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Posts Tagged ‘Locomodels’

Pubblicato il 25 novembre 2023

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Di tanto in tanto, in genere in occasione della Fiera di Stoccarda, Lorenzo Colli, storico produttore di modelli senza il quale la N italiana sarebbe molto meno di quel che è oggi, fa delle escursioni modellistiche all’estero. Ricordiamo una passeggiata in Germania ed una in Francia: nel 2014 la produzione della DB E 80.005 e nel 2016 della SNCF 2D2 5500 “Femme enceinte”.

Era un po’ che Lorenzo non metteva il naso fuori dai confini italiani, quando a sorpresa è appena giunto l’annuncio di un escursione nella vicina Svizzera, con un modello decisamente interessante: la SBB De 4/4.

Come facciamo di solito in questi casi, proviamo a saperne di più sulla motrice in questione.

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Pubblicato il 24 settembre 2023, ultima modifica 8 ottobre 2023

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Lo confesso: era la prima volta che mettevo piede a Novegro. Avevo scritto delle edizioni precedenti, ma sempre riportando notizie avute da altri.

Questa volta c’eravamo, ovviamente in cerca della N. Dove si trovava? Un po’ ovunque: vari negozi esponevano sia nella scala maggiore che nella Nostra, che sembra diffondersi più che in passato.

Ma soprattutto, era proprio nel cuore della manifestazione: al centro del padiglione c’era Fondazione FS, e al centro del suo stand  c’era un’ampio spazio nel quale troneggiavano modelli ferroviari. Al centro di quello spazio, le storiche realizzazioni di Carlo Maldifassi, le Tigri e gli E.626 di Malinverno (che non mostriamo perché ne abbiamo ampiamente parlato in passato) e  le meravigliose locomotive a vapore di Paolo Farina.

I modelli di Carlo Maldifassi

Le vaporiere di Paolo Farina

Un altro paio di vaporiere, assieme a due trifase, sempre in N di Paolo Farina

Delle locomotive di Paolo avevamo parlato qualche anno fa, ma da allora lui ha continuato a sfornare modelli descrivendone la realizzazione sul suo blog. Beh, devo dire che quest’ultimo descrive bene il lavoro fatto, ma non rende l’idea di quanto i suoi modelli finiti siano belli. Vederli dal vero è stata una folgorazione. Purtroppo il fondo bianco abbagliante su cui poggiavano, con il contrasto del nero delle motrici, ed il fatto che non ci si potesse avvicinare limitava la possibilità di poterle osservare, coglierne i dettagli e fotografarle decentemente.

A fianco c’era l’impressionante distesa di modelli FS in scala Z, tutti opera di Gianfranco Visentin, che hanno stupito i visitatori, incluso il presidente di Fondazione FS che nel suo discorso li ha menzionanti.

La strepitosa collezione FS in Z di Gianfranco Visentin

Altra vista della collezione FS in Z di Gianfranco Visentin

Era probabilmente la più alta concentrazione al mondo di modelli FS al metro quadro (eccetto naturalmente quando Gianfranco li mette tutti in una scatoletta grande meno di un foglio A4…)

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Pubblicato il 2 maggio 2023, ultimo aggiornamento 8 ottobre 2023

L’avevamo vista a Verona, era promessa per aprile, ed è arrivata! Parliamo del nuovo modello in scala N prodotto da Lorenzo Colli (Locomodels): una splendida D.445 di prima serie in livrea XMPR.

La D.445 di Locomodels vista dai due lati

Il modello può essere acquistato sul sito di Locomodels. (altro…)

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Pubblicato il 22 aprile 2023, ultimo aggiornamento 8 ottobre 2023

Le FS D.445 sono le ultime locomotive Diesel da trazione entrate in servizio nel parco delle Ferrovie dello Stato, se si escludono il progetto abortito di revamping delle D.443 come D.449, e le D.146 e 147 che, se pur atte alla trazione di treni merci, sono prevalentemente macchine da manovra pesante (come dimostra il fatto che il loro numero di gruppo comincia con un 1). In ogni caso sono le ultime atte al traino di treni passeggeri.

D.445.1080 (terza serie) a Monte Antico nel 1996 – foto © Fabrizio Sozzi da flickr

All’inizio degli anni Settanta infatti Le FS progettarono una nuova motrice Diesel unificata. Le macchine, che sono una evoluzione delle precedenti D.443, furono prodotte negli anni tra il 1974 e il 1988 in tre serie (prima serie numerata da 1001 a 1035, seconda da 1036 a 1055, terza da 1056 a 1150).

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Pubblicato il 13 marzo 2022, ultimo aggiornamento 15 marzo 2022

Eccoci con la solita cronaca di veroNa Model Expo (In N, ovviamente…). Premessa: come sempre, è probabile che vi siano mancanze o imprecisioni: saremo grati a chi ci aiuterà a completare e correggere questa nota.

A detta di tutti, è stata un’edizione di ritorno alla normalità, anche se tuttora con mezzo viso nascosto dietro la mascherina. Certo, non affollata come un’edizione pre 2020, ma con un bel via vai di persone. Piccoli affollamenti davanti a Pirata, la cui vetrina è sempre un magnete irresistibile per gli ennisti, e la coda per poter incontrare Lorenzo Colli, grazie soprattutto al continuo (e meritato) successo dei suoi kit.

Però la cosa che piú ci ha colpito è che ora si vede N dappertutto! Almrose aveva un microplastico con le RhB di Kato che giravano, SircamElettronica mostrava i propri automatismo sfruttando un doppio ovale in N, DLF Fermodellismo Mantova aveva i suo bel plastico in H0 con una fedele riproduzione della stazione della città, ma in un angolo mostrava anche “Raddoppio Stablini”, un piccolo plastico in scala N a tema RhB.

Realistico modello della stazione di Mantova. Purtroppo in H0!

Raddoppio Stablini

Negli stand dei rivenditori vari (come ad esempio Artuffo) facevano capolino anche modelli nella scala piccola.

D.341 serie 4000 di Fratix nello stand Artuffo.

Del resto, che la scala 1:160 stia vivendo un momento di rifioritura non vi è dubbio. Non si sono ancora spenti gli echi per il clamoroso annuncio dei nuovi modelli italiani di Arnold (le Aln 668!) anche se non vi era ancora traccia dei relativi prototipi, ma siamo certi che si farà un gran parlare del nuovo catalogo Pirata.

Catalogo Pirata ’22

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Pubblicato il 26 febbraio 2022

Abbiamo di recente ripercorso la storia delle vetture FS Tipo 1921 [1][2], 1931 [3], 1933 e 1937 [4], e ne abbiamo visto alcuni modelli in scala H0 [5]: è ora di dare un’occhiata a quel che troviamo in scala N.

La storia inizia da lontano, giacché già nel 1966 Tibidabo aveva a catalogo vetture identificate come Az 52000 (delle Tipo 1937 che erano ABz fino al 1956) accompagnate da bagagliai Duz 95000. Il costo era di 1800 Lire ciascuna.

Az 52000, dal catalogo Tibidabo del 1966

DUz 95000, dal catalogo Tibidabo del 1966

Come il resto della produzione Tibidabo, si tratta di rifacimenti in 1:160 di modelli che Rivarossi aveva in H0, tanto che persino i ganci erano dello stesso tipo: a occhiello, come peraltro anche i rotabili Lima contemporanei.

Carrozza Tibidabo con ganci a occhiello, lato compartimenti

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Pubblicato il 21 agosto 2021

Abbiamo di recente riepilogato la storia dei TEE sui binari italiani e ci eravamo ripromessi di fare una simile riassunto per quel che riguarda i loro modelli in scala N: di questo ci occupiamo questa volta. Tutti i TEE che hanno corso in Italia sono ora possibili in questa scala.

La recente uscita dei francesi RGP-1 ad opera di Mikadotrain ha  infatti completato il panorama dei TEE che hanno circolato sui binari italiani. Ripercorriamo quindi nuovamente a storia dei TEE in Italia elencandone i modelli, ed iniziamo proprio dall’automotrice francese.

RGP-1

Il modello francese che riproduce il TEE che aprì la storia dei Trans Europe Express nella Penisola è stato recentemente prodotto in piccole quantità, e con un po’ di fortuna lo si può ancora (al momento) trovare (scontato per fine serie) presso qualche negozio on-line tedesco: è forse l’ultima occasione per non lasciarselo scappare, a meno di ripensamenti del produttore. In una nota ad-hoc abbiamo visto in dettaglio le varie versioni di RGP1 di REE Models/Mikadotrain. Qui riepiloghiamo quel che riguarda la versione TEE.

Il modello comprende due elementi, motrice e rimorchiata. Realizzato in plastica, la prima impressione che dà non è di particolare solidità, ma poi, messo sui binari, il modello, ben dettagliato, si comporta bene.

NW-131 visto dai sue lati, da http://www.referencement-n.com/

NW-131 rimorchiarta vista dai due lati, da http://www.referencement-n.com/

Interessante il gancio magnetico conduttivo tra le due unità.

Dettaglio dei ganci dei modelli di REE di RGP 1 – Foto © piston93 da https://le-forum-du-n.1fr1.net/

L’idea pare buona e interessante, ma non ci è chiarissima l’utilità. Comunque a bordo della rimorchiata occorre mettere un decoder, se di vogliono avere le luci in digitale, e allora perché non prendere direttamente l’alimentazione dalle rotaie? Diverso sarebbe il discorso se almeno questo servisse ad evitare di aggiungere il decoder in rimorchiata. Tanto più che, contrariamente a quanto riportato su vari forum francesi,  nella nostra esperienza  la conduzione del gancio magnetico non è perfetta: già su curve di raggio R3U (ovvero nella fascia 240-260 mm) il contatto si interrompe occasionalmente per poi riprendere a fine curva.

La versione più corretta per il servizio TEE in Italia è il modello NW-162, il livrea TEE e senza il faro centrale che fu aggiunto solo in un secondo tempo: tutti i filmati e le immagini che abbiamo reperito mostrano infatti i TEE RPG-1 senza faro centrale. E’ possibile che poco prima della sostituzione  con il Binato Breda, l’ultimo periodo abbia visto arrivare a Milano degli RPG-1 modificati con il terzo faro, nel quel caso andrebbero bene anche i modelli NW-130 e NW-131.

Il prezzo di listino era di 250 Euro, quello di saldo a fine disponibilità fatto da DM-Toys era di 200 Euro.

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Pubblicato il 29 maggio 2021
Dei Kit di Colli (LoCoMake) delle articolate FS in scala N la cui commercializzazione è iniziata a febbraio di quest’anno (vedi qui) hanno già detto, scritto, fotografato e filmato in diversi. Recentemente è arrivato il secondo modello della serie, la bellissima 080 in livrea blu orientale – grigio perla.
Che resta da dire?

Il nostro montaggio verso le fasi finali

Non molto, se non confermare quanto già visto e sentito. Ma poiché riassumere non fa male, eccoci qui. Aggiungeremo poi le nostre impressioni.

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Pubblicato il 13 febbraio 2021

Annunciato qualche tempo fa, è ora disponibile ad un prezzo assai interessante il primo kit di Locomodels: una splendida E.636 in scala N! Ne abbiamo già parlato per le preview viste in qualche fiera, ma la notizia è che ora è ordinabile, con un tempo di consegna previsto (stando al sito) di due settimane.

La E.636 LoCo in kit montata

Il kit “Basic” per l’autocostruzione della E.636

Vediamone i dettagli, ma prima inquadriamo questa iniziativa nel contesto della scala N.

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Pubblicato il 20 ottobre 2018

Per telefono, un amico mi ha chiesto “Ma quest’anno il solito report su Novegro non lo fai? Eppure di novità interessanti ce ne erano! Basti pensare alla reincarnazione della Tartaruga…”.

La Tartaruga Lo.Co. di Lorenzo Colli in versione definitiva a Novegro (foto Re460009)

Ho risposto “Che vuoi che ti dica…  pensavo di no. Non saprei dove trovare il materiale…”.

Già. Qualche tempo fa sui forum venivano postate immediatamente varie foto delle novità, ancora a fiera aperta, ma oggi non è più così. E allora come faccio a fare un report se, come al solito, a Novegro non c’ero? Sui forum, dove in passato avevo pescato le informazioni, relativamente alle manifestazioni si trovano interessanti immagini dei modulari, discussioni organizzative e di ringraziamento o qualche foto generale (anche di H0), ma poco o nulla riguardo al tema di cui parliamo. Ma perché le foto delle novità non si trovano più? Forse è colpa dei “social”: magari invece che sui forum si posta lì, e così le cose prima si disperdono, e poi si perdono.

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