Pubblicato il 12 maggio 2018, ultima modifica 11 settembre 2018
Non è un caso che il blog di Paolo Farina, scartamento9mm.wordpress.com, abbia come banner una bella Gr.746.
La sua collezione di locomotive a vapore italiane in scala N è probabilmente la più originale e ricca che vi sia. Come mai? Per una ragione semplice: da anni costruisce da sé, solo per proprio uso personale, modelli nella piccola scala.
Costruttori di vaporiere in scala 1:160 ne abbiamo incontrati vari in queste “note sparse”: abbiamo parlato delle locomotive autocostruite da Giovanni Muzio negli anni ’70 e ’80, della collezione di Paolo Angioy, che ha tutte quelle prodotte dal compianto Cantarella (e che è integrata da alcune locomotive costruite da Salvatore Spinelli), per arrivare alle macchine a vapore di Gigi Voltan. Abbiamo accennato alla Gr.690 costruita da Donzello, parlato diffusamente della Gr.682 di Salvatore Spinelli e tentato di elencare tutto ciò che a vapore (italiano) è stato commercializzato in N.
Eppure la collezione di Paolo Farina (forse dovremmo dire “la sua opera”) spicca per ricchezza e originalità, toccando modelli non considerati altrove.
Passiamo qui in rassegna i modelli finora pubblicati sul suo blog. Ne forniremo esenzialmente un elenco, rimandando poi per approfondimenti su modello e tecniche costruttive ai singoli articoli, per i quali forniremo dei link.
Iniziamo dalla Gr.60, affascinante carro automotore a vapore dotato di vano per trasporto collettame e posta.
Paolo è partito da una motrice Fleischmann a due assi, ha interamente rifatto i biellismi ed ha ottenuto una sua versione in N della piccola motrice.
Dettagli costruttivi e ulteriori immagini si trovano nella pagina dedicata sul suo blog. Ricordiamo che un bel modello commerciale in scala N di tale motrice esiste, prodotto da FineScale München.
Passiamo alla Gr.471. Per realizzare questa 5 assi, Paolo è partito da una Fleischmann BR 57.
Chi è interessato ad approfondire e vedere altre immagini del modello può leggere la descrizione dettagliata.
Particolarmente interessante è la Gr.552, una vecchia motrice famosa per aver avto l’importante ruolo di trainare “La valigia delle Indie”, mitico convoglio che dalla Gran Bretagna portava fino a Brindisi, ove ci si imbarcava per i viaggio verso oriente.
In questo caso il modello, ampiamente descritto sul blog di Paolo, è ricostruito a partire da una P6 (Br.36) di Arnold Rapido.
Entriamo ora in un’area che riguarda motrici più recenti.
Il modello della Gr.640 è stato ottenuto a partire da una P8 Fleischmann, ma l’elaborazione richiesta è stata notevole. Al solito, dettagli nell’articolo che Paolo ha dedicato alla sua realizzazione.
La Gr.741 nasce su base Fleischmann (la “donatrice” è una Br.56), così come pure la sorellina Gr.743. Entrambi i modelli hanno vinto, qualche anno fa, il trofeo Muzio di ASN.
Per quest’ultima è davvero notevole la possibilità di aprire il portellone della camera da fumo! Ricordiamo che stiamo parlando di scala N, quindi di aggeggini di dimensioni davvero minuscole!
Descrizioni della realizzazione nei rispettivi articoli [Gr.741][Gr.743]. La 743 è descritta anche in un articolo reperibile sul sito ASN.
Passiamo ora alla imponente 1-D-1 delle FS: la Gr 746. Ancora una volta la vittima sacrificare è una Fleischmann: questa volta si tratta di un Br.39. Ne valeva sicuramente la pena, per poter arrivare a riprodurre questa meravigliosa macchina italiana! Dettagli realizzativi e foto addizionali sul sito di Paolo.
Di uguale imponenza la “Pacific” italiana, Gr.691 derivata da una Fleischmann Br.18. Anche questa motrice fu presentata al premio Muzio di ASN.
E la Gr.940, poteva mancare? Elegantissimo locotender in grado di lavorare per il traino di convogli, muovendosi indifferentemente in avanti o indietro in modo da evitare la giratura al capolinea, ma anche di essere impiegata per la manovra pesante. Dettagli realizzativi sono descritti su scartamento9mm. Interessante il fatto che il vomere spartineve è asportabile.
La Gr.835 è una motrice riprodotta più volte in scala N. Paolo ne ha fatto una sua versione, partendo da una base Minitrix che però ha avuto bisogno di pesanti rimaneggiamenti – sostanzialmente una ricostruzione da zero, carro a parte. Descrizione di dettaglio sull’ormai solito sito.
Lasciamo per un poco casa FS e visitiamo la Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT) che ne lcorso della sua esistenza gestì le reti tranviarie interurbane di Parma, Cremona e Piacenza e le ferrovie Brescia-Iseo-Edolo, Cremona-Iseo e Orbetello-Porto Santo Stefano. Vi si trovava un interessante Mallet di Borsig, quasi gemella di quella tedesca riprodotta da Minitrix. Qui Paolo ha avuto gioco più facile che negli altri casi: le modifiche da apportare sono state minori, ma è così riuscito ad accrescere il suo invidiabile parco vapore italiano. Dettagli sul blog.
Torniamo in ambito FS per parlare di altri due lavori minori di Paolo: la realizzazione di carri cisterna o serbatoio. Al vero, al seguito della demolizione delle vaporiere furono stati salvati alcuni tender perché utili come trasporto acqua lungo la rete FS. In genere sono stati dipinti nel tradizionale color alluminio, salvo le ferramenta del telaio. Si tratta dei carri Mt, e se ne parla su maklinfan. Su photorail.com se ne trovano alcune immagini.
Paolo ne ha riprodotti due: quello della Gr.670 e quello della Gr.460.
Segnaliamo anche il lavoro relativo alla realizzazione delle microscopiche lanterne a olio con le quali abbellire il frontale delle locomotiva.
Il lavoro di Paolo non si esaurisce qui: ci siamo limitati a dare un indice delle vaporiere finora pubblicate, e non abbiamo fatto menzione di tutte le altre piccole meraviglie realizzate dal Nostro. Siamo però certi che chi ha trovato la strada per il suo sito la ripercorrerà frequentemente, sia per approfondire quanto qui accennato, sia per esaminare tutti gli altri modelli già pubblicati, e quelli che appariranno in futuro.
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