Pubblicato l’11 maggio 2013, ultima modifica il 9 aprile 2024
Al passaggio di un convoglio come quello della foto seguente, la danza dell’alternarsi di finestrini alti e bassi denuncia la presenza di carrozze “Tipo Vicinale – Piano Ribassato”, che quasi cinquanta anni fa innovarono il panorama del traffico ferroviario “locale”.
La seconda vettura in foto, con aeratori sull’imperiale, è una “prima serie”, mentre tutte le altre, con il cassone di condizionamento sul tetto, sono carrozze ristrutturate. Ma andiamo con ordine.
Le carrozze vicinali a piano ribassato sono carrozze destinate al trasporto di passeggeri, specifiche per l’utilizzo sulle linee regionali. Prodotte in due serie, queste carrozze furono le prime in Italia ad essere dotate dell’intero piano centrale ribassato per rendere più agevole e rapida la salita e discesa dei passeggeri (operazione per la quale viene usato l’orribile termine tecnico di “incarrozzamento“). Gli ambienti alle estremità della carrozza sono rialzati per permettere l’alloggiamento dei carrelli, e sono accessibili internamente tramite tre gradini. Il piano centrale è posto a 60 cm dal piano del ferro, e quindi si viene a trovare a soli 5 cm dal piano di calpestio del marciapiede rialzato (tipo P55), ovvero a 35 cm da quello del marciapiede normale (P25). La tecnica del pianale ribassato maturata con queste carrozze è stata esportata anche a vari altri rotabili concepiti successivamente, come ad esempio il Minuetto di cui abbiamo parlato in altra nota.
Oggi sono mezzi di vecchia concezione, tra i più datati ancora circolanti, ma negli anni sessanta segnarono una vera e propria svolta nel mondo ferroviario. Hanno una lunghezza standard di 26,4 m e vennero costruite in due serie e varie ordinazioni.
- Tipo Vicinale 1965: Nel 1965 furono fornite 153 nBz (50 83 22-38 000…152 nBz) , 22 nABz (32-38 000…015 nABz) di cui 7 consegnate nel 1966, e 20 semipilota di tipo passante npBDz (68.500…519, poi 50 83 82-38 000…019 npBDz) originariamente previste di prima classe (npADz). La serie fu anche denominata “Farini”. Le semipilota furono poi trasformate tra il 1988 e il 1998 in Tipo Vicinale 1965T Gallinari non passante, vedi sotto. Le prime 15 ABz avevano con posti di 1a nel solo ambiente ribassato (44 posti di 1a, + 56 di 2a), le restanti sette avevano posti di 1a nell’ambiente ribassato e in quello alto col WC (70 posti di 1a, + 30 di 2a). Un paio di carrozze nBz furono attrezzate per il trasporto biciclette (v. foto sotto), sostituendo l’arredo della zona centrale con rastrelliere.
- Tipo Vicinale 1973: 725 nBz unità ordinate tra il 1972 e il 1982, e consegnate tra il 1975 e il 1984. Furono classificate 50 83 22-39 000…084 (1972) e 22-39 085…344 nB (1975) , 50 83 22-39 345…724 nB (1979). A queste si affiancarono 165 semipilota npBDz (50 83 82-79 000…164) di tipo passante. Di queste ultime, 15 furono revampizzate tra il 2002 e il 2003 con climatizzazione e rifacimento degli interni, divenendo 82-39, con il progressivo aumentato di 400. Per altre 90 unità è iniziata nel 2002 la trasformazione del frontale rendendolo non passante, ma diverso dalle Gallinari (vedi sotto), classificazione 82-39 600..689. Tutte le trasformate sono denominate Tipo Vicinale 1973T.
Le carrozze furono inizialmente abilitate ai 160 Km/h con la motrice in testa, ma limitate a 120km/h con la motrice in spinta. La velocità massima fu poi unificata a 140 km/h, indipendentemente dalla posizione del locomotore.
La vetture di prima serie furono accantonata o demolita tra il 2012 e il 2015 , salvo alcune rimaste in servizio a Trenord fino a inizio 2019. Tra il 2019 e il 2021 vennero dismesse anche le ultime semipilota ex passanti di seconda serie. Le altre vetture di seconda serie sono rimaste in esercizio per diversi altri anni, ed erano particolarmente diffuse in Puglia, fino a quando l’avvento deelle nuove elettromotrici “musicali” destinate al traffico locale (Pop, Jazz, Rock) ne hanno preso il posto, causandone la progressiva dismissione. Il primo aprile 2024 tutte le ultime vetture circolanti sono state radiate dal servizio ed accantonate a Foggia, in attesa di essere inviate a demolizione, ponendo fine ad un servizio durato sessanta anni (si veda anche ferrovie.it).
Come al solito, riportiamo qui i figurini tratti dall’Album dei Tipi di Carrozze ed. 1974 reperibile su rotaie.it.
Tra una serie e l’altra vi sono notevoli differenze che riguardano prevalentemente gli impianti di riscaldamento, illuminazione ed il convertitore statico:
- la prima serie è realizzata con tecnologie costruttive antiquate, quali la frenatura a ceppi e l’alimentazione dei servizi ausiliari tramite generatore sull’asse, spesso fonte di rumorosità, vibrazioni e scarso comfort. Queste unità sono attualmente in servizio solamente in Lombardia, con sporadiche presenze sui regionali Prato-Bologna (dati del 2011) e nella zona di Venezia;
- la seconda serie presenta notevoli migliorie: la frenatura a ceppi è sostituita da quella a disco, calettato sugli assi, el’alimentazione dei servizi ausiliari è affidata ad un gruppo statico Parizzi, in luogo del generatore d’asse.
Esteriormente le due serie sono facilmente riconoscibili osservando l’imperiale: le prime lo hanno hanno liscio con aeratori, mentre le seconde lo presentano cannellato. Sono distinguibili anche per le porte a libretto pneumatiche, che erano incassate ed avevano oblò più piccoli nelle 1965 (ma successivamente furono sostituite con porte uguali a quelli delle 1973). Nelle 1973 le porte erano inizialmente a filo, ma verso la fine degli anni ’80 circa furono arretrate per problemi di sagoma, anche se non sono incassate quanto quelle delle 1965.
Alcune vetture furono attrezzate per il trasporto bici e accesso per sedie a rotelle, equipaggiandole con pedane mobili.
Nell’ambito del revamping estetico iniziato nel 2000 sulle unità di seconda serie, le carrozze vengono climatizzate e ristrutturate internamente (a volte solo ristrutturazione interna). I finestrini semiapribili vengono sostituiti con finestrini sigillati alternati con quelli a vasistas. All’estremità della carrozza viene accecato un finestrino per ricavare un locale per le attrezzature, ed il numero di posti disponibili a sedere scende da 100 ad 88. Un successivo ordine di revamping per 243 carrozze destinate al sud è del 2009.
Riconoscere le ricondizionate è però facilissimo anche senza osservare i finestrini, perché non essendovi lo spazio canonicamente dedicato ad alloggiare i condizionatori sotto il pianale, questi, di tipo ThermoKing, vengono posti sopra il tetto della carrozza, così come avviene anche per la ALn 668 e per il complesso Automotrice ALe 724. La presenza di un grosso (e brutto) “fungo” sul tetto rivela quindi immediatamente che si tratta di una vettura “revampizzata”.
I carrelli della prima serie sono di tipo 24 V, e come detto presentano un alternatore che sparisce sui 24 fd che caratterizzano la seconda serie (grazie a Vittorio Tadini per aver segnalato alcune imprecisioni ora corrette).
Le semipilota
Essendo ideate per il traffico vicinale, le carrozza semipilota erano un necessario complemento che permetteva di formare convogli che potevano effettuare un servizio rapido di spola tra due stazioni senza necessità di girare l’intero treno o di spostare la locomotiva.
Inizialmente, per entrambe le serie, le semipilota erano di tipo passante, ovvero dotate di intercomunicanti così da poter essere utilizzate se necessario anche come carrozze intermedie. L’evoluzione successiva trasformò tutte le prime serie in non passanti in versione “Gallinari“, con miglioramento del comfort della cabina di guida. Le Gallinari, così soprannominate dal nome delle officine che ne hanno effettuato la trasformazione, sono state denominate anche “Farini” perchè inizialmente erano tutta assegnate a Milano Farini. Tra 165 di seconda serie, come già detto 15 vennero revampizzate mantenendo la struttura passante, 90 ebbero una cabina di nuova concezione che frontalmente ricorda la E.464 e che presenta anche accesso per handicap e biciclette (npBDH).
Le pilota che non hanno ricevuto nuove cabine sono state parzialmente adattate con la soppressione degli intercomunicanti ed applicazione di cristalli supplementari prelevati dalle scorte per gli E 645/6, per garantire l’opportuno spazio visivo al personale di macchina, anche in virtù dei servizi ad agente solo di recente istituzione.
Vediamo il dettaglio della zona cabina di guida sull’altro lato per le tre tipologie di vetture:
Livree
Grigio ardesia
La classica livrea di origine ne abbiamo già vista in apertura. Foto in questa livrea sono rare da trovare: ne aggiungiamo qui un paio.
La seguenteimmagine ripresa Cassino nel 1985 è interessante. Una 646 traina delle piano ribassato, ed incrocia un convoglio analogo del quale di vede la semipilota (in coda).
Navetta-MD
La livrea navetta MD è stata applicata indifferentemente alle due serie.
Nel periodo di transizione è frequente vedere vetture in questa livrea mescolate ad altre in grigio Ardesia, come nella seguente immagine di Franco Pepe del 1993.
Il seguente video di Maurizio Boi mostra un convoglio interamente in livrea navetta costituito di prime e seconde serie mescolate (si riconoscono facilmente dall’imperiale). Gli oblò sulle porte invece sono tutti uguali, perché nelle prima serie non sono più le porte originali.
XMPR
Nell’ambito di un progetto europeo avviato nel 2003, 5 carrozze tra cui la P.R. 22-39 503 ebbero pannelli fotovoltaici montati sperimentalmente sul tetto, come nel caso della seguente foto. L’energia generata serve per l’impianto di condizionamento, le luci e sistemi di sicurezza. La motrice adibita al PV Train fu la E.636.385.
Livree pubblicitarie
L’antipatica prassi di trasformare le carrozze ferroviarie in cartelloni pubblicitari mobili ha affetto anche le Piano Ribassato. (Almeno) una vettura (di prima serie che circolava in Lombardia)… si dette all’ippica, e indossò la “livrea Tris”.
In Liguria è segnalata nel 2012 una vettura con livrea pubblicitaria gialla.
Ne ho poi trovata un’altra in tonalità rossa. Chissà quanti altri casi di sono…
TILO
Tra il 2004 e il 2011 alcune carrozze (sia intermedie che semipilota) furono assegnate alla compagnia Italo-Svizzera TILO. Alla fine dell’esperienza della società TILO, queste passarono a TRENORD.
TRENORD
A volte ritornano…
Chiudiamo la parata di livree con al curiosa immagine della vecchia livrea MD che riaffiora strappando le pellicole XMPR dalla nB 50 83 22-39 443-0
In Scala N
Attorno al 2008 EuroRailModels aveva portato una ventata di innovazione con un ricchissimo catalogo comprendente tanti modelli assai desiderati dagli N-isti: Centoporte, Corbellini, varie motrici, e tra il resto anche le Piano Ribassato. Peccato che poi lo standard qualitativo della produzione (in resina) non fosse sempre soddisfacente: se qualche modello era accettabile, anche se non rifinitissimo, altri si imbarcavano con un terribile effetto “banana”. A me è capitato di trovare una loro Piano Ribassato XMPR riqualificata. Il “fungo” è troppo staccato dall’imperiale, ed alcuni altri dettagli non sono soddisfacenti (ad esempio gli oblò delle porte sono solo “disegnati”, i respingenti in plastica sono esili e di facile rottura), ma nel complesso la carrozza non mi dispiace, e come “animale da plastico” può andare. Il modello è il C079, ed a listino nel 2008 era a 34 Euro.
Gli altri modelli a listino (offerti a prezzo simile) erano le Bz e ABz di prima e seconda serie. Non erano in programma le semipilota.
Dopo la chiusura du EuroRailModels, per qualche tempo sul negozio ebay di Lidia Santi è stata reperibile la cassa non verniciata delle Piano Ribassato (anche in versione con fungo).
I prodotti di LoCoModels (in metallo, e con particolari in fotoincisione) sono di tutt’altra qualità, e di una diversa fascia i prezzo. Annunciati nel 2000, e prodotti poco dopo (ma sono ancora a listino) riproducono le PR di seconda serie, sia in versione di seconda classe che semipilota, in tre diverse livree: grigio ardesia, navetta e XMPR. Il costo varia con la livrea, e va da 66 a 73 Euro a pezzo, scontabili a rispettivamente a 55 e 60 Euro per chi abbia la “Fidelity Card”.
Ci pare che le semipilota presentino però un piccolo errore: la porta dell’intercomunicante dovrebbe avere un unico finestrino, non due come le estremità ordinarie.
Nel 2016 sono apparse a catalogo LoCo le versioni revampizzate (quelle con il “fungo” sull’imperiale), con anche la semipilota di tipo npBDH. Dapprima è giunta la versione XMPR Trenitalia, poi la versione Trenord.
Irmodel aveva a catalogo 2010 le piano ribassato intermedia in versione condizionata e non, e semipilota Gallinari a prezzi compresi tra 67 e 72 Euro (tra i 62 e i 67 per soci ASN). Dal sito pare siano presenti almeno tre livree (MD, XMPR e Tilo). Riportiamo qui le immagini reperiti dal vecchio sito, in alcune dalle quali si riesce a notare l’arredamento interno. Altre immagini sono visibili sul nuovo sito.
Molto interessante la presenza delle Gallinari, impreziosite dai cavi di accoppiamento. Dalle foto però sembrano avere il tetto cannellato tipico della seconda serie, mentre dovrebbe essere liscio con aeratori. Annotiamo inoltre che il nuovo sito riporta l’annuncio della futura produzione del terzo tipo di semipilota.
Il kit di Irmodel é basato su lastrine, e comprende:
- Lastrine di alpacca fotoincisa (casse, telai, cornici finestrini, porte a soffietto (due tipi diversi: a filo o rientranti a seconda dell’epoca), accoppiatori pneumatici, mancorrenti, maniglie porte d’intercomunicazione)
- Per la carrozza semipilota: lastrina d’ottone con tergicristalli, accoppiatori pneumatici, fischi, mancorrenti frontali
- Carrelli in resina, completi di gancio tipo “Rapido” in metallo bianco
- Distanziali in ottone per appoggio casse su telaio, viti di fissaggio carrelli
- Assi per carrelli (isolati ad entrambe le estremità)
- Riproduzione degli arredi interni e della cabina di guida
- Mantici tubolari (“burrelet”) in fusione di metallo bianco
- Decals (solo per la versione in livrea navetta)
- Istruzioni descrittive di montaggio
Delle istruzioni più dettagliate, con foto delle varie fasi del processo realizzativo, sono state magistralmente realizzate da Mario Vason, e sono reperibili sul Forum ASN.
Chiudiamo con una piccola curiosità: nel catalogo Lima 1972, in H0 c’era una piano ribassato prima serie semipilota… motorizzata. Se forse poteva essere una buona idea per favorire una marcia regolare di un trenino non mandandolo “a spinta”, si prestava anche a poco realistici convogli… senza motrice! Tanto più che il catalogo recitava: “Questa locomotiva è usata per il trasporto Pendolari di massa.” (!)
Grazie a Gigi Voltan per la revisione di questo articolo. Come al solito inoltre il suo libro è stato una guida preziosa per reperire informazioni varie.
[…] Per ulteriori informazioni su queste carrozze al vero si rimanda ai seguenti link: http://it.wikipedia.org/wiki/Carrozza_vicinale_a_piano_ribassato https://scalaenne.wordpress.com/2013/05/11/tipo-vicinale-piano-ribassato/ […]
La livrea Navetta è quella che preferisco. Molto curioso il catalogo LIMA a fine articolo dove la carrozza viene indicata come motrice