Pubblicato il 10 ottobre 2020, ultimo aggiornamento 2 maggio 2024
Verso la fine del millennio si pose, in prospettiva, il problema di rinnovare la flotta delle vetture ad alta capacità destinate al servizio locale in aree di grande affollamento: le Doppio Piano Casaralta del 1980. Scelta non ovvia, visto che invece le MDVC, di dieci anni più vecchie, hanno avuto un revamping nel 2009 (e quelle di Trenord nel 2020) e quindi, nonostante il mezzo secolo di vita passato sui binari, le vedremo circolare ancora per un bel po’. Invece a partire dal 2020 le Casaralta, giunte a “soli” quarant’anni di vita, ricevettero il benservito.
Sia come sia, vennero ordinate delle carrozze a doppio piano di nuova progettazione, che furono denominate NCDP (Nuove Carrozze Doppio Piano), ma che sono note anche come “Doppio Piano Tipo 2004”. Il primo ordine fu di 450 vetture, che entrarono in servizio nel 2005. Avrebbero dovuto essere 90 semipilota, 90 carrozze di prima classe e 270 di seconda, pari a 90 convogli da 5 carrozze ciascuno. Nel dettaglio poi la suddivisione tra i tipi cambiò, riducendo il numero delle prime classi (che alla fine furono solo 26) senza modificare il totale.
Il nome di queste carrozze si in inquadra nella “moda” di attribuire ai treni dedicato al trasporto locale dei nomi “musicali”: Minuetto, Swing, Pop, Rock… Fu scelto tramite un concorso, e nasce dall’unione di Vivaldi (per l’appunto, a tema musicale) e alto (con riferimento alla struttura a doppio piano).
Nel 2008 le semipilota furono dotate di aggancio automatico Scharfenberg, lato cabina.
Una seconda serie di 350 carrozze, ordinate nel 2010 e denominate CDPTR (Carrozza Doppio Piano Trasporto Regionale) ma, a parte alcuni dettagli, sostanzialmente uguali alle prime, e quindi anch’esse “Vivalto” entrò in servizio a partire dal 2012. Altre 356 si aggiunsero poi in tre successivi contratti di opzione (novembre 2013, marzo 2015 e novembre 2015, ultima consegna nel 2017). Il totale delle nuove vetture a doppio piano di Trenitalia, tra NCDP e CDPTR, è quindi di 1156 (un piccolo numero di altre furono ordinate da concesse(TFT) e regioni).
Esteriormente le due serie differiscono solo per le griglie in alto del condizionatore, piccole sui prima serie, grandi sulla seconda. Le NCDP montano carrelli Siemens, le CDPTR in parte montano carrelli Siemens e parte gli Ansaldo-Breda. Internamente vi furono una serie di piccole modifiche minori.
I finestrini senza vasistas, usabili come uscite di emergenza rompendoli con l’apposito martelletto, sono, a parità di serie, posizionati in modo non uniforme sulle carrozze, come si può notare confrontando la 26-78 108 qui sopra con la 26-78 156 vista in apertura (entrambe sono NCDP).
Per i seguenti figurini ringraziamo Gigi Voltan.
Aggiungiamo i seguenti che, anche se non quotati, mostrano la testata delle carrozze – lato intercomunicante.
Le carrozze hanno carrelli con passo di 2,500 mm, interperno 20.000 mm, lunghezza totale 26.060 mm. La massa a vuoto è di 52 t (era di 42 t per le Casaralta). Sono abilitate alla velocità massima di 160 km/h.
Sono assegnate alle regioni Piemonte (dep. Alessandria), Lombardia (dep.Milano), Veneto (dep. Verona), Friuli (dep. Trieste), Liguria (dep. Savona), Emilia-Romagna (dep. Bologna), Toscana (dep. Firenze e Arezzo) e Lazio (dep. Roma). Una lista delle vetture Vivalto con i depositi di assegnazione si trova su forumferrovie.info.
I treni Vivalto (così chiamati per estensione) sono composti con una locomotiva E.464 (l’unico tipo di motrice telecomandabile dalla semipilota Vivalto), tra 3 e 7 carrozze rimorchiate e una carrozza semipilota (o eventualmente una seconda locomotiva E.464 in doppia simmetrica). Le E.464 destinate a trainare i Vivalto avrebbero dovuto essere pellicolate con la stessa livrea delle carrozze, ma per esigenze di cassa solo poche di esse la ebbero.
Interni
La prima serie (NCDP) presentava sia carrozze di prima che di seconda classe, differenziate per l’ampiezza degli spazi e per la colorazione originaria dei sedili in tessuto, blu in seconda classe e rossi in prima.
In seconda classe vi sono due file di sedili sia a destra che a sinistra del corridoio centrale, mentre in prima classe da un lato vi è una sola fila. Le bagagliere offrono spazio limitato, ma tra i sedili vi è spazio per infilare delle valigie. I posti sono dotati di tavolino, presa di corrente e luce individuale (a led sulle CDPTR).
Le semipilota hanno una ritirata adatta anche per sedia a rotelle, due posti per portatori di handicap, una “area famiglia” posta al piano superiore con due sedili e divanetti per i bimbi. A supporto delle sedie a rotelle vi è anche una pedana di accesso ad hoc. Su tutte le vetture le porte sono molto ampie (come quelle delle Casaralta), e aprono un passaggio di accesso dell’ampiezza totale di 1,800 mm.
I posti a sedere sono così ripartiti:
- Semipilota P. Inf. 44 Semipilota P. Sup. 46 (totale 90)
- Rimorchiata 1^ Classe P. Inf. 56 Rimorchiata 1^ Classe P. Sup. 34 (totale 90)
- Rimorchiata 2^ Classe P. Inf. 78 Rimorchiata 2^ Classe P. Sup. 48 (totale 126)
Un sistema di audiodiffusione e vari monitor LCD (8 per carrozza) servono a comunicare informazioni ai passeggeri. Sui monitor possono essere visualizzate informazioni di viaggio (temperatura esterna e interna, velocità, ritardo e stato dei servizi igienici), ma anche programmi televisivi per l’On-Board Entertainment.
A bordo vi è sistema di telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso.
Le semipilota presentano anche un ampio vano bagagli, portasci e porta biciclette, quest’ultimo con un sistema di fissaggio di non facile uso.
Le scale di accesso al piano superiore sono piuttosto ampie (larghezza 750 mm).
La seconda serie (CDPTR), non ha carrozze di prima classe. Tra quelle Trenitalia di seconda, alcune (forse una sola?) pur se marcate nB e non nAB sono in realtà miste, e riservano alla prima classe il piano superiore. In ambito Trenord invece vi sono varie miste, correttamente marcate nAB, che adibiscono a prima classe il piano inferiore.
Livree
Vivalto
la livrea originale può essere considerata una variante della XMPR. Ne abbiamo parlato in una nota recente. Nelle nA (prima classe) l’unico segno distintivo è la scritta “1” – si vedano le immagini in apertura di questa nota. Alcune E.464 vennero verniciate nella stessa livrea.
Non era infrequente l’accoppiamento tra vetture il livrea Vivalto con delle E.464 in XMPR, come nell’immagine sopra o nella seguente.
DTR
A partire dal 2014, le carrozze Vivalto di Trenitalia iniziarono a ricevere la nuova livrea DTR di Trenitalia basata su due tonalità di grigio e blu,con le porte in giallo/verde ed una fascia arancio e blu.
Non abbiamo immagini delle carrozze che hanno compartimento di prima al piano superiore (ve ne sono su ferrovie.it ma non possiamo riprodurle per questioni di copyright) : proponiamo quindi un’immagine del modello delle stesse realizzato da Vitrains.
TreNord
Le carrozze Vivalto passate alla società lombarda Trenord hanno assunto la livrea tipica di tale società, bianca, verde e grigia. Le nAB presentano una fascia gialla per identificare la prima classe.
FER
Per le Ferrovie dell’Emilia Romagna si applica la classica livrea tricolore (chiamata “pizza” dai critici). Da notare la differente coloritura dei lati destro e sinistro della semipilota.
TFT
Nel 2013 è entrato in servizio per Trasporto Ferroviario Toscano (TFT) un convoglio composto dalla locomotiva E.464.880 e da tre carrozze Vivalto di cui una semipilota. Nel Marzo 2018 il convoglio è stato ceduto a Trenitalia e ripellicolato in DTR. E’ sparita così una livrea particolarmente interessante e gradevole.
Nel modellismo.
In scala N non ci risulta traccia di carrozze Vivalto.
In Ho ViTrains ha riprodotto le vetture CDPTR , carrelli Ansaldo-Breda, in livrea Vivalto, DTR e TreNord, mentre dovrebbero e essere in preparazione quelle FER.
Lima Expert ha in programma set di carrozze NCDP con carrelli Siemens in livrea Vivalto, DTR e TreNord
Pirata offre una versione speciale delle Vitrains, con i carrelli Siemens invece che Ansaldo-Breda.
Una lista delle carrozze Vivalto in H0 si trova su gamos.altervista.org.
Le relative E.464 nelle varie livree sono tutte prodotte da ViTrains, ma anche ACME ne ha realizzate, e Lima Expert ne ha in programma. Anche per queste rimandiamo a gamos.altervista.org.
Comunque dal 1980 a fine millennio sono 20 anni, non trenta…
Ergo le Cataratta hanno compiuto 40/41 anni non mezzo secolo…
Hai ovviamente ragione. Ho corretto, grazie
Di nulla, e’ sempre un piacere leggerti.
TFT… Marzo 1028, forse era 2018
Piccolo refuso, ma complimenti per il costante lavoro di queste pubblicazioni.
Saluti Massimo Benini
Grazie mille, ho corretto
Ottima pubblicazione, segnalo solo una svista: nella didascalia della foto del convoglio Vivalto a Santhià (“Treno in livrea Vivalto, visto lato motrice – Foto Erneto Imperato da Trenomania”), il nome dell’autore è scritto in modo scorretto.
Grazie! Sistemato.
Complimenti per la cura e completezza di questo articolo, un lavoro enciclopedico!
Mi chiedevo…c’è un modo per capire dal numero del treno (es. Regionale 12336) a che treno corrisponda? (VIvalto, Rock, Pop, etc…)
Grazie
Grazie. No, non mi risulta che nel numero di treno sia codificato il materiale con cui è effettuato (che in linea di principio potrebbe anche cambiare da un giorno all’altro).