Pubblicato il 15 maggio 2021, ultimo aggiornamento 11 giugno 2021
Da un paio di giorni è disponibile sul sito di Locomodels la seconda uscita della serie LocoMake: la E.636.080 nella splendida veste blu e grigia.
In occasione del “lancio” pensiamo sia utile fare un po’ di storia di questa macchina, anche per sapere come ambientarla correttamente nel plastico, e in quali composizioni metterla. E’ una delle due E.636 che vestirono la nobile livrea grigio perla – blu orientale: l’altra è la 117.
Anticipiamo che la si vide in buona parte di Italia: tutte le regioni del Nord, salvo forse il Friuli, e la parte ovest della penisola fino a Benevento: dunque Toscana, Lazio, Campania e probabilmente un po’ di Umbria. Trainò merci e viaggiatori in varie livree. Se poi facessimo finta che fosse una 117, potremmo vederla prima in Sicilia, poi in Lombardia per entrare in parco storico, e da allora la si può incontrare in varie occasioni e in varie combinazioni di rotabili.
Ma vediamone la storia, e le differenze tra le due numerazioni.
L’accoppiamento di colori grigio (quasi azzurro) e blu era talmente ben riuscito che le FS, in via sperimentale, decisero di provarlo anche sulle vecchie E.636. Così il 9 ottobre 1987, dopo una Grande Revisione, la E.636.080 venne riconsegnata al servizio con un nuovo aspetto cromatico.
La livrea venne mantenuta fino al 1999, quando la 080 fu riverniciata a Livorno in “Isabella” (ma senza castano) e così rimase fino alla demolizione avvenuta il 26 Maggio 2002 presso il DL di Livorno.
Curiosamente, lo stesso anno della demolizione della E63.080, un’altra macchina della stessa serie (la E.636.117) ne riprese la livrea che ormai era stata dismessa, con le E.444 che con la “ribollitura” erano passate ad altro.
La riverniciatura di questa macchina, effettuata da alcuni soci del Gruppo Romano Amici della Ferrovia, era stata sponsorizzata da Faustino Faustini, patron della nota azienda di commercializzazione ferromodellistica GIEFFECI. La 117 nei nobili colori faceva una piccola concessione al XMPR, di cui assumeva il logo. L’operazione è documentata su graftreni.
080 e 117 differiscono per alcuni particolari:
- la 080 non presenta il coprigiunto verticale tra la fiancata e l’attacco poliedrico della cabina, che invece è presente nella 117.
- Sul frontale la 080 ha il logo FS a losanga, la 117 il nuovo logo (XMPR).
- Il nuovo logo, con la scritta Trenitalia, è presente, in piccolo, anche sulla fiancata della 117.
- Il vomere della 80 è a strisce oblique gialle e nere, quello della 117 interamente giallo.
- La 117 (in questa livrea) ha pantografi Tipo 52, mentre la 080 monta i 42LR fino al 1998, e solo nell’ultimo anno (1999) ha i Tipo 52.
Servizi e composizioni con la 080
Ci basiamo sulle fotografie reperibili in rete per ricostruire la storia delle 080 e 117. Molti degli “avvistamenti” che citiamo sono recuperabili cercando la E.636.080 ed E.636.117 su sito de ilportaledeitreni, altri giungono da siti diversi. Iniziamo con la 080.
Ci fidiamo delle date riportate nei siti che pubblicano le immagini, escludendo quelle palesemente errate, come l’indicazioni di una foto a Lecco nel settembre 1980 (quando in realtà aveva ancora la vecchia livrea!). Ci resta più di un dubbio, perché ci pare strano ad esempio che nel periodo in cui era assegnata a Bolzano abbia fatto, come vedremo, servizi il Liguria e persino a Roma, ma può essere. Comunque a noi interessa soprattutto documentare dove è stata, e con quali composizioni. Se poi le date non sono esatte, pazienza.
Nei casi che ci sono parsi più significativi riportiamo copia delle foto, in altri diamo un link che porta alla foto che citiamo in modo che anche queste siano raggiungibili dagli interessati.
Cominciamo il fotoracconto nel maggio 1986, quando vi sono le ultimi immagini della 080 nella livrea di origine castano-isabella: la troviamo a Genova, in testa a un convoglio di MDVE. Ha pantografi di tipo 42LR.
Nel 1987 a Verona cambia livrea, e viene assegnata al DL della stessa città, ove rimane per un certo periodo. Le vengono affidati treni passeggeri: a ottobre la troviamo in testa al diretto Brennero-Verona con delle MDVE al traino.
Nella stessa zona la troviamo in testa a un merci, in data imprecisata.
Nel 1988 appare in un paio di volte nel Nord Ovest: a febbraio con un merci a Lecco, e ad aprile dapprima a Novi Ligure (AL) (foto mostrata in apertura di questa nota), poi in testa a un breve treno passeggeri con delle UIC-X rosso fegato sulla linea Parma-Milano.
A ottobre è a Milano in sosta solitaria.
Nel 1989 si trasferisce presso il DL di Bolzano: in Alto Adige la vediamo a luglio, quando viene fotografata a Terlano, sulla linea Bolzano-Merano, con vetture internazionali: si riconoscono una DB in tema cromatico quasi azzeccato (blu oceano-crema), una UIC-X FS rosso fegato-grigio, una DSG rossa.
Ad agosto è immortalata in Pusteria con il treno letti e cuccette proveniente da Roma Tiburtina e diretto a San Candido. In composizione un piccolo bagagliaio grigio ardesia, tre carrozze letto TEN, due cuccetta Tipo 1959 di cui una grigio ardesia, e l’altra rosso fegato, e in chiusura una UIC-X grigio ardesia. La foto si trova a pagina 122 del libro dei Rosenberger “Le ferrovie in Sudtirolo”.
Nel settembre 1989, è ancora a Merano, in testa ad un convoglio simile a quello visto a Terlano.
Lascia poi temporaneamente Dolomiti per tornare in Liguria: a ottobre viene fotografata a Carnate, e poi a Milano in sosta, a novembre è a Imperia al traino di carrozze grigio-ardesia.
Prima però (giugno 1989) partecipa alla classica esposizione ferroviaria di Luino (VA), dove sarà ospite anche in anni successivi.
A gennaio 1990 è a Savona, e di nuovo sulla Genova-Ventimiglia con carrozze grigio ardesia.
A maggio è ospite in deposito a Milano.
A febbraio 1991 la troviamo, sempre con convogli viaggiatori, questa volta con delle UIC-Z in livrea C1 (Eurofima) e Bandiera, a Livorno (linea Pisa-Roma).
Nel maggio viene avvistata nei pressi del Brennero, dove riconsegnerà l’Espresso Vienna-Innsbruck alle ÖBB, da cui l’aveva ricevuto a San Candido. In composizione tre carrozze, ovviamente austriache, e i tre diverse livree: Jaffa, C1 e Umbragrau-Verkehrsrot.
Tra settembre e ottobre 1991 viene fotografata in deposito o in sosta solitaria a Bologna e ancora a Milano. A novembre è a Roma in testa a un merci.
La ritroviamo nel luglio 1992 sulla linea Bergamo-Milano, con delle Tipo 1959 rosso fegato-grigio.
In agosto è di nuovo a Bolzano.
Nel 1993 passa al Deposito Locomotive di Livorno. la vediamo in testa ad un merci a marzo a la Spezia, ad aprile ancora a La Spezia, e a giugno a Lambrate in testa al merci Chiasso-Bologna.
A maggio 1993 è in servizio passeggeri a Trofarello (TO), con delle MDVE e MDVC.,
Ancora passeggeri nel febbraio 1994 a Livorno con delle UIC-X rosso fegato.
In ottobre è a Sondrio, con dei merci, con i quali la incontreremo d’ora in avanti. A novembre la troviamo a Dalmine.
Nel marzo 1995 è vista in deposito a Milano, e a maggio è nuovamente all’evento di Luino. A settembre, di nuovo in testa a un merci, questa volta a Livorno.
Nel maggio 1996 la troviamo a Benevento, in ottobre è in deposito a Livorno.
Nel 1997 la troviamo a maggio in deposito a Milano, a luglio a Milano Rogoredo e a Piacenza.
A luglio 1998 è ancora di servizio merci, a marzo a Milano Rogoredo, a luglio a Roma Tuscolana.
Verso fine anno i pantografi cambiano da Tipo 42LR a Tipo 52.
Il servizio merci prosegue nel 1999: a gennaio è a Torino Orbassano.
A luglio è vista nei presso Roma (a Torricola). A ottobre la troviamo ancora a Roma.
E’ l’ultima apparizione con la bella livrea: passerà poi alla livrea solo isabella.
Servizi e composizioni con la 117
La storia della 117 nella livrea grigio-blu è molto meno movimentata, e la documentazione che presentiamo è più sommaria. Dal 2002, quando acquisì la nuova livrea, la motrice fece servizio in Sicilia, presso il Deposito di Messina. Varie immagini la mostrano a spasso sull’isola, tra Messina, Agrigento, Caltanissetta e Catania, in genere in testa a delle UIC-X XMPR.
Altre volte era in testa a dei merci, come nel seguente filmato a Taormina.
Terminò il servizio il 19 Ottobre 2005 e fu accantonata a Milazzo. Circa un mese dopo fu inviata in composizione a un merci a Milano Smistamento e di qui, con i propri mezzi, a Tirano, sua nuova dimora presso l’associazione ALE883 di Tirano (Sondrio). E’ poi entrata nel parco storico FS. Da allora ha effettuato vari servizi per treni storici.
Nel modellismo
In H0 la motrice è stata riprodotta industrialmente nella livrea grigio perla-blu orientale da Roco già nel 1989 (art. 43608) – si veda valestelor. Riappare tra il 2014 e il 2015 proposta da Lima Expert (HL2614), ACME (60430) e Roco (72320, 72321 con sound). Una ulteriore versione viene poi commercializzata da Lima Expert (HL2615), DL Bolzano, e ACME (60431 e 69431), DL Livorno, quest’ultima con pantografi Tipo 52. Per dettagli rimandiamo a un secondo articolo su valestelor.
Una versione artigianale è stata realizzata, interamente in ottone, da MicroMetaKit.
La 117 è stata riprodotta da ACME (art. 60458, e 69458 con sound) e da Roco (art. 72320)
In scala N
Delle E.636 nella livrea considerata, la 080 era prodotta ancora nel secolo scorso da CMM di Angelo Pozzati. Non è certo paragonabile ai modelli di oggi, ma le tecniche erano quelle dell’epoca.
Nel 1997 Fabrizio Mungai ne aveva costruita una di cartone che poteva comunque circolare (trainata) sul plastico.
Nel 2009, ultima apparizione di CLM a Novegro, era presente una E.636 in livrea nei colori della 080 o 117, ma on sappiamo di quale delle due si trattasse. La si intravede nell’angolo destro della seguente immagine.
Euromodell FP l’aveva a catalogo, ai soliti prezzi da gioielleria (parliamo di circa 1000 Euro).
Poi, a Novegro 2017, giunse Locomodels (Lorenzo Colli) che nella sua linea di prodotti finiti produce la E.636.002 in XMPR e la 080 sia in castano-Isabella che in blu orientale – grigio perla. Queste due versioni sono ordinabili dal sito. Non è al momento a catalogo, ma a Novegro 2017 era presente anche la versione solo isabella degli ultimi anni della motrice.
Per quanto non ci risulti un annuncio ufficiale, curiosando tra le recenti foto di Borzellino su facebook abbiamo “rubato” un paio di immagini che mostrano l’esistenza, a partire dall’estate 2020, della 117 di Danifer. Del resto, con tanti grandi produttori che annunciano e poi non consegnano, o lo fanno a distanza di anni, meglio chi consegna anche senza annunciare con trombe e tamburi!
Infine è appena arrivato anche il LoCoMake per la 080 (sempre di Lorenzo Colli) ordinabile su un’altra pagina dello stesso sito, nelle due versioni “Basic” per chi vuole divertirsi ad assemblare il tutto, o “Easy” con meccanica già completamente montata e senza alcuna difficoltà anche per chi non ha una gran manualità. Gli amanti della scala N festeggiano!
La motrice è predisposta per il digitale ed il sound. La trazione su quattro assi, con due anelli di aderenza, garantisce un funzionamento ideale, come già visto sulla “sorella” 002 in castano-isabella uscita poco tempo fa. Le recensioni in video della 002 di Alex La Torre e del Maestro Modellista Carlo Mercuri sono reperibili in una thread sul forum ASN.
Le istruzioni per il montaggio, scaricabili anche dal sito di Lorenzo per chi volesse farsi un’idea di quale sia il lavoro di assemblaggio, sono dettagliatissime (come si è già potuto constatare con la precedente motrice in castano-isabella) e la precisione di Lorenzo ha voluto rifarle ad hoc per la 080, affinché persino i colori della cassa sulle istruzioni rispecchiassero il modello!
Unico piccolissimo appunto: come già per la 002, i mancorrenti sul pancone vanno ritoccati, colorandoli questa volta di blu. Diciamo che questo è uno dei compiti lasciato al modellista che monta il kit: nel modello finito visto sopra, art. 5000301, la colorazione è corretta.
Per ulteriori dettagli rimandiamo alla nostra descrizione del montaggio del kit.
La versione 117 non viene prodotta da LoCo per via della piccola differenza strutturale: per essere un modello fedele dovrebbe presentare il coprigiunto verticale, e questo richiederebbe una modifica dello stampo. Per inciso, a quanto ci risulta, le E.636 di Lorenzo sono le uniche in N senza tale coprigiunto, e quindi le uniche adatte a riprodurre esattamente la 080.
Maurizio Chivella l’ha ricavata anche dal kit di N-Kit del quale parlammo qualche anno fa (per la precisione, quello della 104).
Come abbiamo visto, la 080 può essere accompagnata da carrozze grigio-ardesia o rosso fegato-grigio, sia UIC-X, facilmente reperibili da diversi costruttori (RIvarossi, Arnold, ACME…), che Tipo 1959 (da esempio Danifer- Borzellino), ma anche dalle UIC-Z Eurofima di Roco accompagnate da qualche GC. Le UIC-X tedesche e le carrozze austriache trainate dalla nostra in Alto Adige sono reperibili da costruttori di oltralpe. Le carrozze in livrea MDVE le troviamo ancora da Locomodels, anche in versione semipilota. Per i merci c’è da sbizzarrirsi.
Chi volesse poi usarla come 117 sul proprio plastico, disposto ad ignorare la piccola differenza strutturale menzionata, potrebbe anche raggiungere lo scopo procurandosi qualche decal e verniciando in giallo il vomere. In questo caso le vetture cromaticamente più adeguate (XMPR-PAX) potrebbero essere le cuccette Minitrix.
Approfondimento molto bello ed interessante! Le foto sono belle! La mia preferita è quella con le carrozze rosso fegato.
Grazie. A me piacciono soprattutto quelle con le vetture tedesche e austriache.
Di nulla!