Pubblicato il 18 marzo 2018
Quest’anno per me niente Verona, dunque un report basato sul sentito dire – e quindi suscettibile di errori e omissioni. Segnalazioni integrative e correttive sono come sempre più che benvenute! Devo in apertura ringraziare Gianfranco Visentin per avermi prontamente inviato varie foto che mi hanno permesso di corredare questa nota.
Iniziamo passando in rassegna i produttori “storici”: Locomodels, Fratix e Pirata.
La prima grande novità riguarda Locomodels. Lorenzo Colli diceva che alla stragrande maggioranza dei suoi clienti del digitale non importava molto: per questo la sua produzione era rigorosamente analogica. Evidentemente ora le cose sono cambiate, e a catalogo LoCo sono apparse un gran numero di macchine digitali o digitalizzabili. I modelli sono stati “aggiornati” con l’inserimento di un circuito stampato che presenta la “slot” per l’inserimento di un decoder standard, e sono ottenibili anche con decoder già presente.
Per ora i modelli aggiornati sono le E.636, che erano le ultima arrivate nel parco LoCO, nelle tre versioni Castano-Isabella, Azzurro e Blu e XMPR, le E.464 XMPR e Trenord, le E.656 in livrea di origine e in XMPR, le E.645/646 nelle livree di origine, Navetta, Treno Azzurro e XMPR e le E.428 ad avancorpi e aerodinamica.
Le novità non si fermano qui, perché (come era ovvio) dopo le E.633 sono arrivate le E.652, con livree di origine, XMPR e Mercitalia: già viste a Novegro, ora disponibili (Digitali e DCC-ready).
Passiamo a Fratix. Prosegue la serie di interessanti annunci. Guido dichiara che si tratta di modelli con cassa ultradettagliata, telaio in metallo e pantografi in metallo finemente riprodotti, con luci bianche/rosse secondo il senso di marcia. Anche qui il digitale ha sfondato, ed infatti i modelli proposti (in futuro, per ora c’erano da vedere le casse) saranno dotati di serie di decoder Uhlenbrock. Tra i modelli di cui parliamo vi sono la E.645 prima serie e la E.656, anch’essa in livrea di origine.
Anche quest’ultima è una “prima serie”: coprigiunti a fianco della cabina e portelloni centrali lato AT bassi (per un “ripasso” sulle serie della E.656 rimandiamo alla nostra nota che li discute). Ricordiamo che i Caimani prima serie furono realizzati in passato da CLM, Baccari e Locomodels, mentre la versione attuale di quest’ultima è una seconda serie.
In realtà, oltre a queste due, si sono viste una serie di casse che, quando saranno finite, faranno concorrenza al deposito locomotive di Colli. All’osservatore non sfuggiranno la Camilla e il piccolo Badoni 209.
Speriamo che gli annunci si concretizzino e giungano sugli scaffali (e soprattutto sui plastici): ricordiamo che a Novegro erano stati presentati i prototipi di D.345, D.341, E.444 e semipilota Z. A Verona era acquistabile la D.341.4001 Ansaldo, ed è arrivata anche la bella svizzera BLS Ae 6/8 che a Novegro era anch’essa in forma prototipale.
Acquistabile anche la MU XMPR, mentre tra i prototipi spiccavano anche le UIC-X con le “gonne”.
Altra novità in casa Fraticelli è la distribuzione ufficiale ed esclusiva per l’Italia dei modelli MWModels, piccolo produttore tedesco noto per la realizzazione dei suoi carri merci, spesso anche in versione FS. La collaborazione viene inaugurata con una versione speciale dei carri F, verniciati in giallo e con le scritte “Magnete Marelli” (vi ricorderete Lino Banfi: e cche sso’ sti “Marelli”?).
Arriviamo a Pirata, con la sua sempre ricchissima vetrina di modelli. Noi ci soffermiamo solo sull'”italiano” e quindi sorvoliamo, ad esempio, sulla pur bellissima motrice austriaca di Jägerndorfer (ma ne parleremo presto, nell’ambito della serie di note sui coccodrilli). Ricordiamo che il loro catalogo 2018 è ricco, anche se ancora una volta per molte cose tocca aspettare: ad esempio per le ormai annunciatissime ma non ancora acquistabili Tartarughe, ma anche le D.245 serie 6000 con e senza bielle. Di quest’ultima si è visto un prototipo anche in color arancio.
L’attesa è invece finita, e questa sì che è una notizia!) per le GC Bandiera, che molti, anticipando la fiera, si sono già fatti spedire a casa. Ricordiamo le versioni: set da 4 comprendente Ristorante, Salone e due Compartimenti con logo Televisore e lo stesso set (presentato ora) con logo FS XMPR. oltre a un set di due compartimenti con logo Televisore. Su cataloghi on-line in Germania sono anche commercializzate confezioni che curiosamente non sembrano essere presenti sul catalogo italiano, come coppia di vetture salone o vettura ristorante più vettura salone.
La serie delle GC ristorante si è arricchita (a catalogo 2018) anche della variante XMPR a logo piccolo, e della versione il livrea TEE del parco storico FS, che differisce dalle “vere” TEE per la presenza di una sola porta (si veda la nota che pubblicammo in proposito) – non sappiamo però se a Verona fosse esposta: non ne abbiamo visto traccia nlle immagini reperite. Ricordiamo che erano già disponibili la variante XMPR con logo grande, la XMPR BHR e la Cisalpino. Pirata aveva in bella mostra anche il tris di Z1 Fleischmann.
Erano attese ma mi pare non ci fossero (nemmeno queste le abbiamo scorte nelle foto delle vetrine) le nuove E.193 Vectron con livrea nera Mercitalia, con numeri di serie 641 e 642, entrambe in edizione limitata a 100 pezzi. Quasi certamente quindi anche per queste si dovrà attendere. Curioso comunque come il recente parco Mercitalia sia ricco in scala N, con queste Vectron, la già menzionata E.652 di Colli e le E.483 che aveva realizzato lo scorso anno Maurizio Chivella!
A proposito di Maurizio, la Vetrina ASN mostrava molte delle sue trasformazioni (davvero professionali) di modelli commerciali: tra questi spiccava proprio la E.193 Vectron!
L’intero set di motrici (tutte circolanti su binari italiani) è presente nelle seguenti immagini.
Chi fosse interessato ai modelli può contattare Maurizio a mauchive@gmail.com.
Sempre presso ASN potevano vedere le realizzazioni in piccola serie a marchio ICH Model di Massimo Icardi. In primo luogo le Leichtstahlwagen (nome quasi impronunciabile per la maggioranza degli italiani, ma che significa semplicemente “Vetture leggere in acciaio”) svizzere in livrea Ferrovie Nord Milano.
Era possibile osservare un’altra creatura di Massimo: il secondo prototipo del Bagagliaio svizzero DMS, in livrea verde scuro SBB CFF FFS. La carrozzeria è in 3D ad alta definizione, con particolari in fotoincisione. Luci di coda sono funzionanti sia in analogico che in digitale, ed escludibili tramite un microswitch nel sottocassa. I timoni di allontanamento e gancio sono a norme NEM.
La presenza delle associazioni era anche più imponente del solito, con la Scala N a centro padiglione, visibilissima sia con NParty che con ASN.
Quest’ultima gestiva il “Trofeo Aligi Losio” per i diorami. In concorso delle vere opera d’arte, come lo scorcio di Vernazza di Alex La Torre e la funicolare di Bergamo di Giancarlo Adami. Vernazza è impossibile non averlo visto (Alex lo ha postato anche sui forum americani), l’opera di Adami era in preview sul forum ASN. Qui alleghiamo una immagine globale della vetrina, nella quale si possono intravedere i sei concorrenti (grazie ad Alex per avermela inviata).
Per viste più ravvicinate e dettagli rimandiamo al forum stesso dove presto verrà annunciato il vincitore e vi sarà sicuramente una buona copertura fotografica dei diorami in concorso.
Chiudiamo chiedendo, come al solito nei nostri report sulle fiere, di perdonare ed aiutarci a correggere inesattezze e mancanze.
Retrospettiva su Verona negli anni passati
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