pubblicato: 14 aprile 2012, ultima modifica 7 gennaio 2023 |
Abbiamo già trattato le carrozze letto CIWL con cassa in metallo costruite tra le due guerre mondiali. Esaminiamo qui quelle costruite nel dopoguerra. Si tratta di pochi modelli, perchè a inizio anni ’70 la Compagnie Internationale des Wagons Lits terminò la sua gloriosa storia centenaria, anche se in forma ridotta e sotto diverso nome la compagnia esiste tuttora. Dismessa la dicitura “Compagnie Internationale des Wagons Lits”, per un po’ le vetture ebbero il simbolo TEN (Trans Europe Nacht – Notte – Nuit) che riecheggiava un altro mito: il Trans Europe Express (TEE), la cui epoca era anche giunta al tramonto. Le carrozze furono poi vendute alle compagnie nazionali, che procedettero alla modifica o creazione di nuove vetture.
Qui tratteremo solo i modelli di origine CIWL (P, UH, MU, T2, T2S e YF/YFT/YC) oltre che alcune evoluzioni proprie FS. Segnaliamo poi una interessante pagina (in olandese) dedicata alle vetture letto dell’epoca qui discussa. So che è un azzardo pubblicare questo post poco prima dell’uscita del nuovo libro di Luigi Voltan dedicato proprio alle carrozze FS ex CIWL previsto per maggio, ma conto come al solito sulle sue preziose correzioni ed integrazioni…
Tipo P
I vagoni-letto di tipo P sono stati ordinati nel 1954 e consegnati nel 1955 e 1956 in 80 esemplari dai loro costruttori Nivelles, Carel et Fouché, Ansaldo e Fiat. Il loro nome fa riferimento al loro ideatore, Albert Pillepich, ingegnere a capo dei servizi tecnici della CIWL. Destinati a una clientela di alto livello, offrono, solo in 1° classe, 20 scompartimenti da un posto organizzati su due livelli. Tali vagoni caratterizzati da una cassa inox (tecnologia Budd) e carrelli N Schliren potevano circolare a 140 km/h.
Nel 1971 il materiale CIWL fu venduto alle varie ferrovie nazionali europee. Le FS acquisirono 21 carrozze numerate 6183 75-41 701~706 and 6183 75-41 750~764 e classificate come Tipo 1955 WL-P. Altre carrozze furono utilizzate sulle reti SNCF, SNCB, NS e ÖBB. In Francia furono proposte in 2° classe a partire dal 1981, a titolo sperimentale, ma furono poi ritirate dal servizio dopo che il 26 luglio 1983 la rottura di un asse provocò il deragliamento del Nizza-Parigi causando cinque morti.
Nel 1992, 17 esemplari furono modificati aumentando la capacità a 30 letti. Sono denotati WLAB-30, e furono usati dalle NS e dalla SNCB, ad esempio sulla connessione Vienna-Bruxelles.
Tipo UH
I vagoni UH (Universal Hansa) furono prodotti in Germania per CIWL e per la concorrente DSG. Consegnati come riparazione di guerre dalla ditta tedesca Hansa Waggonbau (CIWL dal n° 4581 al 4600), hanno fatto la loro comparsa a partire dal 1957. Un’altra serie di 20 vagoni (CIWL dal n° 4601 al 4620) è stata realizzata da Waggon- und Maschinenbau GmbH Donauwörth. Offrivano 33 posti ripartiti in 11 scompartimenti modulabili, da cui la loro designazione WLAB 33 e figurarono nei treni come il Treno Blu (treno) Parigi-Ventimiglia, il Nord-Express Parigi-Copenhagen o la Puerta del Sol Parigi-Madrid. In Germania carrozze dello stesso tipo furono classificate inizialmente come WLAB4ümg-59, e poi dal 1966 come WLABm 174. La prima serie aveva carrelli Minden-Kassel, la successiva MD 33.
Nelle FS le UH hanno avuto livrea TEN con tetto bianco, con tetto blu, e successivamente sono state modificate sopprimendo le porte ad una estremità.
La seconda serie delle UH (WLABmh 174) aveva lato corridoio modificato, con la riduzione in numero e l’ampliamento in dimensione delle finestrature, prefigurando l’aspetto delle successive MU.
Tipo YF – YC
La serie YF era composta di 28 vetture (4641-4668) costruite a Zaragoza da Material Móvil y Construcciones (Antiguos talleres Carde y Escoriaza) tra il 1963 e il 1965. La precedente serie YC era identica, ma costruita da Fiat nel 1958 (numeri 4621-4640). Esternamente le vetture sono piuttosto simili alle UH. Avevano 11 cabine da 2 posti ciascuna, e lavandini in ogni cabina (Le UH avevano 3 posti per cabina). Un telefono interno connetteva ogni cabina con il compartimento del conduttore. Successivamente i due comparimenti alle estremità furono modificare per alloggiare 3 letti ciascuno (“Tripla” o “Turista”), e le vetture modificate furono denominate YFT. Alle estremità c’erano due servizi con lavandino e WC. Le vetture erano dotate di un compressore Stone per la produzione di aria condizionata, che poteva essere alimentato dalla motrice o da un generatore diesel montato a bordo. Aveva anche un piccolo frigo. La demolizione delle vetture è avvenuta tra il 1992 e il 2004, ma le YFT 4648 e 4675 sono preservate da AZAFT.
Tipo MU
Tale sigla MU significa «Moderni Universali». Tale carrozza climatizzata è stata prodotta in 100 esemplari da Waggon- und Maschinenbau GmbH Donauwörth nel 1964, mentre un altro contingente fu consegnato da Fiat nel 1973 e denominato MUF. Con i loro carrelli Minden-Deutz tipo 4, sono adatte ai 160 km/h. L’allestimento ha 12 scompartimenti cabine attrezzabili a singolo (S) doppio (D) o triplo letto (T3). Solo in Italia, cabine attrezzabili S o D (ma non T3) erano denominate di tipo M. Un ammodernamento delle MU è all’origine delle MUn delle NS.
Le FS hanno 2 carrozze della serie 1964 (61 83 72-70 587 e 588), 23 della serie 1972 Tipo MU FD , di cui 11 di proprietà FS da”origine (61 83 72-71 700 / 710) e 12 ex CIWL-Pool FS (61 83 72-71-745/756), 91 della serie 1981 (MU FS: 61 83 72-71 763 / 853) e 45 della serie 1990 (Tipo MU/200 FS, con smorzatori antiserpeggio e atte ai 200 Km/h, 61 83 72-90 000 / 044), tutte classificate WLABm. Le più vecchie (ormai accantonate) avevano carrelli CCIWL tipo L per le prime serie e Minden Deutz poi, mentre quelle successive montavano carrelli Fiat.
Le MU sono state incluse anche nei convogli Thello.
Dopo un periodo che sembrava segnare la sparizione dei treni notturni vi sono stati segni di revival. Una MU è stata inclusa nel primo convoglio Treni Turistici Italiani vestendone la livrea.
C’è poi la versione Excelsior, ovvero le WL MU A, munite di una suite matrimoniale (SU) e sette cabine attrezzabili a singolo (S) o a doppio letto (D). Si tratta delle 61 83 78-90 000 / 019 del 1997, e sono classificate WLAm.
Tipo T2
Nel 1968, la CIWL lancia una carrozza innovativa per allargare della clientela dei vagoni-letto: la carrozza WLAB T2, il cui nome significa « Turisti di 2° classe », è la prima a permettere di viaggiare in coppia in seconda classe. La struttura è costituita da diciotto piccole cabine, nove con due letti ribaltabili sovrapposti e, intercalate, altre nove, sopraelevate, con divano fisso e due letti alti paralleli, per un totale di 36 posti.
Tipo T2S
La serie T2s (CIWL dal n° 6401 al 6463), è una variante della T2 che dispone solo di cabine con letti sovrapposti. E’ stata costruita da Schlieren nel 1975 e montata su carrelli Minden-Deutz di tipo 6. Le FS fecero realizzare da FIAT una nuova serie di 60 carrozze nel 1982.
Le FS avevano 29 carrozze T2 S serie 1975 (61 83 75-71 418 / 447) e 80 T2 S FS serie 1979-82-85 (61 83 75-71 464 / 543), anch’esse classificate WLABm – cosa che non aiuta, visto che è la stessa marcatura delle MU! Infatti altre reti le classificano WLABsm.
le T2s di prima serie hanno carrelli MD e dal lato del corridoio 6 finestrini grandi (su 8) non apribili a vetro unico, quelle di seconda serie hanno i carrelli Fiat a collo di cigno e tutti i finestrini apribili lato corridoio.
Da una ristrutturazione delle T2S discendono le T3S. La modifica ha inizialmente (2007) interessato 11 vetture T2S, ma è prevista per un totale di 56 carrozze. La marcatura rimane quella della vettura modificata. Dopo la modifica offrono 4 cabine da 4 letti (classificate come Excelsior E4) e 6 cabine da 3 posti letto stile MU.
Lista dei numeri di servizio CIWL
numeri | quantità | Tipo | Note |
4501-4525 | 25 | P | – |
4526-4550 | 25 | P | – |
4551-4565 | 15 | P | – |
4566-4580 | 15 | P | – |
4581-4619 | 39 | UH | – |
4620-4640 | 21 | YC | – |
4641-4668 | 28 | YF | per Spagna |
4669-4690 | 22 | YF | per Spagna |
4701-4740 | 40 | MU | – |
4741-4760 | 20 | M | – |
4761-4775 | 15 | MU | – |
4776-4785 | 10 | MU | – |
4786-4790 | 5 | MU | – |
4791-4805 | 15 | MU | – |
4806-4820 | 15 | MU | – |
4821-4868 | 48 | MU | – |
4869-4959 | 91 | MU | – |
5001-5020 | 20 | T2 | – |
5101-5188 | 88 | T2 | – |
5301-5320 | 20 | T2 | per Spagna |
5401-5445 | 45 | T2 | per Spagna |
6001-6012 | 12 | YF | per Spagna |
6101-6110 | 10 | YF | per Spagna |
6401-6463 | 63 | T2s | SCHLIEREN (1975).34 posti |
6464-6523 | 60 | T2s | FIAT 1982, 34 posti |
In Scala N
In scala N si trova una buona produzione delle varie carrozze. Mancano solo le YF/YC e le T3S. Passiamo in rassegna l’esistente.
Tipo P
A fine anni ’80 le P erano state prodotte da Ibertren, in tre versioni: spagnola (6207), francese (6214) e italiana.
Successivamente (inizio anni ’90) venne prodotta almeno una versione (francese) con scritte TEN.
Baine Bachmann ha scritto un testo (in inglese) su come modificare la carrozza Iberten per migliorarla.
Recentemente LS Models ha prodotto le tipo P in 6 versioni: tre epoca III (79100, marcata SNCB e 79101 e 79102 marcate SNCF con due diversi numeri di serie), e 4 di epoca IV-V (79103-6, tutte SNCF con marcatura UIC e diversi numeri di serie). Le 79100-4 hanno mantici di intercomunicazione a soffietto, le 79105-6 mantici in gomma.
LS Models ha prodotto anche la WLAB-30 SNCB e NS, anche nelle versioni TEN.
Tipo UH
Delle UH c’è, a nostra conoscenza, solo la seconda serie (WLABmh 174) prodotta da Minitrix in varie livree tra cui almeno DB TEN (15733), DB bianco-rossa (15853) SBB (15913), DSG rossa (51 3095 00).
Tipo MU
Atlas-Rivarossi aveva fatto le tipo MU negli anni ’70.
La stessa carrozza fu in seguito prodotta in livrea FS-TEN (mod. 9591) e DSB ( mod. 9531).
Successivamente lo stampo è stato ripreso da Arnold, ed il modello migliorato. Sul lato cabine ci sono tendine abbassate a varie altezze. I modelli FS sono due: 3268 con numero di esercizio 72 71 485-3 e 3641 con numero di esercizio 61 83 72 72 326-2.
La carrozza è poi presente in varie livree nazionali: ÖBB (3261, 3262, 3267, 3650), DB (3265), SNCF (2366, 3655), NS (3286, 3656), DSB(3290), SNCB (3642), SBB (3643, 3649).
Nel 2012 Michael Mende, un artigiano tedesco, aveva annunciato la realizzazione di una carrozza MU in livrea più moderna, ma nel 2014 il progetto fu cancellato.
Nel 2015 Arnold ha messo in cantiere la WLABm, Tipo MU 200, 61 83 72-90 026-5 I-FS in livrea Treno Notte, in una edizione speciale per dmToys.de.
Peccato che il modello, venduto a 49,99 €, contenga vari errori, dagli artefatti sull’imperiale alla spaziatura non equidistante dei finestrini. Peccato, perché in casa avevano già la vecchia carrozza ex Rivarossi. Avessero ridipinto quella…
Tipo T2
Fleischmann ha prodotto le T2 in versione CIWL (8114) e SBB-TEN (8117).
Tipo T2S
Le T2S sono state realizzate da Roco in varie versioni nazionali, tra cui ÖBB (2278B, 24265 e 24380, 24384, 24382, 24458), DSB (2278F, 24269, 24381), SBB (2278C, 24266, 24383, 24455, 24457), DB (2278A, 24264, 24299, 24383, 24456), NS (2278D, 24267). Le FS sono tre 2278E: tetto bianco TEN 24268 (num.es. 61 83 75 71 486-1), tetto blu TEN 24298 (num. es. 71 83 75 70 421-7) e tetto blu- logo inclinato 24459 (nu. es. 61 83 75-71 537-1).
Anche Lima ha realizzato la T2S FS, in versione TEN.
Fleischmann ha la T2S in versione DSB (8607) e City Night Line (860701).
Conclusione
In questa piccola rassegna abbiamo visto le carrozze CIWL e le loro derivate del dopoguerra. Non abbiamo trattato le altre carrozze letto (ad esempio tedesche) non legate alla storia CIWL. Una menzione comunque la merita un treno notte davvero speciale: il Talgo che fin dal 1989 collega regolarmente Barcellona a Milano. Rimandiamo in proposito al post “Pendolino in salsa spagnola” pubblicato qualche tempo fa. Ricordiamo che del Talgo esiste anche in una incarnazione tedesca (le DB ne hanno acquistato alcuni convogli), e che Arenaways, prima delle note difficoltà, aveva pianificato di attivare un servizio notturno tra il Piemonte e il Sud Italia basato su carrozze Talgo.
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Bellissimo articolo, ma non solo questo, grazie per ciò che fate nel ricostruire delle vere storie di aziende che hanno tentato di realizzare qualcosa per noi ennisti, Carmelo Mazzarino.
Articolo come sempre interessante.
A mio parere però in un confronto fra le MU di Arnold e quelle di Rivarossi, vincono nettamente le Arnold: è vero che hanno l’errore incomprensibile dei finestrini non equidistanziati, ma hanno una finezza di dettagli e decorazione che richiama molto la carrozza vera.
La Rivarossi invece sente molto il peso dell’età e ha delle cornici dei finestrini troppo spesse, che ne stravolgono l’aspetto.