Pubblicato il 30 marzo 2019, ultima modifica 24 gennaio 2020
Nel tempo abbiamo provato a visitare virtualmente vari produttori di rotabili in scala N: da Carminati, Colli, CLM, Danifer e così via fino a Trinacria/Uteca (la lista è nell’indice del sito). Ne mancano però ancora diversi, e poco a poco vorremmo continuare. Oggi è il turno di un produttore assai famoso – anche perché forse il più costoso, o tra i piú costosi: Euromodell FP, dove le ultime due lettere sono le iniziali dei cognomi dei due artefici: Bodo Fonfara e Giuseppe Parato. Una bella collaborazione nord-sud, visto che il catalogo 2003 dava Bodo in Baviera e Giuseppe a Manduria (Taranto)!
Dal 1994 offre modelli in grado di far sognare tutti gli N-isti: un paio di immagini bastano a farsi un’idea!
Ne ricostruiamo qui la storia della produzione, che come vedremo ripercorre la storia delle FS del ‘900. Abbiamo cercato di fornire molte immagini, visto che è da pochi poter guardare uno di questi modelli tenendolo in mano… Ha collaborato alla stesura di questa nota l’amico Antonio Rampini, fondatore di ASN oltre che memoria storica della scala N, che ringraziamo.
Citiamo quanto scritto circa una decina di anni fa (attorno al 2005) da Giorgio Donzello sul suo rotaie.it:
Euromodell è nota per la costruzione di meccaniche splendide in ottone fresato e per seguire molto il mercato italiano. Le sue novità sono incredibilmente interessanti in quanto riproducono l’ETR 300, il Settebello, e la più nota tra le nostre vaporiere, la Gr. 691. Inutile parlare dell’ineccepibile funzionamento dei modelli Euromodell, scivolano sulle rotaie con una dolcezza sopraffina; adesso si aggiunge anche il prestigio di due rotabili conosciuti in tutto il mondo, realizzati perfettamente, tantopiù se ne consideriamo le dimensioni.
In effetti i punti di forza “della casa” sono due: una raffinata realizzazione di carrozzerie in metallo e la progettazione e costruzione da zero di motorizzazioni basate su motori di qualità (i costosi Faulhaber). Oltre a produrre i propri modelli, ha infatti realizzato motorizzazioni per diversi altri, tra i quali AR.MO. (la D. 245 anche in livrea arancione D. 250), Lineamodel (ALn 990, D. 143, D. 245, E. 402 – tutte macchine che abbiamo poi visto riportate anche a catalogo), MBS-AMA (motrici austriache), RCR (ALn 773), DANIfer/Pino Borzellino (Ale 803). Inoltre la casa “rifà” le motorizzazioni di vari modelli commerciali, con quello che viene chiamato Umbauservice (che potremmo tradurre con “elaborazione”). Tipicamente si tratta di sostituzione del motore originale con uno coreless (Glockenankermotor) dotato di volano (Schwungmasse), spesso ospitato in un nuovo telaio di metallo. A listino sono previste elaborazioni di modelli di vari produttori: per gli italiani quelli di maggior interesse sono Rivarossi (E.444, D.341) e Lima (E.424), senza dimenticare la motorizzazione realizzata per ospitare la carrozzeria del D. 345 Del Prado. Una finezza di questo 345: per bloccare la carrozzeria, i respingenti erano stati filettati, e si avvitavano al telaio.
Presenti anche macchine tedesche circolanti in Italia (Kof, Lollo ecc.). Interessante anche la possibilità di motorizzare carri commerciali, per metterli in spinta a macchine sprovviste di motorizzazione (ad es. la Gr. 880 della fortunata serie CIL.
I prezzi di una elaborazione, a listino, si aggirano tra i 200 e i 250 Euro, comprensive del lavoro, ma ci si può far fornire anche dei soli motori o di ruote dentate.
Alla Fiera di Norimberga 2005 la vetrina dava un’idea del servizio offerto.
Nella produzione Euromodell-FP il modellista può (o poteva) trovare anche dei bei pantografi FS (sia Tipo 32 che Tipo 42 e 52), di realizzazione molto fine e già montati. Il prezzo riflette il lavoro manuale di produzione, e arriva alla bella cifra di 50 Euro.
Ovviamente tutte le motrici elettriche prodotte dalla casa sono dotate di questi splendidi pantografi.
L’azienda è tedesca, come è tedesco Bodo Fonfara, e si trova a Olching, a 30 km da Monaco di Baviera, raggiungibile con la S-Bahn dalla Hauptbahnhof:
Inh. Bodo Fonfara – Roggensteiner Straße 28 – 82140 Olching
Tel. & Fax: +49 (0)8142 30 876
info@euromodell-fp.de
Insomma parliamo di modelli al top (per estetica e funzionamento) che come tutte le cose belle, e desiderate, fanno parlare anche le critiche. L’argomento, che sembra valido per tutti i modelli molto costosi, è che appunto se un modello è molto caro, deve essere assolutamente perfetto, e quindi anche una piccola cosa fuori posto viene vissuta come un macroscopico errore. Ci è stato raccontato di chi per questa ragione ha restituito al costruttore il Settebello, e comunque ci si può far un’idea degli umori dando un’occhiata al maggior forum italiano dell’area, il Forum ASN. Ma sorvoliamo su questo lasciando che ognuno possa farsi una propria opinione basata sulla propria sensibilità e sulla propria cultura ferroviaria, e possibilmente il meno possibile sul “sentito dire”, e passiamo a esaminare la produzione.
Sul sito (www.euromodell.de) è possibile vedere cosa vi sia attualmente a catalogo. Vediamo qui una rassegna fotografica dei modelli italiani prodotti, cercando di recuperare informazioni anche se quanto, prodotto in passato, non è oggi più disponibile.
Le locomotive a vapore
Cominciamo con i pezzi non ottenibili da altri produttori: le vaporiere. Ve ne sono tre: la Gr.691, la Gr.740 e la Gr.743 con i preriscaldatori Franco Crosti. A listino hanno un prezzo di 1050 Euro.
Bellissime le immagini della Gr. 740 “nature” (tutta in ottone e non ancora verniciata).
E.428
Poi troviamo la serie delle E.428 di serie prima-seconda, terza e quarta: a listino hanno lo stesso prezzo delle vaporiere.
Anche la E.428 non ancora verniciata è un vero spettacolo.
E.326
La macchina successiva, la E.326 (il leviero zoppo), è particolarmente interessante perché a nostra conoscenza si tratta dell’unico prodotto di questo tipo in scala N, è attualmente fuori produzione ed anche l’autocostruzione è difficile per le difficoltà di trovare un modello “donatore” con rodiggio giusto per farsi la motorizzazione. Per questa ragione ci dilunghiamo, offrendone varie immagini.
E.626
Anche la E.626 faceva parte del parco. La macchina (seconda serie) fu la combinazione del lavoro della siciliana Safer (che ne curò la realizzazione della carrozzeria) e di Euromodell F.P., che si occupò della motorizzazione con Faulhaber.
E’ peraltro ottenibile anche il solo telaio motorizzato, per completare la splendida lastrina di Mario Malinverno, ma se lo si esamina, il telaio è in realtà una falsa Bo-Bo-Bo (come si vede bene dalle immagini…). Per motorizzare le lastrine di Mario Euromodell FP ha realizzato una motorizzazione particolare, perché il problema del carrello centrale anche in questo caso veniva risolto in modo smart… togliendolo: la macchina, come si vede nelle immagini, è realizzata con due carrelli Co-Co, che restano assolutamente invisibili una volta montata la carrozzeria
La E.424 era in produzione almeno tra il 2003 e il 2004, in versione castano-isabella, isabella, navetta e XMPR.
C’è stata anche la versione con coprigiunto diritto, senza gradino.
Le articolate
A seguire, ecco le altre “vere” Bo-Bo-Bo, alcune delle quali sono ancora in produzione a prezzi che si aggirano attorno ai 900 Euro.
Iniziamo con le E.636 che sono state prodotte in passato – ne abbiamo immagini della versione castano-isabella, XMPR e Treno Azzurro., ma ricordiamo come sia stata prodotta anche in livrea Isabella .
Ci sono poi (ancora in produzione) le E.645 prima serie: la 003 in livrea isabella e la 004 in castano-isabella, la 025 in castano-isabella con il logo frontale alato, e la 021 in grigio nebbia-verde magnolia.
Delle E.645 c’è anche la seconda serie, anche queste in più versioni: in isabella, in castano isabella senza modanature, e in castano isabella con modanature in alluminio. Sul sito le immagini sono dei francobollini, e come tali li riproponiamo (eravamo tentati di acquistarle, visto che sono disponibili, per poter produrre delle foto migliori, ma il nostro reparto finanziario ci ha detto di no… 😁 ).
.Per fortuna Antonio Rampini ci ha fornito immagini di maggior dettaglio.
Si passa poi alle 646 seconda serie, presenti in grigio nebbia-verde magnolia in versione di origine e in versione navetta riportata ai colori di origine (la n. 158), e in versione Treno Azzurro.
In passato è stata realizzata anche la E.656. Le prime sono apparse con due diversi numeri di matricola: 412 e 418 (entrambe 5^ serie, portelli alti, doppia fanaleria, senza coprigiunti e con finestrini frontali con cornici in gomma). La lastrina della carrozzeria della E. 656 era stata realizzata da Wolfgang Besenhart, conosciuto per i gioielli realizzati per Railino (e adesso per il suo marchio N-Tram, che ne riprende in N e anche in Nm l’assoluta eccellenza).
E.444
La E.444 di serie è apparsa con carrozzeria Rivarossi su motorizzazione Euromodell-FP, e anche con carrozzeria costruita ex novo in ottone.
Anche in questo caso, la vista della carrozzeria prima della verniciature permette si cogliere i dettagli della realizzazione.
Una motorizzazione (riteniamo) similare è stata utilizzata anche per rimotorizzare la versione R, partendo da una carrozzeria Ex-Euromodellismo, realizzata da Laser.
Le elettroniche
La copertura temporale del parco FS da parte di Euromodell-FP arriva fino alle elettroniche di prima generazione, e alle prime della seconda.
Le E.633 erano realizzate con meccanica propria, e carrozzeria ottenuta sempre dalle lastrine di Mario Malinverno. La stessa meccanica è stata anche utilizzata per una serie “specialissima” di Tigri, quelle realizzate da Sergio Pauluzzi utilizzando come base la carrozzeria (invero migliorata) realizzata in resina da Claudio Cantarella / AR.MO.
Tra quelle di seconda generazione, sono state realizzate le E.402A: si tratta di carrozzeria ottenuta da lastrine Lineamodel, e di motorizzazione propria.
Locomotive da manovra
Tra i modelli motorizzati partendo da carrozzerie (in lastrina) di altri produttori, ricordiamo una lunga serie di modelli Lineamodel: la D.245, nel 2007 le E.402A in livrea di origine e XMPR, ne vediamo un’immagine in formato “francobollo” ; e come vedremo sotto la ALn 990, la D.143 ecc.
Più di una ventina di anni fa Euromodell aveva anche collaborato con Claudio Cantarella (all’epoca protagonista della N italiana) fornendogli le motorizzazioni per i modelli AR.MO. di D.245 e D.250.
Anche diverse piccole motrici italiane da manovra sono state motorizzate da Euromodell-FP: tra queste troviamo la D.143 “Truman”, sempre con carrozzeria Lineamodel.
Su carrozzeria Lineamodel vi sono state anche la D.245 (versione senza stanghe) e la D.107 (sogliola) statica: in questo caso si trattava solo del montaggio e verniciatura del modello ottenibile dalla lastrina venduta dal produttore toscano.
Davvero bellissima la D.214 intravista in apertura di articolo: si tratta di modello veramente fantastico realizzato in ottone su progetto di Besenhart.
Vi furono poi le FS 218/225 realizzate con carrozzeria in resina nel 2003 come italianizzazione della austriaca ÖBB 2060, quest’ultima realizzata in verde e in “Blutorange“.
Della 2025 abbiamo solo un ritaglio dal catalogo del 2003, della 218 abbiamo reperito invece un paio di immagini.
Automotrici
Capitolo limitato ad un solo modello, a catalogo nel 2003: telaio motorizzato con motore Faulhaber per la ALn 990 Lineamodel. L’ automotrice era anche fornita completamente montata, motorizzata e verniciata.
Elettrotreni
Passiamo quindi alla sezione Elettrotreni, che comprende l’ETR300, in composizione da 7 pezzi (“Settebello”),disponibile a 2450 Euro. Fu presentato la prima volta nel 2006.
Anche il suo fratello minore (ETR.250, composizione da 4 elementi) è stato a catalogo Euromodell-FP.
Di entrambi abbiamo qualche immagine di dettaglio.
Nel 2010 è stato presentato a Novegro l’ETR.500 “Frecciarossa”.
Carrozze
In collaborazione con la LASER (ora ACME) furono realizzate anche alcune carrozze: bagagliaio e Ristorante Z in livrea XMPR, da mettere in composizione con le carrozze Z1 di Roco per completare il convoglio. Furono presentate a Novegro nel 2001; anche in questo caso i prezzi non erano alla portata di chiunque: parliamo di circa 200 Euro l’una…
Segnaliamo che su vari siti che mostrano collezioni di Hobbisti vi sono carrozze indicate come produzione Euromodell, ma sono invece di Euromodellismo, ex negozio di Milano che produceva alcuni pezzi in scala N. La quasi omonimia può portare a confonderle, ma mentre le Euromodell sono in metallo, le Euromodellismo sono di resina.
Con questo chiudiamo questa rassegna, non prima però di aver detto che, oltre ai rotabili italiani, Euromodell-FP ha prodotto anche dei modelli esotici: treni croati (loco Bo-Bo, carrozze letti) e russi (visto che Parato a un certo punto si è trasferito a Kiev)! Di questo però parleremo magari un’altra volta.
Mi sa che pero c’è un errore di battitura, anziché dal 1994, bisognerebbe correggere, dal 204
Saluti.
Perché 2004? A parte che esiste sicuramente almeno un catalogo precedente (2003), credo fosse effettivamente attivo dal 1994
Si è vero, ho verificato a fondo, ed ho trovato una copertina commemorativa da catalogo riportante ” EUROMODELL F.P. 1994-2044″ PRIMO ANNIVERSARIO DEI 10 ANNI DI ATTIVITÀ.
Grazie comunque per la risposta.
Saluti.