo treno: Ospitaletto-Lecco. È comunque nel 2008 che nasce la vera e propria attività di trazione, con il trasporto di GPL da Brindisi per il Nord est (Domegliara, San Giorgio di Nogaro, Arquà Polesine e Portogruaro). A inizio 2009 Rail Cargo Italia, una azienda del gruppo Rail Cargo Austria, acquisisce il 55% di Linea. Nel gennaio 2012 si ha un “rebranding” di Linea in Rail Cargo Italia. che a inizio 2012 ha acquisito Linea SpA. La società sembra però essere destinata ad avere vita breve, in quanto Rail Cargo Austria pare intenzionata a cedere le proprie controllate estere.
Linea possedeva 2 unità immatricolate D.753.703-704 LI (ex FSM, ex Hupac). Inizialmente (2007) le macchine avevano la solita livrea rosso-grigia, con i soli loghi a contraddistinguere le macchine. Si noti in foto che la marcatura ha già perso la “HU” ma non ancora acquisito la “LI”. Poco dopo ebbero la livrea bianco-nero-arancio, che però quest’anno hanno nuovamente abbandonato per vestire quella bianco-rossa di RCI. In vista del nuovo assetto societario le due macchine potrebbero però a breve indossare la loro quinta maglia (senza contare quelle già vestite nella loro terra d’origine): peggio della carriera di un calciatore…
- Rail Traction Company (RT)
Rail Traction Company SpA (RTC) è una società di trazione ferroviaria privata fondata nel febbraio 2000. E’ stata la prima impresa ferroviaria privata ad effettuare un servizio di treni merci lungo l’asse del Brennero, assicurando servizi di trazione ferroviaria agli operatori logistici del trasporto merci che organizzano treni completi sia nel settore dell’intermodalità, che in quello di tipo tradizionale. Bolzano e Verona, nodi internazionali e nazionali del traffico ferroviario, rappresentano rispettivamente la sede legale e la sede operativa della società. L’azionariato di RTC è composto dal socio di maggioranza STR SpA che detiene il 94,79% delle azioni, DB Schenker Rail Deutschland Ag con il 4,47% e dal socio di minoranza Reset 2000 (0,74%).
RTC usa le D.753, in servizio dal 2003 quando sono state completamente rimodernate, prevalentemente per i servizi “dell’ultimo miglio”, ma può capitare di vederle usate altrimenti. Le 2 unità sono immatricolate con i seriali 732 e 733 RT.
Un bel video su flick’r mostra la D753.732 in spinta a Monfalcone nella primavera 2012.
“Occhialute” nel modellismo (e in particolare in scala N)
In H0 Hornby-Rivarossi ha riprodotto la 753 in varie livree: Sistemi Territoriali, Linea, RTC, DFG, Nord Cargo.
In scala N c’era stata nel 2004 a Novegro la fugace apparizione di “Lambro Models” che aveva annunciato le D.752 che però non approdò mai alla produzione.
Successivamente Ilario Baccari (Ferrovia del Caimano) aveva realizzato e venduto delle casse in resina della D.753 in varie livree.
Vari anni fa, la ASN aveva distribuito tramite il suo Ennegozio una quarantina di scocche in resina della D.753 prodotte da Gerald Lambourn. Almeno alcune sono state portate allo stato di modello finito, come quelle di Paolo Pacini.
Quest’anno (2012) sono apparsi modelli italiani di un produttore ceco: THModel. Si tratta in realtà della sola D.752 in livrea Sangritana. A 199 Euro a me pare davvero un pò cara, anche il prezzo include le spese di spedizione, e chi l’ha presa la trova fatta bene e senza sbavature. Monta un motore a 3 poli Mabuchi; è possibile installare il decoder. La stessa macchina, venduta direttamente dal produttore su ebay a dicembre, ha raggiunto un più ragionevole prezzo d’asta di circa 140 Euro.
L’imperiale del modello di THModel rispecchia abbastanza bene (con piccole differenze) quello della D.752 della Sangritana. Si noti che l’imperiale differisce visibilmente da quello delle D.753 (si vedano per confronto le foto sopra della FNM e della RTC) che invece è riprodotto dal modello di Baccari e Lambourn.
Recentemente su ebay.it è apparsa anche la T478.3 ČDcargo di TH Model, che presenta una variante rispetto all’imperiale della D.752 italiana (il parallelepipedo sull’imperiale all’altezza del primo oblò, che è assente sulla D.752).
THModel è un piccolo produttore ceco interessato alle sole ferrovie Ceche. Sul sito di Petr Litomyský, un produttore ed importatore di materiale in scala N, TT e Z si può trovare l’intera produzione di modelli cechi in N di THModel, tra cui le 478.3 e 753 ČD.
In vari si sono chiesti come mai TH Model abbia prodotto la sola macchina della Sangritana senza proporre altre livree. In realtà come abbiamo visto il modello è adatto alla 752 italiana, e quindi oltre alla Sangritana (che peraltro come detto circola anche in Piemonte ed ha viaggiato in Calabria, e quindi non è di interesse strettamente regionale) le uniche altre livree correttamente possibili sarebbero quelle degli esemplari unici di DFG, FSM e della breve stagione della Ferrovie della Calabria. Per tutte le altre livree occorrerebbe il corpo della 753, che come visto differisce per l’imperiale (non so se vi siano altre differenze che mi sfuggono).
Sempre in Repubblica Ceca, odlitkymodely ha dei corpi delle 753 ceche in poliuretano grigio a 155 corone ceche, pari a circa 6 Euro. Anche qui dettagli del’imperiale sono simili a quelli delle D.752 italiane – con qualche piccola differenza. Non sembra però facile procurarsela.
Ancora in Cechia, il sito Dk-models propone una lastrina fotoincisa del modello a circa 35 Euro, più 10 di spedizione.
Anche questo sembra avere l’imperiale adatto per la 752 italiana. Come modelli della 753 italiana mi pare dunque ci siano solo i citati modelli di Baccari e Lambourn.
Aggiornamento del 2014:
Fine Scale München ha annunciato la produzione della 752 e 753 in varie livree.
Le versioni italiane previste sono:
- DE 520-04 FNM NORD CARGO (FNM Ferrovie Nord Milano), verde
- DE 520-01 FNM NORD CARGO (FNM Ferrovie Nord Milano), rossa
- D 752 FAS SANGRITANA, rosso-bianco, prima versione
- D 753 RAIL CARGO ITALIA
- Cassa interamente in fotoincisione di alpacca. Respingenti di ottone.
- Motore FAULHABER con volano. Telaio pesante di ottone, fatto di EUROMODELL Bodo Fonfara. 1 cerchiatura di aderenza. Prese di corrente su tutte le ruote. Uncino per ganci normali da una testata, dall’altra riproduzione del gancio originale.
- 3 fanali frontali e 2 luci rosse di coda, inversione col senso di marcia.
- Decoder digitale DCC preinstallato, con funzionamento anche in analogico
- Sound module a richiesta con sovraprezzo.
- Modello consegnato in una scatola di legno massiccio pregiato.
Il prezzo a listino é 980 €. Per dettagli si veda il sito di FSM.
Anche Minitrix ha presentato un modello di “Occhialuta” italiana: la Cargo DE 520 FM (art.16734). Annunciata nel gennaio 2015, è arrivata sui banconi dei rivenditori nel 2016. Si tratta di una versione “DCC-SX-Sound” con le funzioni definite nella seguente scheda.
In Italia è commercializzata da Pirata al prezzo di 260€ (versione digitale con sound).
As always, another excellent description of Italian rolling stock! I’ve seen photos of this unusual looking locomotive and was curious about, but your artical explained a lot! I also appreciate the thorough look at all the liveries of this loco just in Italy! Wow! I was quite surprised to see so many! I hope some day you can provide more information on all the different private and state railways of Italy, I find it a very fascinating area! Thanks again!
a quanto quelle di fine scale munchen? prezzo da gioielleria?
Già: 980 Euro… vedi http://www.finescalemuc.de/neu-auf-diesen-seiten.htm
Ho notato che in tutte le foto di 753 e 752 circolanti in Italia non sono presenti, sopra i carrelli, quei pendini che sono stati riprodotti dalla Roco e sono visibili in foto di locomotive Cecoslovacche.
Sai dirmi qualcosa?
Sto montando la lastrina TT di dk- model e loro li hanno inseriti, ma pensavo di eliminarli.
Complimenti per l’articolo, interessante come al solito.
Non saprei, non li avevo notati.Se scopri qualcosa fammi sapere! Grazie per i complimenti…
Originariamente la sospensione cassa carrello delle T478 ceche era realizzata con pendini esterni che sospendevano la cassa per mezzo di silent-block. Tale soluzione venne abbandonata e varie locomotive (tra le quali tutte quelle arrivate in Italia) ricevettero la nuova sospensione composta da 4 molle in gomma-metallo sulle quali poggia la cassa e che realizzano anche un perno di rotazione virtuale del carrello. Il trascinamento è realizzato mediante un puntone saldato alla cassa che si innesta in un’asola del Carrello, che ha solo la funzione di trasmettere gli sforzi longitudinali di trazione e frenatura.