Pubblicato il 26 febbraio 2022
Abbiamo di recente ripercorso la storia delle vetture FS Tipo 1921 [1][2], 1931 [3], 1933 e 1937 [4], e ne abbiamo visto alcuni modelli in scala H0 [5]: è ora di dare un’occhiata a quel che troviamo in scala N.
La storia inizia da lontano, giacché già nel 1966 Tibidabo aveva a catalogo vetture identificate come Az 52000 (delle Tipo 1937 che erano ABz fino al 1956) accompagnate da bagagliai Duz 95000. Il costo era di 1800 Lire ciascuna.
Come il resto della produzione Tibidabo, si tratta di rifacimenti in 1:160 di modelli che Rivarossi aveva in H0, tanto che persino i ganci erano dello stesso tipo: a occhiello, come peraltro anche i rotabili Lima contemporanei.
In realtà i modelli avevano delle inconsistenze. La sequenza dei finestrini era sì quella di una vettura di una ABz, con il “mezzo compartimento”, quello che abbiamo chiamato “il castigo”, caratterizzato da un finestrino singolo invece che da una “bifora”, ma per una (ex) ABz Tipo 1937 il numero dei finestrini dei compartimenti non torna. Il modello presenta infatti 1 singolo + 7 “bifore”, mentre queste dovrebbero invece essere 8. La lunghezza dichiarata a catalogo è di 122 mm, che al vero fanno 19.520 mm invece che 22.544: dunque un accorciamento del 15% circa. Del resto erano gli anni nel quali Lima dichiarava UIC-X vetture che invece erano delle UIC-Y, e comunque le accorciava a 138 mm invece del valore corretto di 153: circa l’ 11%.
Sarebbe stato più coerente che Tibidabo dichiarasse i suoi modelli ABz 50000, ovvero delle Tipo 1921, invece che delle 52000 Tipo 1937: il numero di finestrini sarebbe stato corretto, e la lunghezza al vero di 21.054 mm avrebbe comportato un accorciamento dimezzato del modello (7%). Vero è, come sostiene Voltan, che le 1921 hanno un diverso disegno del raccordo dei vestiboli, diversi carrelli, diverso sottocassa, e spaziatura diversa tre i finestrini nella zona di prime e in quella di seconda classe, ma alcune cose (i raccordi) possono essere considerate imprecisioni di second’ordine, e altre (sottocassa) sono abbastanza facilmente rimediabili, ed infatti Gigi ha mostrato sul forum NParty come rendere più credibili le carrozze.
Nel 1984 Achille Carminati, che l’anno prima aveva preso la rappresentanza per l’Italia della francese Jouef, rilevò il magazzino di parti della Tibidabo. Ne aggiornò i modelli, dando loro il gancio standard NEM (“Arnold Rapido”) ed arricchendole opzionalmente con un arredamento interno abbozzato ma sufficiente a rendere più realistico quel che si vede attraverso i finestrini.
Furono commercializzate con il marchio “CDM Tibidabo N“, e ne furono fatte varie versioni in diverse livree: oltre al castano-isabella vi furono quelle in solo castano, in grigio-ardesia e nel verde di origine (queste dovrebbero avere l’indicazione di classe in numeri romani invece che arabi). Lo stampo era sempre il medesimo, ma la vetture divenivano di volta in volta Az (prima classe), ABz (mista) o Bz (seconda).
Vediamo da vicino qualche dettaglio ravvicinato delle vetture.
Nelle stesse livree troviamo i bagagliai che avevamo incontrato nel catalogo del ’66.
Vi è anche un’altra versione, realizzata forse con troppo entusiasmo e fantasia. Le vetture venivano presentata in livrea blu+celeste, come carrozze del celebre “Treno Azzurro”, il che è ovviamente un falso, giacché tale convoglio aveva in composizione vetture di serie successive, e non certo le Tipo 1921-37. Ma tant’è, questo è bastato a far felici diversi hobbisti.
Più recentemente vi furono realizzazioni realistiche e dettagliate della Tipo 1921. Fine Scale München (Helmuth Schwinghammer) ne ha prodotto dei set composti di una (ex) Az 10000, due (ex) Bz 20000, una (ex) Cz 30000 ed un postale Tipo 1934 , Serie Uz 1300. Non erano presenti le ABz 50000.
Furono realizzate in numeri limitati in quattro livree (verde, castano-isabella, castano, e grigio ardesia): 25 esemplari per ciascuna tipologia per un totale di 100 convogli. I prezzi non erano certo per tutte le tasche, ma il prodotto è comunque esaurito. Il costo era di 642 Euro per un set da 3 elementi (Az+Bz+Cz), 448 Euro per uno da due (Cz+Uz), e 234 Euro per una vettura singola (Cz): 1090 Euro per un set da 5 carrozze.
Iniziamo con quelle in livrea di origine, verde vagone. Vetture con tale colorazione restarono in esercizio fino a fine anni ’30.
Vi sono poi quelle castano-isabella, ambientabili dal 1935 fino a fine anni ’60 – ma la Cz con le iscrizioni di terza classe solo fino al 1956 (dopo divenne di seconda).
Si passa poi alla livrea castano, dal 1957.
Nella seguente immagine si vede una Bz 20000 trasformata in ABz. Immagini singole di tale vettura non sono presenti sul sito di Fine Scale München. In realtà si tratta di un’imprecisione, giacché le ABz con compartimento di prima a centro carrozza furono derivate dalle 10000 (con 3 compartimenti di prima) e non dalle 20000 con due compartimenti nella classe superiore come da modello (Grazie a Gigi Voltan per la segnalazione).
Infine le grigio ardesia: qui due ex Bz 20000 erano una in versione ABz, l’altra in versione Bz (e ritroviamo lo stesso problema menzionato) L’organizzazione dei set era (Az+ABz+Bz) e (Bz ex Cz+Uz).
Passiamo alla terza realizzazione. Alpenmodell produce delle dettagliatissime Tipo 1921 in scala N (le fa anche in H0):
Sono venduti in kit, come lastrine al costo di 60 Euro. Oltre alla lastrina principale mostrata in figura, vi ne è una seconda per l’arredamento interno, e poi a corredo ci soo gli assi, i respingenti, le fusioni dei serbatoi del sottocassa, viteria varia, decals e tetto già piegato.
Ovviamente la vettura, una volta montata, deve essere verniciata nella livrea preferita. Si potrà omettere di montare la casse del REC (il grosso parallelepipedo nel sottocassa, lato compartimenti) se si vuole ambientare la carrozza prima del 1961.
Sono curatissimi persino gli interni e il sottocassa.
Il tetto riproduce la versione chiodata e con casse d’acqua: chi volesse invece la versione di origine in telo olona potrà omettere di montare le casse d’acqua, e lisciare l’imperiale eliminando le chiodature. Lo ha fatto Giuseppe Risso, che sul suo sito descrive in dettaglio le varie fasi del montaggio del modello.
Successivamente Alpenmodell ha messo a disposizione, in opzione, anche l’imperiale liscio.
Menzioniamo anche le Tipo 1921 realizzate da noi (scalaenne) come kit da montare e verniciare.
Per dettagli rimandiamo alla nota ad esse dedicata.
Infine giungiamo alle carrozze di Lorenzo Colli (Locomodels, noto anche come LoCo). I modelli riprodotti sono due. Il primo sono le ex ABCz 61000 Tipo 1933 in versione post 1956, quando, con la promozione delle classi, divennero ABz. Si tratta di una carrozza interessante, anche per il triplo modulo dei compartimenti che riflette l’originale distinzione tra le tre classi.
Il secondo modello rappresenta la ex Cz 32000 Tipo 1937, anche qui in versione post 1956 quando la classe divenne seconda.
I modelli hanno la cassa in ottone e la finestratura in alpacca fotoincisa. Scritte e loghi sono realizzati con decals. Sarebbe forse stato preferibile che i ricaschi fossero in castano, come nella maggioranza delle foto reperibili, anche se in alcune il ricasco risulta effettivamente in argento.
Come per tutta la produzione di Colli, il modello circola anche su i raggi di curvatura più stretti.(R1=192mm). Sono attualmente offerte a 80 Euro a listino, scontabile del 10% con la tessera “Fidelity Card”.
Le troviamo anche in grigio ardesia, con le stesse caratteristiche.
Si conclude qui la carrellata sulla famiglia di vetture Tipo 1921, 1931, 1933 e 1937 in scala N. Come abbiamo visto, a parte le 1931 e le “vere” 1937 ABz 52000, le carrozze sono tutte presenti. Certo, le Fine Scale München sono introvabili, ma chi si accontenta e vuole spendere poco può arrangiarsi con un po’ di fantasia con le Tibidabo, reperibili con un po’ di fortuna sul mercato dell’usato a una trentina di Euro a carrozza. Chi vuole un prodotto finito e di qualità può rivolgersi a LoCo, mentre chi è confidente nelle proprie capacità e non si spaventa da usare saldatore e aerografo può optare per le Alpenmodell.
Prima di chiudere però vogliamo ancora segnalare come curiosità, in una scala quattro volte più grande, ovvero la 0, i bellissimi modelli di Tipo 1937 Pesolillo (fuori produzione): sono riprodotte persino le classiche foto decorative nei compartimenti ed i ricami sul poggiatesta!
Altre note sulle vetture a carrelli tra le Tipo 1921 e le Tipo 1937:
- Tipo 1921: prima parte
- Tipo 1921: seconda parte
- Tipo 1921 (derivati): bagagliai e postali
- Tipo 1931
- Tipi 1933-1937
- Dal Tipo 1921 al Tipo 1937 come prede di guerra
Nel modellismo:
Bravo, una bella iniziativa