Pubblicato il 23 agosto 2014, ultimo aggiornamento 20 gennaio 2024
Al pari della livrea MDVC di cui abbiamo già parlato, la Livrea MDVE prende il nome dalle omonime carrozze “Medie Distanze – Vestiboli Estremi” che furono le prime a vestirla. I colori erano Arancio MDVE (Lechler LE006/107, di una tonalità diversa dall’arancio delle MDVC), Grigio Polvere (Lechler LE006/106, anche questo diverso dal grigio delle MDVE) e Rosso Fuoco (Lechler LE006/105).
Anche se sempre di Medie Distanze si parlava, e quindi di treni di interesse geografico limitato, il concetto delle vetture era differente, come dimostrano le porte di dimensione minore rispetto alle MDVC, quindi non progettate per favorire il rapido incarrozzamento di molti passeggeri come sulle linee frequentate da pendolari.
Rispetto alla livrea MDVC, questa fu vestita da meno rotabili: oltre alle omonime carrozze vi erano delle vetture pilota TE di tipo MDVC. Poiché si parla di TE (Trazione Elettrica), niente carri generatore come quelli della livrea sorella, e nessuna motrice diesel.
Un bagagliaio invece ci voleva, e furono scelti alcuni UIC-X nDU.
La livrea fu poi vestita anche da un’altra singola vettura passeggeri: la UIC-X open space prototipo 22-79-999 nBH
Tra le motrici elettriche, la sola E.424 ricevette la livrea “navetta” rosso-grigio-arancio – ma i convogli MDVE erano regolarmente trainati anche da altri motrici in diversa livrea, come ad esempio le E.632.
Le E.453 ed E.454 presentavano una livrea basata sui colori MDVE – omettendo l’arancio ed aggiungendo un grigio in tonalità più scura. Nel complesso parevano verniciate apposta per le MDVE.
Analogo discorso vale per la E444R.
Anche la E.636 “Camilla” fu verniciata in questi colori.
Tra le elettromotrici invece ben tre serie adottarono questa livrea: le ALe.841, le ALe.642 e le ALe.582.
Le automotrici ALe 841 sono derivate dalla trasformazione di altrettante ALe 601 in convogli bloccati per servizio regionale e suburbano.
Con l’immissione in servizio degli ETR 450 dalla fine degli anni ottanta in poi le ALe 601 sono state relegate a servizi spesso marginali e addirittura locali, inadatti a rotabili di classe quali erano. L’elevato esubero di unità ha poi indotto le FS alla loro trasformazione in treni bloccati a quattro elementi del tipo ALe 841 allo scopo di utilizzarle in servizio regionale veloce e confortevole; sono stati realizzati, tra il 1994 e il 2004, 16 convogli ottenuti dalla trasformazione di 32 elettromotrici. Altri tre treni bloccati hanno invece mantenuto la classificazione ALe 601.
I complessi ottenuti, a composizione praticamente bloccata, sono stati composti con Elettromotrice ALe 841 + rimorchiate Le 581 + Le 761 + Elettromotrice ALe 841.
ALe.841, con le rimorchiate Le.581, Le.761 e Le.841 (solo treni 1 e 2)
Il progetto ALe 582-Le 763-Le 884-Le 562 venne sviluppato alla metà degli anni ottanta allo scopo di sostituire i rotabili obsoleti usati per il traffico pendolare e a media distanza delle linee secondarie della Sicilia e dell’Italia meridionale. Ne abbiamo parlato altrove: concettualmente è un’evoluzione del precedente progetto dell’Elettromotrice ALe 724-Le884-Le724 che abbiamo visto vestire la livrea MDVC.
Il gruppo ALe 642 è una ulteriore rielaborazione del progetto: ricalca interamente l’impostazione meccanica e tecnica delle ALe 582. Ne differisce solo per alcune modifiche riguardanti soprattutto la parte elettrica di comando a bassa tensione, e per il fatto che è previsto interamente con soli posti di 2ª classe.
Nella realtà poi le due livree (MDVE e MDVC) venivano spesso mescolate: avvenne fino a quando l’epoca XMPR eliminò il problema uniformando tutte le vetture.
In scala N
Delle MDVE (prima e seconda classe) prodotte da LoCo (Lorenzo Colli), così come delle semipilota MDVC in livrea MDVE abbiamo parlato di recente.
La E.424 in livrea Navetta è stata realizzata (in due diverse versioni: 6 e 5 finestrini laterali) da Lima e da Mehano. Le ha rifatte poi Alfonso Scoppetta (HiTechRR Modelling). Inoltre il modello statico DelPrado è facilmente motorizzabile partendo dal telaio di vari modelli tedeschi. Dei modelli di E.424 abbiamo parlato nel relativo post.
Anche delle E.453/E.454 prodotte da Ferrovia del Caimano (Ilario Baccari) e da Irmodel (Nino Iraci) abbiamo raccontato in dettaglio altrove.
La E444R con i colori che riprendono quelli della livrea MDVE è stata realizzata da Euromodellismo (su base Rivarossi) e successivamente da Mehano.
La Camilla è disponibile tra i modelli LocoMake di Lorenzo Colli.
Le Ale.841 non ci sono, ma potrebbero essere ottenute come al vero trasformando le ALe.601 – in questo caso quelle di Vittorio Naldini.
La ALe.582 fu il primo modello prodotto da Pirata, quando questo nuovo produttore entrò sul mercato nel 2007. L’art.Nr. 3001 comprendeva la Ale 582 060, la rimorchiata Le 763.127 e la semipilota Le 562.024 nei colori MDVE. L’art. 3011 permetteva di completare il convoglio con una seconda rimorchiata: la Le 763.104. Corrispondentemente il 3002 e il 3012 offrivano il modello in livrea XMPR.
In scala N dunque all’appello mancano solamente il bagagliaio nDU e la UIC-X nBH. Alla faccia di chi sostiene che in scala N il materiale italiano non c’è…
Articoli sulle livree FS e Trenitalia su questo blog
Rimettetemeli erano meglio questi treni erano molto meglio di quelli di adesso riattivatemi di nuovo le carrozze tipo vicinale piano ribassato mi mancano
Sono mie anche quelli al piano ribassato metteteli a nome mio anche quelli
Articolo interessante, una domanda, era così frequente che le e444 trainassero le mdve?
Non ho certezze, ma su ferrovie.info di legge” “Girando un po’ nella nostra gallery FotoFerrovie.Info è possibile trovare più di una immagine che le ritrae alla testa di servizi a loro non particolarmente congeniali. Nate per treni veloci, sono sovente state utilizzate per convogli regionali, per convogli merci e anche per trasferimenti.” Dunque la risposta sarebbe “si”.