Pubblicato il 17 febbraio 2017
Abbiamo di recente parlato del ponte trasbordatore girevole al vero, e nella sua realizzazione Minitrix. Abbiamo visto come questa sia, nella versione a ponte rotante, fuori produzione da vari anni, e quindi reperibile (non a buon prezzo…) sul mercato dell’usato. Spesso quelle usate però sono mancanti delle istruzioni (e comunque, se presenti, non sono in italiano), o sono comunque da ripulire, sistemare e magari anche aggiustare. Quindi occorre capire come funzionano, e come le si possa “pilotare”. Una illustrazione di questi punti della “Dreh-Schiebebühne” è quindi uno degli obiettivi di questa nota.
Azionamento del ponte trasbordatore girevole Minitrix
Il sistema è composto di tre “pezzi” principali: piattaforma, ponte e posto di comando. La parte modellistica comprende la piattaforma, che contiene l’ampio pozzo rettangolare, ed il ponte mobile.
Il quadro di comando è dotato di una manopola, una barra di scorrimento affiancata da led, due pulsanti rossi ed uno giallo. Tramite questo si comandano sia il ponte che le motrici che si trovano dell’area dello stesso – vedremo tra poco come.
Per fare funzionare il tutto, il quadro comandi va connesso alla piattaforma tramite due piattine colorate rossa e nera, senza possibilità di errore (gli spinotti entrano solo nella direzione corretta). Occorre collegare gli ingressi bianco e nero del quadro comando con la corrente alternata fornita da un trasformatore standard (l’uscita che generalmente alimenta le luci del plastico e i comandi per gli scambi), mentre il secondo ingresso (giallo e rosso) deve essere ponticellato (è utilizzabile per il digitale, ma solo in versione Selectrix che è la primissima versione di digitale ferromodellistico prodotta da Doehler e Haas e licenziata da Trix negli anni ’80).
La barra di scorrimento permette di selezionare la posizione nella quale si vuole disporre il ponte. La posizione è evidenziata da uno dei led rossi posti al suo fianco sinistra. Se il ponte non si trova già nella posizione voluta, inizierà a muoversi verso di essa: ogni volta che si troverà in corrispondenza di un binario, il led relativo si accenderà per un attimo.
Nel caso in cui il ponte si trovi in posizione centrale, la pressione del bottone giallo per uno o due secondi avvierà la rotazione del ponte, che si fermerà automaticamente una volta completato mezzo giro. Se il ponte non è nella posizione prevista, il bottone giallo non avrà alcun effetto. Durante la rotazione, lo spostamento della barra non ha alcun effetto. Se la barra è stata spostata, appena la rotazione termina inizierà immediatamente una traslazione verso il binario di destinazione scelto.
La manopola di alimentazione regola la velocità della locomotiva sul ponte. Ovviamente dovrà essere zero durante le manovre. La manopola controlla anche l’alimentazione dei binari adiacenti alla piattaforma. Di questi, solo uno verrà alimentato (cosicché tutte le altre locomotive in deposito restino ferme). In particolare, riceverà corrente solo il binario che si trova in corrispondenza del ponte. Ora, vi sono in realtà due lati, destro e sinistro. la pressione di uno dei tasti rossi darà corrente al solo lato voluto: anche in questo caso quindi la locomotiva non interessata alla manovra in corso resterà tranquilla al proprio posto.
Questo significa che l’intera zona adiacente alla piattaforma è controllata dalla stessa, incluso il binario di accesso, e che occorrerà segmentare opportunamente quest’ultimo in modo che la sua zona “interna”, controllata dalla piattaforma, e quella esterna (controllata dagli alimentatori del resto del plastico) siano elettricamente separate.
Il vantaggio è che in questo modo si riescono facilmente a controllare le varie locomotive (analogiche) presenti nell’area “deposito” senza dover cablare manualmente i sezionamenti. La corrente fornita alle motrici è pulsata a mezza semionda, quindi sostanzialmente equivalente alla continua ma con il vantaggio di favorire la marcia a bassa velocità che ci si aspetta in quello scenario. Le locomotive possono essere analogiche, o digitali DCC compatibili con la marcia in analogico.
Lo svantaggio è che all’interno della zona di manovra non è possibile usare le funzioni del digitale, e che se si hanno locomotive DCC non compatibili con la marcia analogica, o le vecchie FMZ, è impossibile farle accedere alla zona controllata dal posto di comando della piattaforma. Il digitale Selectrix è invece supportato nativamente e descritto nei manuali d’uso.
Un lungo filmato degli anni ’80 mostra in dettaglio il funzionamento della piattaforma:
Funzionamento del ponte trasbordatore girevole Minitrix
Come abbiamo visto, il quadro ha una sola alimentazione (alternata a 15 Volt) e contiene al suo interno raddrizzatore trasformatore e reostato.
La parte meccanica si basa su due motori: uno inserito nel ponte si occupa della traslazione, ed uno nella piattaforma attua il movimento rotatorio. Si tratta di motori in tutto e per tutto uguali a quelli che si trovano nei modellini delle motrici in scala N.
Iniziamo con l’esaminare il ponte. Il motorino è ospitato nella sporgenza laterale, assieme all’albero di trasmissione.
La trasmissione agisce su una ruota dentata (ovale arancione in Fig. A) che fa ruotare la barretta di ottone che termina con altre due ruote dentate nere (ovali verdi in Fig. A).
Queste agiscono sulla cremagliera presente nelle due coppie di binari più esterni nella buca (Fig, B, ovali verdi), che conducono la corrente necessaria ad azionare il motorino del ponte. La corrente passa al ponte tramite due coppie di lamelle (ovali rossi, fig. A).
L’altra coppia di lamelle (ovale giallo, fig. A) prende corrente dal binario centrale (ovale giallo, fig, B): si tratta della corrente che serve ad alimentare i binari che stanno sopra il ponte (ovale nero, fig. B), e che permette alla locomotiva di muoversi.
Le rotaie più esterne sono percorse dalle ruote a doppio bordino che si vedono nei cerchi bianchi in Fig. “A”. Infine, gli ovali blu indicano i contatti che permettono al sistema di determinare quando il ponte si trova in corrispondenza di una uscita e che quindi permettono di determinare l’avvenuto completamento di una traslazione o di una rotazione.
La manutenzione della piattaforma richiede quindi innanzitutto una accurata pulizia dei vari conduttori di corrente (rotaie, lamelle, contatti).
Sotto la piattaforma è nascosta la molta elettronica di controllo.
L’ovale blu evidenzia il blocco che contiene il motore che fa ruotare il ponte, e la demoltiplica costituita da 5 ruote dentate. Lo si può smontare facilmente, sia per lasciar ruotare il piatto su cui è poggiato il ponte (ad esempio per riallinearlo se bloccato col motore non funzionante) che per aprirlo per pulirne gli organi di trasmissione.
E’ possibile reperire alcuni pezzi di ricambio sul sito Minitrix. Si tratta solo di pezzi del ponte, e in particolare il motore, l’asse di trasmissione e le lamelle prendicorrente. Si tratta di ricambi solo della versione oggi commercializzata (quella non girevole). Dato che riguardano il ponte, vanno bene anche per la versione girevole. Motore e ingranaggi relativi al meccanismo di rotazione invece non sono disponibili.
Infine, solo alcune pagine del libretto di istruzioni (in tedesco) sono reperibili in rete.
Per coloro che fossero interessati a modificare la piattaforma per abilitarne l’uso con locomotive digitali (es. DCC) segnaliamo una discussione sul forum 1zu160 (in tedesco) che contiene diverse “dritte”.
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