Pubblicato il 19 aprile 2014, ultima modifica 27 aprile 2023
Cercare di capire qualcosa riguardo alle tinte usate dalle FS può essere interessante sia per l’appassionato di treni che per l’hobbista, ma per quest’ultimo le cose possono essere davvero un po’ complicate.
Una cosa è infatti riconoscere e catalogare i colori delle varie livree (“la Tartaruga è grigio perla e blu orientale, con il baffo rosso segnale), ma un’altra è trovare il modo di riprodurre correttamente le tinte sui modelli: si finisce rapidamente con l’inoltrarsi in una selva di sigle e nomi quasi incomprensibili: Lechler 006, Pantone, FS595, RAL, Humbrol, Puravest… Ad esempio, ci si può trovare di fronte a tabelle come questa:
Quel Cod. FS sembra interessante… e invece no, perché qui non sta per Ferrovie dello Stato, ma per ma Federal Standard… Si tratta di una codifica arbitraria di un insieme di colori (FS 595), che inizialmente ne comprendeva 358 e che oggi (in revisione C) ne conta 650, e definisce i colori usati negli appalti pubblici in U.S.A. La penultima colonna, il codice RLM, sta per Reichsluftfahrt Ministerium, Ministero dell’Aviazione del Reich, ed è un’altra tabella di colori: quelli usati per gli aerei tedeschi. Quanto a RAL, è un’altro standard, e ne parleremo tra poco: fin qui mi pare sufficiente a rendere l’idea.
Insomma, ogni volta che occorreva definire un insieme di colori (una palette), qualcuno la definiva, per un particolare scopo. Realizzava un campionario, e lo usava per dimostrazione e confronto: un po’ come quando si sceglie il colore della macchina, o le mattonelle per la cucina.
Riprodurre esattamente un colore è generalmente complicato: si tratta di trovare corrispondenze tra due diversi insiemi di colori: quello di origine (per esempio, i colori FS) e quello delle vernici o smalti che si possono trovare in un negozio di hobbistica, o in un colorificio (es. Tamiya). Non sempre è facile (o possibile!) trovare corrispondenze esatte, a volte si passa attraverso equivalenze con standard intermedi (e in più ci si mette in mezzo la teoria del colore). Allora si fanno approssimazioni, si tentano miscele, e ci si affida all’occhio. L’occhio però inganna! Lo dimostra ad esempio la cosiddetta “illusione di White”: nell’immagine seguente lo stesso grigio (#B4B6B5) sembra essere più o meno chiaro a seconda di dove si trova!
Insomma, é un bel guazzabuglio. Da neofita ho provato a fare un po’ di ordine in tutto questo, e ora mi pare di capirne un pò di più. Così provo anche a spiegarlo. La prendo un po’ alla lontana, ma così possiamo capire vari dettagli.
TEORIA DEL COLORE (SEMPLIFICATA!)
Quanti sono i colori? I sette dell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto…
No, troppo semplice. I colori sono molti di più, Ad ogni lunghezza d’onda di una segnale elettromagnetico (in un certo intervallo, detto “del visibile”) corrisponde un colore “puro”, che indicativamente è una variazione di quelli che chiamiamo i colori dell’arcobaleno.
E il nero, e il bianco? Beh, come si sa il nero è “assenza di colore” e il bianco “somma di tutti i colori”. Ma il castano o l’isabella? Non ci sono… e non ci sono tanti altri colori, che si ottengono “mescolando” più colori “dell’arcobaleno”. Il tutto deriva da come noi percepiamo i colori: nell’occhio abbiamo tre diversi fotorecettori. Ognuno di essi genera un segnale nervoso, e la combinazione dei tre segnali viene interpretata nel nostro cervello come “colore”. Su questo fondamento si basa la tecnologia video: sovrapponendo sorgenti dei tre colori di opportune intensità, è possibile riprodurre qualunque sensazione di colore percepita dall’occhio. I colori possono essere quindi catalogati misurando le loro componenti di rosso, verde e blu ( o RGB dalle iniziali in lingua inglese: Red, Green, Blue), o usando una base diversa, come YCM (Yellow, Cyan, Magenta: Giallo, Ciano – un blu verdastro – e Magenta – un rosso violaceo), o usando la scala chiamata HSB (da Hue, Saturation, Brightness, tonalità, saturazione e luminosità) – ma ve ne sono anche altre.
E’ comune oggi indicare i colori con un codice a 24 bit basato su tre numeri compresi tra 0 e 255, ognuno dei quali esprime il valore della relativa componente di colore: in genere il riferimento è alla scala RGB. Spesso tale valore è espresso in esadecimale (o base 16), cosicchè il codice di colore è rappresentato da una sequenza di 6 caratteri che comprendono le cifre tra 0 e 9 e le lettere tra A ed F (che stanno al posti dei numeri da 10 a 15): se volete non è altro che una sorta di “trucco matematico” per scrivere i numeri da 0 (00) a 255 (FF) usando due caratteri invece che tre cifre. Nella versione a 24 bit le differenti sfumature di colore possibili sono 2 alla 24: la combinazione di 256 intensità di rosso, 256 intensità di verde e 256 intensità di blu, che combinati danno un totale di circa 16 milioni di colori differenti (per la precisione, 16.777.216).
I primi due caratteri si riferiscono al rosso, i centrali al verde, gli ultimo due al blu. Quindi il bianco è FFFFFF (cioè intensità massima di tutte e tre le componenti), il nero 000000 (intensità nulla per tutte e tre le componenti), mentre F23B1C è la tonalità di arancione corrispondente all’Arancio Eurofima RAL 2004. Per inciso, i codici di colore usati nelle pagine web (in HTML) sono propro i codici esadecimali RGB, con un diesis davanti: #F23B1C.
La granularità di gamma delle RGB è molto fine, cosicché non è facile distinguere tra loro due valori RGB molto vicini, a meno di non vederli accostati.
colore #00f000 | colore #00f020 | colore #00f040 | colore #00f060 | colore #00f080 |
Fare riferimento ai codici RGB sembrerebbe la soluzione che serve per definire con certezza un colore. In realtà però le cose non sono così semplici… Quale “rosso” (“verde”, o “blu”) va usato come base per l’RGB? Di “rossi puri” ce n’è tanti, e corrispondono alle varie lunghezze d’onda tra 630 e 700 milionesimi di metro – idem per i verdi e i blu…
Cambiando uno dei tre colori di base con uno di lunghezza d’onda (tonalità) un po’ diversa il risultato della miscela cambia… quindi cambia il colore che pensavamo di aver catturato con esattezza in realtà! Ecco perchè monitor diversi o fotocamere diverse ci danno rese cromatiche differenti… Avete presente quando si va in un negozio di televisori, con TV di varie marche accese sullo stesso canale, ma con rese cromatiche differenti? Ma questo significa che non possiamo fidarci nemmeno delle macchine fotografiche, e che la resa di colore di una foto digitale dipende dalla macchina che ha fatto la foto e dal monitor sul quale la guardiamo…
Anche qui una soluzione ci sarebbe, ed è la definizione precisa del valore di riferimento per i colori di base. Si usa allora quello che si chiama uno “spazio di colori assoluto RGB”, ovvero una convenzione basata su un preciso valore di rosso, verde e blu. Gli spazi di colore assoluti più noti sono RGBs e Adobe RGB. Alcuni computer permettono una accurata taratura dei monitor su un profilo di uno spazio di colori assoluto RGB. (ad esempio con la Utility Color Sync degli Apple Macintosh). In parte per questa ambiguità e in parte per ragioni storiche i “professionisti del colore” preferiscono continuare ad appoggiarsi su delle “palette” di colore, come quella Pantone vista sopra.
Ci sono però ancora altre variabili che entrano in gioco, come le condizioni di luce in cui l’immagine è stata ripresa: la stessa superficie si presenta in maniera diversa se illuminata dalla luce di mezzogiorno piuttosto che da quella del tramonto, o da una lampada artificiale. Diversi sfondi, o diversi accostamenti, ci fanno percepire lo stesso colore in modo diverso (lo abbiamo mostrato sopra, con l’illusione di White). E per finire, il castano di una E.424 appena riverniciata è diverso dal castano slavato che la stessa macchina esibisce dopo innumerevoli giornate di esposizione a sole e pioggia. Insomma, trovare il colore “perfetto” è pressochè impossibile! Si veda in proposito anche la discussione su binari e dintorni.
Ma dopo aver affrontato questa scoraggiante verità, apprestiamoci a vedere quali siano i colori “di fabbrica” dei rotabili FS.
I COLORI ORIGINALI FS
Storicamente la colorazione dei rotabili FS è definita usando una palette definita dal fornitore ufficiale di vernici: la ditta Lechler di Como, un’azienda di origine tedesca fondata nel 1858, e la cui filiale italiana divenne indipendente nel 1910. Il catalogo Lechler ha una sezione (006) dedicata ai colori ufficiali FS: ogni colore ha un codice (006/xxx) e un nome ufficiale (es. Verde Vagone, Rosso Fegato, Viola…).
In tempi più recenti (anni ’70), alcuni dei colori Lechler hanno fatto riferimento anche ad un diverso standard. Questo è avvenuto per la prima volta con i colori usati per le UIC-Z Eurofima, che dovevano avere gli stessi colori usati da ÖBB, SNCB, SBB-CFF-FFS. Si fece perciò riferimento ad uno standard tedesco (RAL).
In epoca XMPR si è passati dalla verniciatura dei rotabili alla loro pellicolatura. Le pellicole sono stampate, e si rifanno ad uno standard di colore per la grafica (Pantone).
Vi è poi qualche caso di tinta non riconducibile a nessuno dei tre standard.
Vediamo brevemente questi tre standard.
– Lechler
Il catalogo Lechler ha 58 (+25) colori FS. I colori ufficiali sono 58 (codice 006/xxx), mentre gli altri 25 comprendono colori delle FNM, Ferrovia Circumvesuviana, Carrozze Pullman, codice ETR, vagon lit…
La lista dei colori è esaminabile sul sito Lechler (occorre registrarsi, ma l’operazione è gratuita), ed è possibile ottenere lì anche la formula di composizione dei colori. Peccato che il sistema non mostri il colore scelto, facendo sempre vedere un campo con una specie di rosso indipendentemente dalla scelta fatta. Ad esempio, la seguente schermata mostra che l’Arancio M.D.V.E. MAC-5 si ottiene con il 70% di Macrofan Top Coat Binder, il 14,28% di Light Orange, l’8,69% di Cool Yellow, il 3,65% di Intense White e il 3,38% di Brilliant Orange. Recandosi in un colorificio, la tinta desiderata viene composta a partire da questa formula. Il modellista quindi potrebbe, volendo, usare i colori originali – il problema è che in genere la quantità minima ordinabile è molto più di quanto serva per verniciare qualche modello in scala N.
In realtà le vernici originarie erano al nitro extralucido, ma le nuove normative ambientali in vigore dall’1.1.2008 le hanno messe fuorilegge. Come sostituzione ho trovato consigliate le vernici MAC 5 dette anche M5000 (sempre di Lechler). Si tratta di vernici monostrato che possono essere diluite con uno specifico diluente (thinner) o con un diluente nitro. Il consiglio proseguiva con l’indicazione di evitare invece le vernici Lechler Hydrofan (vernici ad acqua a doppio strato: una base opaca su cui si deve successivamente applicare un trasparente lucido o satinato). Comunque usando lo strumento on-line della Lechler si possono trovare i prodotti monostrato giusti.
— I colori Lechler delle FS
La seguente tabella riporta il nome ufficiale dei colori, il relativo codice Lechler, e qualche esempio (non la lista esaustiva!) di applicazione del particolare colore.
AZZURRO | LE006/19 | |
GRIGIO 2C FS307973 | LE006/21 | |
VERDE | LE006/22 | |
BLEU | LE006/26 | |
VIOLA | LE006/096 | fasce decorative livrea MVDC |
ARANCIO M.D. | LE006/097 | E.646 navetta, Porte, testate e fascia laterale carrozze MDVC |
BEIGE | LE006/098 | fondo livrea MVDC |
GRIGIO GRAFITE | LE006/099 | tetto e fiancate telaio livrea MVDC |
BIANCO | LE006/102 | – |
ROSSO FUOCO | LE006/105 | fascia finestrini livrea MDVE |
GRIGIO POLVERE | LE006/106 | fondo livrea MDVE |
ARANCIO MDVE | LE006/107 | fasce decorative livrea MDVE, E.424 Navetta |
BIANCO AVORIO | LE006/108 | Scritte in genere; striscia identificativa I classe ep. IV-V |
BIANCO PANNA | LE006/109 | ricasco imperiale ALn 668/663/773/873 ep. IV-V |
BEIGE PERGAMENA | LE006/110 | cassa ALn 668/663/773/873 ep. IV-V |
AVORIO ANTICO | LE006/111 | fascia carrozze Gran Conforto |
GIALLO AVORIO | LE006/112 | – |
BRUNO | LE006/114 | carrelli locomotive negli anni ‘70 |
CASTANO | LE006/116 | cassa e telai locomotive, ALn, ETR e ALe |
GIALLO ZOLFO OPACO | LE006/120 | – |
GIALLO SABBIA | LE006/121 | fondo cassa ALe 803, fasce carrozze TEE |
GIALLO COLONIALE | LE006/122 | coloritura delle ALn 668 1400/2400 ep. III |
GIALLO SEGNALE | LE006/123 | mancorrenti e fasce locomotive da manovra, scritte ep. III… |
GRIGIO NEBBIA | LE006/126 | fondo cassa E 646 (fino inizio anni ‘80), ALe 601, ETR |
GRIGIO PERLA | LE006/127 | fondo cassa E 646 anni ‘80, E 656, E 444 |
GRIGIO DELTA | LE006/128 | testate tronche ALe801-803-940; tetto E402A |
MARRONE ISABELLA | LE006/130 | cassa locomotive, ALn, ETR e ALe |
GRIGIO ARDESIA | LE006/132 | carrozze fino anni 70′ |
GRIGIO AZZURRO | LE006/133 | fascia finestrini e telaio ALn 668/663/773/873 ep. IV-V |
GRIGIO CHIARO | LE006/134 | (RAL 7035) fascia decorativa UICZ Eurofima |
NERO LUCIDO | LE006/139 | – |
ARANCIO | LE006/145 | (RAL 2004) cassa carrozze UICZ Eurofima |
ROSSO BACHELITE | LE006/143 | – |
ROSSO OSSIDO | LE006/146 | vecchio colore cassa per carri (sostituito da: LE006/470) |
ROSSO SEGNALE | LE006/147 | frontali locomotive, ALn ALE ed ETR, fasce carrozze Gran Conforto |
ROSSO BORDEAUX | LE006/148 | fasce decorative cassa e telaio ALe 803 |
ARANCIO | LE006/150 | fasce decorative cassa e telaio ALe 801/940 |
GIALLO COLORADO | LE006/151 | cassa ALe 801/940 |
SENAPE | LE006/152 | – |
VERDE SEGNALI | LE006/154 | – |
VERDE VAGONE | LE006/155 | cassa automotori e locomotive da manovra, cassa carrozze ep. II |
VERDE LICHENE | LE006/156 | fasce decorative cassa ALn 668 1400/2400 ep. III |
VERDE MAGNOLIA | LE006/158 | fasce cassa E 646, ALe 601, ETR e ATR |
VERDE MACCHINA OPACO | LE006/160 | – |
ORO | LE006/161 | – |
ROSSO FEGATO CHIARO | LE006/162 | fasce cassa carrozze UICX e tipo 57/59 |
ROSSO FEGATO | LE006/163 | fasce cassa carrozze UICX (sperimentale, poi abbandonata) |
GRIGIO BEIGE | LE006/164 | cassa carrozze UICX e tipo 57/59 |
GRIGIO ANTRACITE | LE006/165 | tetto e fianchi telaio carrozze UICX e tipo 57/59 |
BEIGE OPACO | LE006/166 | – |
BEIGE TORTORA | LE006/172 | interni vecchie carrozze |
BLEU CHIARO | LE006/225 | – |
BLEU SCURO | LE006/226 | carrozze treno presidenziale |
BLEU ORIENTALE | LE006/227 | fasce cassa E 444, E 656, E 633/652 |
GRIGIO CELESTE | LE006/228 | – |
GRIGIO VAIO | LE006/399 | (RAL 7000) imperiale e carenature carrozze UICZ Eurofima |
BEIGE MAROCCO | LE006/426/S | – |
ROSSO OSSIDO | LE006/470 | (RAL 3009) nuovo colore cassa per carri |
GRIGIO CENERE | LE006/561 | mezzi di servizio; cassa E 636 284; imperiale carrozze ep. II |
A proposito, una piccola curiosità: da dove viene il nome “isabella” per quel marroncino chiaro che tanta parte ha nella storia delle FS? Secondo una tradizione, la voce deriverebbe dall’infanta Isabella, moglie di Alberto Arciduca d’Austria. L’arciduchesa avrebbe fatto voto di non cambiarsi la camicia durante l’assedio di Ostenda fino alla vittoria del marito, avvenuta dopo tre anni (1601-1603), per cui la camicia assunse il colore che da lei prese il nome…. Un’altra tradizione racconta una storia analoga, con protagonista Isabella di Castiglia che avrebbe fatto il medesimo voto durante l’assedio di Granada del 1491.
– RAL
RAL, acronimo di Reichsausschuss für Lieferbedingungen (Comitato del Reich Tedesco per termini e condizioni di vendita, istituito nel 1925 della Repubblica di Weimar), è un termine oggi usato per definire due scale di colore (la RAL 840 HR per colori opachi, e la RAL 841 GL per colori brillanti) usate principalmente nell’ambito delle vernici e dei rivestimenti. RAL definisce un totale di circa 2000 colori. Quelli di interesse per FS (alcuni con equivalenza Lechler) sono:
GIALLO SEGNALE | RAL 1003 | Mezzi diagnostici RFI |
GIALLO ZINCO | RAL 1018 | Scritte e logo FS Z1 bigrigio |
AVORIO | RAL 1014 | beige fiancate carrozze gran confort |
ARANCIO PURO | RAL 2004 | carrozze Z Eurofima – Fascia sottile Sleeperette |
ARANCIO SEGNALE | RAL 2010 | (LE006/097) ARANCIO MDVC: e646 navetta, porte, testate e fascia laterale carrozze MDVC |
ROSSO FUOCO | RAL 3000 | Filetto Sleeperette |
ROSSO OSSIDO | RAL 3009 | (LE006/470)nuovo colore cassa per carri merce |
ROSSO TRAFFICO | RAL 3020 | Rosso Logo Trenitalia |
BLU OLTREMARE | RAL 5002 | o Pantone 280c: Blu TEN Cassa carrozze letti pool TEN, Mezzi diagnostici RFI |
BLU ACCIAIO | RAL 5011 | o Pantone 296C 006/26: Blu scuro Carrozze letti XMPR |
BLU COBALTO | RAL 5013 | Fascia finestrini Sleeperette |
VERDE OPALE | RAL 6026 | Verde Logo Trenitalia |
GRIGIO VAIO | RAL 7000 | (LE006/399) |
GRIGIO SEGNALE | RAL 7004 | (LE006/128), Grigio Delta: testate tronche ALe801-803-940; tetto E402A |
GRIGIO BASALTO | RAL 7012 | (LE006/099) MDVC: tetto e646 navetta, tetto e fascia bassa telaio carrozze |
GRIGIO ARDESIA | RAL 7015 | Cassa Z1 bigrigio |
GRIGIO ANTRACITE | RAL 7016 | grigio fiancate e tetto carrozze gran confort |
GRIGIO OMBRA | RAL 7022 | Imperiale e carenature carrozze Eurofima |
GRIGIO GRAFITE | RAL 7024 | Imperiale Sleeperette |
GRIGIO SCURO | RAL 7031 | frontale E412, Imperiale carrozze XMPR |
GRIGIO CHIARO | RAL 7035 | (LE006/134) fascia decorativa UICZ Eurofima, Cassa Sleeperette |
Grigio | RAL 7038 | Scritte XMPR |
GRIGIO AGATA | RAL 7042 | Fascia finestrini ESCI |
NERO INTENSO | RAL 9005 | (006/139) Carrelli e sottocassa escluso livrea castano |
ALLUMINIO BRILLANTE | RAL 9006 | tetto carri merce (Gabs, ecc..) , tetto carrozze metallizzato |
BIANCO SEGNALE | RAL 9003 | Bianco Logo Trenitalia |
BIANCO PURO | RAL 9010 | Fascia obliqua carrozze letti e cuccette XMPR |
Il sito www.ralcolor.com presenta una lista con un sottoinsieme dei colori RAL, con la relativa corrispondenza RGB.
– Pantone
Il nome Pantone si riferisce a un sistema di identificazione di colori per la grafica definito dall’azienda statunitense Pantone Inc. e divenuto uno standard internazionale per quanto riguarda la grafica. Recentemente viene utilizzato anche per gestire i colori nel mondo dell’industria e della chimica.
Il sistema Pantone è stato messo a punto negli anni cinquanta per poter classificare i colori e “tradurli” nel sistema di stampa a quadricromia CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) tramite un codice identificabile grazie a quella specie di libro di campioni di colori che abbiamo già incontrato e che viene chiamato “mazzetta”. A differenza del CMYK il codice pantone è un codice arbitrario composto da due campi, nel primo dei quali può (o meno) essere presente una parola (ad esempio “RED” – rosso- ) o un numero di due cifre dove i primi due numeri si riferiscono alla famiglia di appartenenza (es. 18 per la famiglia dei Rossi). I colori (arbitrariamente) definiti dal catalogo Pantone sono 1144.
Come detto, la codifica Pantone è quella che domina a partire dall’epoca XMPR. I colori Pantone usati in ambito Trenitalia sono i seguenti:
ARANCIO | PANTONE 172 | riga su Aln 663 |
ARANCIO | PANTONE 137 | XMPR |
AZZURRO | PANTONE 658 | |
BLU | PANTONE 293c | XMPR |
BLU SCURO | PANTONE 296 | XMPR fascia finestrini carrozze cuccette |
GIALLO | PANTONE 116 | XMPR |
GRIGIO COOLGRAY 2 | PANTONE 2c | XMPR |
ROSSO | PANTONE 199 | XMPR |
ROSSO | PANTONE 194 | XMPR |
VERDE | PANTONE 329c | XMPR |
VERDE | PANTONE 363 | XMPR fascia diagonale self service |
GRIGIO | PANTONE 431c | Parte inferiore cassa ESCI – 2a livrea |
ROSSO | PANTONE 1805C | Righe longitudinali ESCI -2a livrea |
I siti www.pantone-colours.com e www.markdvl.com mostrano delle tabelle con tutti i colori Pantone.
– Altre tinte
Vi sono poi alcune tinte che hanno un codice di colore che non è nessuno dei tre già visti, ma non so a quale tabella si riferisca. Sono le seguenti:
Rosso Amaranto | 5080 | Carrozza Press& Conference |
Melograno Metalizzato | 5081 | Carrozza Press& Conference |
Grigio Chiaro | 5083 | Cassa Z1 bigrigio |
Azzurro | 5978 | Filetti carrozze Z seconda classe livrea GC |
In conclusione, segnaliamo che può risultare utile la lettura di un documento FS dal titolo “MARCHIO FS, LOGO FS TRENITALIA, CARATTERI DI STAMPA, PITTOGRAMMI E COLORI ISTITUZIONALI PER ROTABILI” che, al 2008, definisce le forme e le caratteristiche cromatiche alle quali devono
essere conformi:
– il marchio FS ed il logo FS TRENITALIA;
– i pittogrammi;
– i caratteri di stampa per etichette, targhette ed iscrizioni esterne;
– le coloriture esterne dei rotabili.
Segnaliamo anche che sul tema che abbiamo trattato c’è una pubblicazione del 2008 di Nascimbene e Voltan (TuttoTreno Tema 23 – I colori dei treni FS: estetica e livree). Delle note si trovano anche in testi come quelli di Voltan sulle carrozze FS.
Riportiamo anche una risorsa correlata: i colori delle ferrovie tedesche.
Nel seguito di questa nota ci occupiamo dei colori per modellismo che riproducono le tinte FS – Trenitalia
Ottimo articolo come sempre. Grazie per condividere queste informazioni con tutti noi 🙂 Attendo il nuovo articolo 🙂
grazie
buona pasqua
Grazie peppe buona pasqua anche a te e a tutti
[…] Se per la vernice del Minuetto ti servono consigli ecco il link al catalogo della ditta Lechler di Como: https://scalaenne.wordpress.com/2014/04/19/i-colori-dei-rotabili-delle-ferrovie-dello-stato-e-di-tre…😉 […]
Interessante, molto.. volevo chiedere: il rosso ossido FS vecchio tipo, che dovrebbe essere un poco più chiaro del successivo, fino a quando è stato usato per la riverniciatura carri? è compatibile con carri appena revisionati epoca IIIa?
Ho sentito in proposto Gigi Voltan che mi conferma che sì, è compatibile.
Grazie! Anche perchè, immagino, ai tempi il capo tecnico della OMV avrebbe badato ad usare anche le ultime scorte di tinta..