Pubblicato il 12 dicembre 2015, ultima modifica 3 novembre 2016
In quest’articolo trattiamo di una livrea che non fu solo FS, ma che, come quella del Trans Europe Express, può essere considerata una vera livrea europea, poiché fu vestita da carrozze di cinque diverse nazioni. A metà anni ’70 l’arancio avrebbe infatti dovuto diventare il colore distintivo di tutti i mezzi di trasporto. Così quasi tutte le compagnie ferroviarie europee che avevano aderito alla iniziativa EUROFIMA per un nuovo tipo di vettura, la UIC-Z, la vestirono con una livrea chiamata C1 e basata sull’arancio (LE006/145 -RAL 2004) con fascia di un grigio chiarissimo (Grigio Chiaro LE006/134 -RAL 7035) ed imperiale e carenatura grigio (ufficialmente Grigio Ombra RAL 7022, anche se modellisticamente sono usabili anche dei grigi più chiari, come il Grigio Vaio LE006/399 – RAL 7000).
Delle carrozze di questo lotto (FS e non, ma in maggior dettaglio delle prime) parliamo estesamente in un’altra nota, dato che qui il fuoco è prevalentemente sul loro “vestito” d’origine.
E’ bene precisare che non tutte le carrozze in livrea C1 sono delle EUROFIMA: in Italia ad esempio i bagagliai in livrea C1 erano degli UIC-Z, ed all’estero la livrea fu attribuita anche a vetture di costruzione sia precedente che successiva a quelle EUROFIMA. Questo porta molti a parlare (erroneamente) di “carrozze EUROFIMA” anche con riferimento a vetture che con l’iniziativa non avevano nulla a che fare.
Buona parte delle 510 nuove vetture di tipo UIC-Z (EUROFIMA) vennero omogeneizzate all’iniziativa e nacquero col vestito arancione: si tratta di quelle facenti capo a FS, SNCB, SBB-CFF-FFS, ÖBB e, per un piccolo numero di carrozze, quelle dalle SNCF. Quest’ultima infatti verniciò di arancio solo 9 carrozze destinate alla linea Parigi-Bruxelles-Amsterdam, preferendo la livrea Corail per le altre, mentre la Germania, che aveva ordinato solo carrozze di prima classe, a parte i prototipi misti, si distaccò da questo schema e scelse la classica livrea rosso/crema stile TEE/IC eccetto che per le cinque carrozze prototipo alcune delle quali divennero azzurre ed altre blu-crema.
Furono quindi 312 le carrozze EUROFIMA in livrea C1: 103 italiane, 100 austriache, 80 belghe, 20 svizzere e 9 francesi (il numero esatto delle francesi è un po’ ballerino a seconda della sorgente di informazioni, ma si aggira attorno a quella cifra).
In ambito FS, visto il numero relativamente limitato di carrozze, non erano molti i convogli in livrea interamente C1, ma ve ne sono stati, a volte anche in composizione con carrozze svizzere, austriache o francesi. Anzi, furono prevalentemente alcuni convogli internazionali a vestirsi omogeneamente di arancio, anche se ve ne furono alcuni la cui percorrenza era invece nazionale: tra questi ultimi il rapido Bari-Milano e i treni dalla capitale per la Sicilia Peloritano e Aurora.
La monocromia del convoglio era a volte interrotta da una carrozza in livrea diversa, visto che di vetture ristorante in livrea C1 le FS non ne avevano. Un esempio è il Rapido Aurora, che nella seguente immagine intercala una UIC-X Ristoro Tipo 1970.
Se le ristorante in livrea C1 nel parco FS non c’erano, si era invece pensato di vestire in questa livrea alcuni bagagliai Dz UIC-X 75 al fine di avere convogli cromaticamente omogenei. Iniziarono il servizio nel 1977.
Coma abbiamo anticipato, fu soprattutto in alcuni convogli internazionali che le carrozze in livrea arancio vennero impiegate: erano le vetture di seconda classe più prestigiose e confortevoli a disposizione delle FS, anche se per la prima classe le Gran Comfort restavano invece insuperate. L’IC Lemano, spogliato delle vesti di TEE, usò proprio tra il 1982 e il 1984 questa combinazione nella sua composizione di sei vetture: un bagagliaio-generatore TEE, due prime TEE, e tre seconde Eurofima, tutte FS.
Altri, come il Lutetia Milano-Parigi, avevano carrozze Eurofima FS sia in prima che in seconda classe, oltre ad un bagagliaio in livrea C1.
In altri casi la composizione era ibrida, con vetture italiane e straniere, ma la livrea restava (quasi) omogenea, come nel caso del Barbarossa Stoccarda-Sestri Levante che tra il 1979 e il 1982 aveva sette carrozze di seconda e un bagagliaio FS, e due carrozze di prima SBB – il tutto in C1. L’omogeneità veniva rotta da una carrozza tedesca (che era di prima classe, ma pur essendo una Eurofima aveva livrea IC/TEE) ed un ristorante svizzero rossa. In caso di rinforzo venivano impiegate carrozze UIC-X grigie di 1^ e 2^ climatizzate tipo 1970 e 1975, il che rovinava ulteriormente la monocromia.
Anche l’EC 84/85 Michelangelo circolò in livrea C1, come mostrato nella seguente immagine del 1988
Un altro esempio è il Monteverdi da Ginevra a Venezia, che nei primi ’80 era interamente composto di carrozze in livrea C1, tutte FS a parte la ristorante delle SBB-CFF-FFS (anch’essa arancione).
A volte il convoglio era interamente composto di vetture estere, come nel seguente caso con carrozze svizzere.
Un esempio un po’ particolare di convoglio internazionale fu quello del treno speciale che celebrò la riapertura della Nizza-Cuneo nel 1979. Da Breil a Cuneo la composizione fu la seguente:
- D445.1018 deposito Bari C.le
- D445.1028 deposito Bari C.le
- 5 carrozze FS prima classe tipo Z “Eurofima”
- 5 carrozze SNCF prima classe tipo Z “Eurofima”
- D345.1144 deposito Cuneo in spinta.
Anche nei collegamenti con l’Austria, oltre che con Francia, Germania e Svizzera, vi fu un treno arancione: il Romulus che collegava Italia e Austria,che come ristoranti adoperava le GC e CIWL (in coda vi eran carrozze austriache in livrea diversa
L’Adria Express (Vienna-Ancona) aveva spesso composizioni apparentemente casuali, ma capitava di vederlo anche con una buona sezione in C1 austriache.
Assai più frequentemente però, soprattutto negli anni successivi, si vedevano una o più carrozze arancioni in una composizione eterogenea.
A partire dal 1982, anche le carrozze il livrea C1 ebbero il logo inclinato
Diamo uno sguardo all’estero. La Svizzera, che aveva 20 Eurofima di sola prima classe, aveva bisogno di carrozze di seconda da accoppiare loro, così verniciò in C1 anche delle RIC Bm 51 e Bpm 51, oltre ad alcune carrozze ristorante
Anche qui dunque erano previsti convogli interi in livrea C1. Inoltre entravano i territorio elvetico parte dei convogli internazionali per l’Italia che abbiamo già visto.
Alcune Re 4/4 ebbero una colorazione che ricorda la C1, anche se con fascione creme e non grigio chiaro, e più grande di quello della C1. Furono infatti dipinte per trainare il Swiss Express che aveva una livrea arancio-crema che non ha a che vedere con la C1, anche se risale agli stessi anni, e proprio per questo assume l’arancione come colore fondamentale.
Alcuni considerano una variante della C1 anche la livrea indossata da alcune ABe 4/4 della SÖB, ma penso sia solo la riprova che l’arancio andava di moda in quegli anni, come mostrato anche dalla elettromotrice FART-SSIF di Locarno.
In Francia ebbero, per un certo tempo, la livrea C1 delle carrozze Corail Vtu e Vu oltre alle già menzionate Eurofima. Ricordiamo che anche le Eurofima francesi (le VSE A9u) erano di sola prima classe (a parte i primi due prototipi). La livrea C1 fu data ad alcuni treni che collegavano Parigi con Bruxelles e l’Olanda, per i quali servivano dunque carrozze di seconda: furono usate delle carrozze Corail Vu a compartimenti e Vtu a salone.
Come in Svizzera, l’arancione fu usato come colore dominante anche per altre livree: fu questo il caso del TGV, che se non aveva una livrea C1, gli si avvicinava parecchio, anche se se ne discostava per il fascione grigio scuro della zona finestrini.
L’Austria è il paese la cui compagnia ferroviaria (ÖBB) fece l’uso più estensivo della livrea. Verniciò in livrea C1 tutte le sue carrozze Eurofima ed alcune successive basate sul modulo UIC- Z1 e Z2 (Amz 19-70/90, Amz 19-71, ABmz 30-70, Bmz 21-70 0/90 0, Bmz 21-70 1, Bmz 21-70 5) oltre a delle carrozze ristorante (WRmz 61 81 88-70) e dei bagagliai (Dmsz 95-70 e BDmsz 82-70, misto seconda-bagagliaio).
Applicò la livrea anche a vetture più vecchie (UIC-X Am/Bm/ABm/Dms, carrozze RIC corte A/AB, Spanten Gepäckwagen Ds 95-80.4, SRmoz ex K-Wagen, e le due Salonwagen 10 e 11). Riportiamo qui alcune foto di Ferry Van Schagen da drehscheibe-online.de che mostrano alcuni tipi di carrozze austriache “vecchie” riverniciate in C1.
Per altre carrozze dobbiamo nuovamente fa rriferimento ad alcuni modelli in Ho, in quanto ci è stato impossibile reperire immagini degli originali.
In Austria la livrea C1 cominciò ad essere sostituita da quella “umbragrau/blutorange” a partire dal 15 marzo 1987. L’ultima carrozza perdette la C1 nel 1996.
Nello stato alpino l’arancione (in una tonalità però diversa) era usato anche per alcune motrici, come la 1044.
Anche qui, convogli interi in livrea C1 non erano infrequenti. Abbiamo già visto il Romulus sulla rotta italiana (il Romulus), ma gli esempi sono molti.
Anche le Ferrovie del Belgio (SNCB) hanno usato estensivamente la livrea C1. Le 80 Eurofima (chiamate in Belgio I6) furono suddivise in venti A9, quarantacinque B11 e quindici Bc10 (a cuccette).
Le successive 94 carrozze UIC-Z1 e Z2 denominate I10 (15 A11t, 45 B11t, 29 B11t clim, 4 Resto e 1 Bar-disco) presero servizio nel 1987 con la stessa livrea.
Anche delle più anziane I4 assunsero lo stesso vestito.
A complemento la livrea fu attribuita a carrozze ristorante e bagagliaio.
Non sorprende quindi che negli anni ’80 fossero frequenti treni belgi in livrea C1.
Il Belgio usò anche una livrea assai simile, ma più tendente al rosso, che fu vestita da varie carrozze (M2, M4, M4 DX, e persino le doppio piano M5).
In scala N
Lima mise a catalogo 1980 una versione accorciata della carrozza di prima classe FS (art. 320397).
Successivamente, nei suoi ultimi anni di vita, la casa vicentina ha invece ha prodotto in scala corretta come art. 320320 la Francese VTU B10tu (che non è una Eurofima)
Roco ha prodotto per molti anni carrozze Eurofima in livrea C1, essenzialmente usando tre stampi:
- prima classe
- seconda classe
- carrozza mista
Questi sono stati usati per produrre carrozze delle cinque amministrazioni che hanno usato la livrea C1: FS, SBB-CFF-FFS, ÖBB, SNCB, SNCF. Le carrozze, a parte le miste, hanno carrelli FIAT.
Le FS, prodotte dal 1984 al 1996, e poi di nuovo nel 2006, hanno sia logo a televisore che logo inclinato e varie marcature a seconda del periodo di produzione. La seguente tabellina riporta la corrispondenza tra numero di catalogo, anno di produzione e marcatura (dati ricavati da modellbahn-spur-n e da spur-n-datenbank).
Logo a TV | Prima classe
art. 24224 |
Seconda classe
art. 24227 |
1984-85 | 61 83 19-90 005-5 – | 61 83 21-90 000-2 |
1985-90 | 61 83 21-90 067-1 | |
1991 | 61 83 21-90 054-9 | |
Logo
inclinato |
Prima classe
art. 24296 |
Seconda classe
art. 24297 |
1992-96 | 61 83 19-90 002-2 | 61 83 21-90 069-7 |
2006 | 61 83 19-90 018-8 | 61 83 21-90 003-6 |
Con numeri a catalogo diversi vi furono altre due versioni:
- art. 24426, seconda classe, marcatura 61 83 21-90 000-2
- art. 24297.1, seconda classe, marcatura 61 83 21-90 039-0
In precedenza (1979-1984) Vi era stata una prima serie di carrozze Roco, che si distingue perché aveva il gancio solidale con il carrello e il sottoporta basculante, per permettere di curvare anche su raggi stretti. Le versioni successive che usano i timoni di allontanamento non hanno più avuto bisogno di questo “trucco” un po’ antiestetico.
Come prima, questa è la tabella delle corrispondenze per la prima serie di modelli
Logo a TV | Prima classe
art. 2262B |
Seconda classe
art. 2261E |
1979-81 | 61 83 19-90 004-8 | 61 83 21-90 000-2 |
1982-94 | 61 83 19-90 005-5 | 61 83 21-90 067-1 |
La mista, che in H0 Roco aveva fatto anche in versione FS, in scala N é prodotta in livrea C1 solo come ÖBB (ma anche DB in livrea azzurra, art. 2280A e francese livrea Corail, art.2280F), ed ha carrelli Minden Deutz. Peccato non sia stata colta l’occasione di realizzare i prototipi AB di FS: Roco aveva sia lo stampo che i carrelli adatti.
Ha supplito Maurizio Chivella, che con la consulenza di Gigi Voltan ha preparato le decals per trasformare una AB tedesca in un prototipo italiano.
A parte le carrozze FS, per il plasticista italiano sono interessanti anche le svizzere, che come abbiamo visto hanno circolato spesso sui nostri binari, così come probabilmente anche le austriache.
Anche Arnold ha prodotto carrozze Eurofima di prima e seconda classe per le varie amministrazioni ferroviarie.
Le italiane sono presenti anche in questo caso con logo a televisore, prodotte dal 1979 al 1988:
- art. 3780, prima classe, marcatura 61 83 19-90 004-8
- art. 3781, seconda classe, marcatura 61 83 21-90 006-9
e con logo inclinato prodotte dal 1999 al 2002:
- art. 3735, seconda, marcatura 61 83 21-90 045-7
- art. 3736, prima, marcatura 61 83 19-90 025-3.
Le Eurofima si ono anche dalla spagnola Ibertren, nelle incarnazioni delle varie nazionalità, tra cui le FS di prima e seconda classe.
Tra le non Eurofima in livrea C1, c’é la ristorante austriaca prodotta da Roco (art 2281A).
Anche il semibagagliaio austriaco BDmsz c’è in scala N, prodotto da MTR (ma essendo di produzione artigianale, è carissimo). Ne esiste anche una versione in stampa 3D nel negozio Shapeways di Mastachief90.
LS Models ha a catalogo nella sezione Belga due set di carrozze I4 in livrea C1:
- Set 72015 composto di due carrozze:
- Ia A Y25 orange, ligne blanche, C1(51 88 19-70 403-3)
- I4 AB Y25 orange, ligne blanche, C1 (51 88 30-70 413-7)
- Set 72016
- I4 B ex-AB Y25 orange, ligne blanche C1, déclassée (51 88 29-80 410-4)
- I4 AB ex-A Y25 orange, ligne blanche C1, déclassée (51 88 20-70 405-5)
Il bagagliaio FS é riproducibile facendo la solita approssimazione e dipingendo un bagagliaio Rivarossi tedesco. Lo ha fatto commercialmente Euromodellismo, mentre vari modellisti lo hanno fatto da sé.
Di (molto) meglio di può ottenere con il kit prodotto da Maurizio Chivella per fare kitbashing (“taglia e cuci”) da un modello Rivarossi. Sono incluse le decals. Il Kit è riservato ai soci ASN,ed anche le pagine che ne parlano sono accessibili solo agli associati.
Articoli sulle livree FS e Trenitalia su questo blog
Mi sovviene che il Monteverdi, nei primi anni ’80, era composto da tutte Eurofima FS, con interposta la ristorante con pantografo SBB, sempre in livrea C1.
Il resto è esauriente e completo, anche se il grigio vaio al posto del grigio ombra mi pare un azzardo (Cherubini cita il grigio ombra come colore ufficiale adottato…)
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Grazie Gigi, ho “ritoccato” il colore 🙂
Ciao Marco, complimenti (come sempre) per l’articolo, attenzione che il link alle elaborazioni di Maurizio Chivella non funziona per i non soci… Sarebbe forse il caso di aggiungere, al posto del link, che le elaborazioni di Maurizio sono a disposizione dei soli soci ASN,
un abbraccio! Antonio
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Grazie, fatto.
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